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La classifica delle 6 stagioni de I Soprano

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Il New York Times, in un articolo pubblicato nel 1999, ha definito I Soprano come la «la più grande opera della cultura pop americana dell’ultimo quarto di secolo» e nessuno oserebbe mai contraddire l’autorevole quotidiano newyorkese perché sarebbe praticamente un suicidio, soprattutto per controbattere un’affermazione del genere.
Quando David Chase, regista produttore e sceneggiatore, si presenta alla porta della HBO, la più vecchia emittente televisiva statunitense a pagamento via cavo e satellitare, con in tasca la bozza di sceneggiatura della seria la televisione generalista di quegli anni sembra esser ferma in una sorta di limbo dentro il quale talentuosi autori annaspano affannosamente. I primi cult televisivi come X-Files (1993-2002) o Twin Peaks (1990-1991) sono ancora troppo pochi per poter controbattere lo strapotere dei telefilm basati per lo più sulla classica famiglia padre-madre-figli, un po’ alla Happy Days per intenderci, ai quali non succede mai l’impensabile e il lieto fine è sempre al suo posto, rassicurante come un dolcetto della nonna.

La HBO, il cui palinsesto diventerà sempre più basato sulle serie tv di produzione propria, ha sempre avuto una sorta di fiuto per i capolavori e la sua programmazione, attuale e del passato, ne è la prova: Band of Brothers, Game of Thrones, Chernobyl, Veep, Sex and the City, Boardwalk Empire, True Blood, Six Feet Under, The Wire e tante, tantissime altre, tutte grandissimi successi ma soprattutto rivoluzionarie (qui vi parliamo di cinque serie che senza I Soprano non sarebbero mai esistite).

Non verranno certamente illustrati qui tutti i meriti de I Soprano, serie televisiva tra le più premiata tra Emmy, Golden Globes e altri prestigiosissimi premi, nel rivoluzionare il concetto di serie tv perché sarebbe andare fuori tema. È importante però sottolineare due aspetti: la necessità di soddisfare un pubblico che cominciava a desiderare sempre di più storie vere o per lo meno realistiche e non più zuccherose e stereotipate (da notare che sul tema psicoterapia e mafia nello stesso anno uscì la commedia Terapia e pallottole, piacevolissima ma zuccherosa e stereotipata), e, soprattutto, obbligare il telespettatore, attraverso un equilibrato gioco di specchi, a prendere le parti di un pluriomicida sdoganando così, definitivamente e per sempre, la figura dell’antieroe.

Questi due aspetti hanno immediatamente agganciato il pubblico (i dati share parlano di picchi di tredici milioni di telespettatori e una media di undici milioni circa a episodio) rendendo così I Soprano, puntata dopo puntata, stagione dopo stagione, il successo che è stato. A proposito di successo c’è da sottolineare una cosa: in Italia I Soprano ebbero diverse collocazioni orarie e vennero trasmesse da diverse reti senza mai ottenere la giusta attenzione. Nonostante ciò anche da noi la serie ebbe la giusta celebrazione.
Proprio per poter definire una classifica delle sei stagioni (le prime cinque ciascuna da tredici puntate, la sesta divisa in due parti: la prima composta da dodici episodi, la seconda da nove) abbiamo preso in considerazione i voti registrati su IMDB, e sugli aggregatori di recensioni Rotten Tomatoes e Metacritic facendo poi una media aritmetica. I risultati, essendo la serie un capolavoro, si scartano di pochi punti.

