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La travagliata storia della vera casa de I Simpson

I Simpson
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Ogni serie ha la sua iconicità. Ne I Simpson un ruolo importante gioca, indubbiamente, la casa della famiglia protagonista della serie animata. Abbiamo visto così tanti episodi che probabilmente saremmo in grado di descrivere ogni stanza alla perfezione.

Quello che non tutti i fan sanno è che la casa de I Simpson esiste davvero. La storia che si nasconde dietro questa abitazione reale non è però delle migliori.

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Siamo nel 1997 e la produzione deve affrontare una nuova stagione della serie. Questa si trova però in un momento di crisi, visto che la maggior parte degli incassi arriva dai brand che pagano per avere i personaggi de I Simpson sui propri prodotti. Senza questo denaro la serie è a rischio. I produttori si rivolgono quindi a degli inserzionisti per uscire da questa situazione.

Il team di inserzionisti propone qualcosa di estremo: costruire la casa de I Simpson nella realtà, rispettando la serie nei minimi dettagli.

La produzione accetta e non bada a spese. Vengono studiati oltre 100 episodi della serie al fine di creare un’abitazione il più fedele a quella mostrata in tv e per lo scopo vengono anche coinvolti i disegnatori della serie.

Si inizia così a costruire la casa nei minimi dettagli: viene realizzata la capanna di Bart sul retro dell’abitazione, vengono realizzate scale più inclinate e porte più alte. La vera sfida era quella di arredare gli interni. Viene così ingaggiato uno dei più bravi arredatori di Hollywood. Dopo molto lavoro e molto denaro la casa è pronta e perfetta: sembrava proprio quella de I Simpson.

La Fox promuove l’abitazione, invitando gente da tutto il mondo per visitarla. Il creatore della serie Matt Groening disegna dei graffiti di Bart sul garage e fa una firma sul cemento del giardino. Ci sono lunghe file di molte ore per entrare nella casa, ma è proprio ora che iniziano i problemi. La casa è stata costruita in un nuovo quartiere residenziale del Nevada e i costruttori avevano accettato la proposta anche per fare pubblicità al posto. Ma chi già vive nel quartiere è continuamente disturbato dai numerosi visitatori. Vengono fatte delle denunce e la Fox è costretta a sborsare del denaro.

Inizia poi la seconda fase del progetto: i produttori de I Simpson, in collaborazione con Pepsi, creano un concorso.

Comprando una lattina di Pepsi un fortunato vincitore avrebbe potuto vivere nella casa della serie. La gara è un successo. Ma il giorno dell’annuncio del vincitore, 21 settembre 1997, nessuno reclama l’ambito premio. La produzione inizia così una ricerca per trovarlo: vengono fatti annunci su vari media come giornali, riviste e televisione. Questo costa grosse spese agli ideatori del concorso e molte persone iniziano a pensare che il gioco non è che un imbroglio: la Fox voleva forse tenersi la casa come attrazione turistica per trarne beneficio?

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Viene quindi messo in atto un piano B: la scelta di un altro vincitore. La fortunata è Barbara Howard, una pensionata di 63 anni che vive nel Kentucky. La donna, insieme alle due figlie e al nipotino, fa un viaggio in aereo per raggiungere la casa de I Simpson (il tutto spesato dalla Fox). Tuttavia Barbara rifiuta di vivere in quella casa e chiede alla Fox una somma di denaro. La produzione è costretta ad accettare la proposta: consegna a Barbara 75.000 $ e si trova di nuovo con la casa.

Intanto i problemi con i vicini continuano: non vogliono che la casa diventi un polo turistico. Alla Fox si nega l’autorizzazione di mostrarla al pubblico. L’esterno della casa viene ridipinto con colori più discreti e una squadra di sicurezza sorveglia l’abitazione per proteggerne l’interno. Molta gente riesce tuttavia ad intrufolarsi e a portare via parte dell’arredamento, come le foto ritraenti I Simpson e molto altro.

La Fox capisce così che la casa de I Simpson andava venduta.

Solo nel 2001 si trova un’acquirente, Danielle, una segretaria alla quale però non interessava che la casa fosse de I Simpson. Ecco quindi la prima famiglia a umana a vivere nell’abitazione: Danielle, il marito e i figli. Visto che però la famiglia non è fan della serie animata, viene cambiato l’arredamento e gettato tutto ciò legato a I Simpson.

Inoltre i fan continuano il pellegrinaggio verso la casa. Diverse volte viene addirittura chiamata la polizia: molti curiosi filmano l’interno della casa, riprendendo anche la famiglia di Danielle, che inizia a considerare la situazione spaventosa.

Quando Danielle divorzia sente comunque di dover continuare a vivere in quell’abitazione. Riceve anche posta indirizzata alla famiglia Simpson, come dei campioni di shampoo per Marge. Allo stato attuale, secondo quanto riportato da MentalFloss, sembra che Danielle abbia accettato la situazione. Ha dichiarato di non aver mai ricevuto offerte per la casa, e ultimamente convive felicemente con i vicini e non è molto disturbata da visite indiscrete.

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