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15 dettagli maniacali che dimostrano ancora una volta quanto sia straordinaria I Soprano

I Soprano
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I Soprano ha cambiato per sempre il panorama seriale, diventando lo spartiacque tra due era distinte della TV: la precedente in cui il concetto di complessità nella narrazione era una rarità e la successiva dove è diventata la regola. In particolare, la focalizzazione profonda su Tony Soprano, un personaggio negativo (ma, come abbiamo visto nello show, è riduttivo definirlo così, talmente è sfaccettato) che ha portato alla nascita dell’antieroe, ha influenzato prodotti del calibro di Breaking Bad e Better Call Saul, Dexter, Sons of Anarchy, The Shield e via dicendo. Tanto che il produttore di quest’ultima ha detto che: “Non saremmo in Tv se non fosse per I Soprano”. Ed è uno spettacolo di una grandezza forse impossibile da raccontare perché è perfetto in ogni suo minimo dettaglio. Oggetti, frasi, cose apparentemente insignificanti, soprattutto a una seconda o terza visione, sono risultati essere invece importanti ai fini della trama. O comunque divertenti e rivelatori. Tra i tantissimi, ne abbiamo individuati e analizzati 15; andiamo dunque a vederli insieme.

1) La risata di James Gandolfini

Iniziamo da un dettaglio presente in quello che viene considerato il miglior episodio de I Soprano, Pine Barrens.

La sceneggiatura prevedeva che Tony scoppiasse a ridere nel vedere la ridicola tenuta da caccia di Bobby. Il suo interprete, Steve Schirripa, ha rivelato in un’intervista passata (qui in lingua originale) che aveva deciso di aggiungere un piccolo extra al suo guardaroba, in modo da rendere la risata di James Gandolfini ancora più genuina. Così, sentendo anche la pressione nel dover far ridere per forza il suo collega, Schirripa è andato dall’attrezzista e gli ha chiesto di trovagli il dildo più grande che potesse procurarsi. Quando il regista ha urlato azione, l’attore è apparso fuori dalla telecamera, con il suo vestito da caccia e un enorme dildo in mano. Anche l’attore più duro e professionale non può resistere a un momento così inaspettato ed esilarante; ecco dunque che Gandolfini ci regala una risata autentica e, dopo questo aneddoto, non possiamo che ridere con lui.

2) La nota di Silvio

Sempre in Pine Barrens, c’è un altro particolare spassoso e interessante. Secondo il copione, Silvio doveva passare a Tony un bigliettino con su scritto un indirizzo che poi lui avrebbe letto e ripetuto a Paulie al telefono. Ma, osservando attentamente quel pezzo di carta, si nota che quel burlone di Steven Van Zandt (l’interprete di Silvio) ha scritto la parola “Dick” sul foglietto e non l’indirizzo che era richiesto nella scena. La cosa più impressionante, però, fu che Gandolfini continuò a recitare come se niente fosse, dicendo effettivamente la battuta necessaria in quel momento, non uscendo dal suo personaggio e dimostrando quanto fosse bravo nel suo lavoro e che tragedia è stata averlo perso troppo presto.

3) Il parcheggio di Meadow

Nella seconda stagione de I Soprano, tutti si congratulano con Meadow per aver preso la patente. La ragazzina ammette che l’unica cosa che la rendeva davvero nervosa, perché non riusciva mai a eseguirla correttamente, erano i parcheggi paralleli o a S (e sì, la capiamo un po’ tutti). Sette anni dopo, nel meraviglioso finale, la famiglia Soprano è seduta al ristorante, aspettando l’arrivo di Meadow, in ritardo perché non riesce a fare proprio quel tipo di parcheggio che non ha mai imparato. La serie trascorre molto tempo su questo dettaglio, mentre la tensione aumenta lentamente nel corso della scena, complice anche la presenza di una figura minacciosa che passa vicino al boss e di due ragazzi di colore dai visi poco raccomandabili.

I fan, infatti, hanno teorizzato che la lunga sequenza di Meadow indicasse il modo in cui finiva la storia di Tony. Prima della conclusione, ci sono stati due attentati alla sua vita ed è sopravvissuto a entrambi. La scena ci ha lasciato con il dubbio che potesse essercene un terzo e, considerando che Meadow riesce a parcheggiare dopo due tentativi falliti, l’idea che Tony possa morire off-screen prende sempre più piede. E David Chase confermò in un’intervista che considerava questo momento una “scena di morte”.

4) La R nel titolo

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Il titolo di questa serie tv poteva essere fuorviante sia per il pubblico, sia per gli attori stessi. Effettivamente, all’inizio molti credevano che I Soprano fosse uno spettacolo musicale, dato che con quel termine viene solitamente indicata la più acuta delle voci femminili. A questo proposito, Jamie Lynn-Sigler – l’interprete di Meadow – arrivò all’audizione dello show pensando che si trattasse di un musical e, essendo un soprano nella vita reale, credeva di essere perfetta per quest’opera televisiva. E lo era, solo non per le sue doti canore, venendo scelta appunto per essere il volto della figlia di Tony. Così, per evitare ulteriore confusione, il logo venne modificato modellando una pistola sulla forma della R e rendendo subito chiaro qual era il genere dello spettacolo.

5) I rimandi al Padrino

Chase non ha mai nascosto di essersi ispirato al cult gangster per eccellenza e, qua e là nei Soprano, ha gettato dei riferimenti alla trilogia di Coppola. Alcuni sono nettamente più espliciti, con citazioni tratte dai tre film e le imitazioni di Silvio; altri più sottili, come Paulie che, mentre sta investigando su Pussy (che, in un altro rimando al film, andrà a “dormire con i pesci”), si avvicina con la sua macchina a quella dell’uomo intonando con il clacson la theme song del Padrino, Speak Softly, Love; altri ancora sono delle vere e proprie chicche. Di queste ultime ne spieghiamo due.

Nella prima Tony compra del succo d’arancia e, un attimo dopo, qualcuno tenta di ucciderlo. La sequenza allude non solo alla scena dell’attentato a Vito Corleone, intento qualche istante prima ad acquistare proprio delle arance, ma al significato stesso di quel frutto nel film: preannuncia sempre una morte violenta o, comunque, un evento spiacevole. Nel secondo esempio, invece, ci troviamo nella quarta stagione e viene menzionato che il sicario Frank Cresci ha aiutato a uccidere un uomo di nome Tommy Neri. Cresci è interpretato dall’attore Richard Bright, che a sua volta è stato il sicario Al Neri nel Padrino, il cui nipote si chiamava proprio Tommy Neri.

E, come ben sappiamo, non è l’unico film ad aver influenzato I Soprano: con Quei bravi ragazzi, ad esempio, condivide ben 27 attori, tra cui Michael Imperioli (Chris), Lorainne Bracco (Melfie) e Tony Sirico (Paulie).

6) Il realismo de I Soprano

Quanto è accurato il ritratto dei gangster ne I Soprano? Secondo l’FBI, tantissimo. Uno dei suoi agenti, Terence Winter, rivelò che i membri della mafia con cui era in contatto credevano addirittura che la troupe avesse qualcuno all’interno, facendo così trapelare dettagli su come fosse la vera vita della criminalità organizzata.

Inoltre, le sedute di Tony con la dottoressa Melfi sembrano così vere perché il personaggio è basato sul terapista dello sceneggiatore della serie. In più, l’accuratezza continua anche nella vita quotidiana. I personaggi hanno una cattiva memoria, come il peso di Ginny Sacks che varia in base a chi lo dice o lo scambio tra Vito e Phil in cui si dimenticano un minuto dopo di che stanno parlando; si chiamano tutti nello stesso modo, senza mostrare paura per un’eventuale confusione del pubblico; alcuni corrispondono a stereotipi (in questo caso l’italiano-mafioso è il più evidente) ma altri li rompono (come la dottoressa Melfi). Ci sono molti incidenti stradali e tanti nello show si ammalano di cancro senza troppi drammi: pur brutte, sono due cose comuni nella realtà. Da ubriachi/drogati o in hangover, sono deboli, sfasati e devono fermarsi un attimo per ricomporsi. A questo proposito, Michael Imperioli fa un ottimo lavoro col suo Chris.

Ci sono dialoghi su cose banali (ad esempio, Carmela e Tony litigano sulla polpa del succo), i casi dell’FBI ci mettono anni prima di essere risolti e i personaggi dicono piccole bugie, sbagliano i nomi (come Louis Vatton, invece di Vuitton), si ammalano come noi. In più, vediamo i loro interessi, tanta pop culture e, soprattutto, il product placement: l’inserimento di una marca di succo, di TV o di cereali piuttosto che un’altra dice molto su di loro. Più delle parole.

7) Premonizioni e cattiva sorte

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Ci sono dei momenti ne I Soprano che predicono involontariamente (ma forse non più di tanto) il futuro. Il sogno di Tony sul pesce Pussy può essere un esempio, così come gli innumerevoli riferimenti a Kennedy – e il fatto che a spararli in un altro suo sogno sia proprio l’assassino del presidente – che preannunciano la possibile fine di Tony. Ma ce n’è un altro ancora più specifico. Durante l’intervento di Christopher in merito all’abuso dell’eroina, quando Tony scopre che suo nipote ha ucciso il cane di Adriana sedendovisi sopra, gli dice chiaramente che l’avrebbe soffocato per questo gesto. E come muore Christopher nello show? Esattamente nel modo in cui viene preannunciato in questo episodio: è Tony che, lentamente, lo soffoca fino a fagli esalare l’ultimo respiro.

Per quanto riguarda la scaramanzia, c’è un esempio nel pilot. Tony si trova a letto e dall’inquadratura la sua mano appare con sei dita, invece che con cinque. Ciò è considerato simbolo di cattiva sfortuna e diviene un avvertimento di ciò che gli capiterà da quel momento in poi nella serie: dagli attacchi d’ansia ai tentati omicidi ai suoi danni, passando per le crisi familiari e i tradimenti.

8) Il tradimento di Pussy

Avevamo sotto gli occhi il tradimento di Pussy ai danni di Tony fin dall’inizio. Nella prima stagione, infatti, durante la festa a casa Soprano, la telecamera segue il patriarca della famiglia che cammina in una stanza. Sullo sfondo e nell’ombra compare Pussy, che rosicchia un pezzo di formaggio, esattamente come farebbe un ratto. E abbiamo imparato che il termine inglese con cui si designa un traditore è “rat” che, tradotto in italiano, vuol dire proprio “ratto”. In più, nella seconda stagione, c’è un momento in cui arriva l’agente Harris al Satriale e si mette a parlare con Tony. Mentre tutti sono impegnati nella conversazione, Pussy ne approfitta per sgattaiolare all’interno del locale ed evitare che sorga qualsiasi tipo di sospetto dalla sua interazione con gli agenti.

9) La canzone di Furio

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Questo è uno dei quei dettagli de I Soprano che si colgono dopo un paio di rewatch. O navigando su Reddit.

Siamo nella quarta stagione, Tony ha appena finito di lavarsi i denti in bagno e Carmela si sta facendo la doccia. Il primo decide di fare uno scherzo alla moglie, gettandole addosso dell’acqua fredda, mentre canticchia una canzone chiamata Vesuvio. Questo è il brano che viene associato a Furio per l’intera stagione, ovvero all’uomo che si innamora di Carmela e la cui infatuazione viene ricambiata dalla donna, anche se lei non vorrebbe cedere all’impulso. Quell’acqua fredda, poi, potrebbe avere un significato metaforico. Magari Carmela sta pensando a Furio in quel momento e la secchiata gelida di Tony la riporta a quella realtà da cui stava cercando di evadere. Non c’è, quindi, da stupirsi che fosse così arrabbiata con lui.

10) Il disturbo di AJ

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A un certo punto della serie tv, AJ fa il test per l’ADD, ovvero il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività, caratterizzato da difficoltà nel tenere alta l’attenzione e nel controllare il proprio comportamento, che dunque non appare consono all’età della persona in questione. Il risultato dice che AJ è un caso bordeline, dato che manifesta cinque dei nove possibili sintomi del disturbo, tra i quali si trova il giocherellare con mani e piedi in situazioni di irrequietezza. Carmela effettivamente commenta su questo fatto dicendo che il figlio tende a giocare spesso con la linguetta delle scarpe. Nella scena successiva, Tony si trova nello studio della dottoressa Melfi che gli chiede se pensa che la questione di Aj sia un riflesso del suo comportamento. Tony devia la domanda, mentre tocca e muove nervosamente con la linguetta delle sue scarpe. Un ADD non diagnosticato?

11) La Coca Cola

La Coca Cola è una bibita così comune negli Stati Uniti (e nel mondo in generale) che il suo inserimento all’interno della serie tv l’ha resa ancora più realistica – come abbiamo già spiegato al riguardo con il product placement. C’è un dettaglio che la vede protagonista e che ci fa capire, ancora una volta, l’attenzione dei produttori di questo show targato HBO. Nel nono episodio della seconda stagione, Sal sta passando un bicchiere della nota bevanda a Bevilaqua, tenendolo tra le mani mediante un piccolo pezzo di carta. Questo perché quell’uomo sarebbe morto ammazzato a breve e Sal non vuole che la polizia risalga a lui mediante le impronte digitali che avrebbe lasciato sul bicchiere se l’avesse preso a mani nude.

12) Il corpo

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Si sa, le uccisioni per i personaggi de I Soprano sono all’ordine del giorno. Il problema non è tanto l’omicidio, quanto il nascondere le prove del fatto e trovare un posto adeguato dove far sparire il cadavere. Talvolta, però, il luogo che sembrava tanto sicuro si rivela essere più esposto di quanto non pensassero. Ecco che Christopher e Tony B, nella quinta stagione, devono trovare una nuova location per i resti di Emil Kolar. Un nome che, forse, non ci dice niente ed è naturale chiedersi: chi è questo Emil Kolar? Ebbene, l’arcano è presto svelato: è l’uomo che Christopher uccide nel pilot della serie tv. Un particolare eccezionale, anch’esso difficile da cogliere alla prima visione dello show.

13) Paulie

I sogni di Tony sono sempre appassionanti perché ci permettono di approfondire ancor di più la sua psicologia o rivelano dettagli interessanti. In The Test Dream, ad esempio, tra i tanti momenti onirici, Tony si ritrova a essere inseguito da una folla che presenta dei volti noti al boss: infatti, tra di essa e proprio di fronte a Tony, c’è nientedimeno che Paulie.

Lo stesso attore, poi, ha una storia particolare. Tony Sirico è stato arrestato nella sua vita per ben 28 volte, anche perché era legato alla famiglia criminale dei Colombo. In prigione venne avvicinato da una compagnia di ex detenuti che lo convinsero a intraprendere la strada della recitazione una volta rilasciato. E non è nemmeno l’unico con un passato oscuro: ad esempio, Robert Iler (AJ) è stato arrestato per rapina a mano armata e Tony Darrow (Larry Barese) è stato accusato di estorsione. Tornando a Sirico, accettò il ruolo ne I Soprano a patto che Paulie fosse sempre fedele alla famiglia e non diventasse un informatore: questo la dice lunga sulla sua educazione da gangster.

14) Le Torri Gemelle

Le prime tre stagioni de I Soprano sono andate in onda dal gennaio 1999 al maggio 2001. Nelle immagini della sigla erano presenti gli edifici del World Trade Center, con le Torri Gemelle che svettavano nello skyline di New York ed erano chiaramente visibili nello specchietto retrovisore dell’auto di Tony. La quarta stagione, invece, è andata in onda negli Stati Uniti nel 2002, dopo che la tragedia dell’11 settembre era avvenuta da un anno. Così, i due edifici sono stati rimossi dai titoli iniziali, il che è stato fatto certamente per rispetto e per ricordare questo terribile evento e le sue vittime, ma anche per dare ancor più credibilità alla serie tv. Già il fatto che fosse girata davvero nel New Jersey è un punto a suo favore; con questo piccolo gesto la collocazione dei personaggi nel tempo e nello spazio è ancora più reale e impattante.

15) Gli animali

Nel corso degli episodi compaiono diversi animali, legati al protagonista non solo perché li ama più degli esseri umani, ma pure perché ognuno è portatore di un significato specifico. Ad esempio, nel pilot arrivano delle anatre nella piscina di Tony e finiscono poi per volare via nelle puntate successive: questo perché il loro volo rappresenta la transitorietà del mondo, una cosa che Tony non può controllare, e illustra i problemi che ha con le sue famiglie. Infatti, sta rischiando di perdere quella criminale a causa della RICO e quella composta da Carmela e i figli, sia per il suo “lavoro”, sia perché prima o poi AJ e Meadow metaforicamente apriranno le ali e se ne andranno.

A chiudere la serie c’è la presenza di un gatto, che incarna il senso di colpa di Tony per aver ammazzato Christopher. Del resto, non è un caso che l’animale fissi proprio l’immagine del ragazzo sul muro, come a volerlo ricordare a noi e a Tony stesso. In più, il gatto in molte culture è simbolo di rinascita; dunque potrebbe incarnale lo stesso Chris oppure Adriana, fedele al suo uomo anche nella morte.

Ecco che questi pochi dettagli (perché 15 sono un numero davvero esiguo per una serie così lunga) dimostrano perché I Soprano è considerata da parecchi, tra critica e pubblico, la migliore serie tv mai prodotta. E voi, ne avete intravisti altri?

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