7 – Quarta Stagione

La quarta stagione de I Soprano è andata in onda dal 15 settembre all’8 dicembre 2002 negli USA e in Italia è stata trasmessa su Canale 5 dal 28 giugno al 21 settembre 2004.
Il focus della quarta stagione è puntato tutto su come i rapporti umani siano così facilmente sovvertibili tanto da arrivare alla separazione tra Tony Soprano e la moglie, Carmela. Non solo: è presente anche l’immancabile parentela, irritante e capace di procurare grattacapi, che cerca di sopravvivere nel pantano mafioso provando, senza riuscirci, a piegare quelle regole ferree che dovrebbero offrire certezze e solidità alla famiglia.
Secondo la critica questa è la stagione meno riuscita. Sia chiaro: parliamo sempre di uno spettacolo ampiamente al di sopra della normale programmazione televisiva ma dopo la terza stagione e sedici mesi di silenzio le aspettative sono molto alte, forse troppo. L’insuccesso di questa stagione, anche se parlare di insuccesso è esagerato, probabilmente è decretato dalla fanbase che si ritrova di fronte a un prodotto ancora una volta modificato: David Chase (qui possiamo leggere cosa ne pensasse il compianto James Gandolfini), infatti, continua imperterrito nel non volere assecondare i telespettatori creando una stagione più cupa rispetto alle precedenti, sulla quale aleggiano pesantemente nubi nere. La struttura narrativa procede senza intoppi fino a sfiorare il baratro, fermandosi a un centimetro da quello che potrebbe essere considerato un salto della fede salvo poi tornare indietro di un passo, il tutto condito dal solito, sagace umorismo.

6 – Quinta Stagione

La quinta stagione de I Soprano è andata in onda dal 7 marzo al 6 giugno 2004 negli USA e in Italia è stata trasmessa su Canale 5 dal 23 giugno al 17 settembre 2005.
La stagione riprende con un Tony che, separato ufficialmente dalla moglie con tutto quello che comporta all’interno della famiglia, non riesce a fare altro che corteggiare, anche in maniera insistente, la sua psicoterapeuta. Attorno a questa goffa e persino volgare faccenda, che dimostra sempre di più come Tony sia umano, come satelliti compaiono e scompaiono i personaggi di contorno, tra lotte di potere, tradimenti e ammazzatine.
Tra la quarta e quinta stagione passano altri quindici lunghi mesi e questo probabilmente turba nuovamente i fan della serie che protestano sui social pretendendo di riavere indietro i soliti Soprano dimenticando, evidentemente con una memoria un po’ troppo corta, che non si tratta una serie mafiosa tutta sparatorie e omicidi quanto, piuttosto, una storia che, anche in maniera pesante, avanza attraverso lunghi silenzi verso una meta sconosciuta.
David Chase negli anni di duro lavoro ha sempre detto che I Soprano è il racconto di una famiglia e non la storia della mafia italo-americana tout court. Così quando, per esempio, gli vengono rimproverate trame dimenticate lui ribatte che sta cercando di raccontare storie che non rientrano nei classici canoni televisivi e che non è con i soliti metri di giudizio che si deve giudicare il suo lavoro. In ogni caso in questa stagione aleggia già un senso di fine. Ma che tipo di finale? Perché la sensazione è quella che avverrà qualcosa col botto anche se non sarebbe in linea con tutto lo show.

5 – Sesta Stagione, parte seconda

La seconda parte della stagione de I Soprano è andata in onda dall’8 aprile al 10 giugno del 2007 in USA e in Italia è stata trasmessa su Canale 5 dal 29 novembre al 27 dicembre del 2007.
Gli ultimi episodi della serie non sono tanto diversi dai primi. I tradimenti, i rancori ma allo stesso tempo gli affetti e la dicotomia amore/morte sono stati presenti fin dall’inizio e lo sono ancora, negli ultimi nove episodi durante i quali succede tutto e il suo contrario. Tony si dibatte tra le sue due famiglie, e il fatto che l’abbia finalmente capito di averne due è un gran successo, cercando di barcamenarsi come un uomo qualunque. In realtà non accade nulla e lo show potrebbe continuare ancora e ancora. Allo stesso tempo succede di tutto e il finale è la ciliegina sulla torta.
La critica, ovviamente, si è scatenata sul finale (qui vi diciamo la nostra opinione) analizzandone fotogramma dopo fotogramma per cercare di capirne e carpirne il senso. Tutti sono concordi però nel dire che è spiazzante e non potrebbe essere diversamente. Del finale de I Soprano s’è detto di tutto e di più tanto da obbligare David Chase, a distanza di vent’anni dalla messa in onda del primo episodio, a dire la sua. La spiegazione, degna dello sceneggiatore, non fa altro che rispecchiare ciò che ha sempre detto: I Soprano racconta la storia della famiglia Soprano, scavando nelle sue parti più recondite e lasciando agli altri personaggi il compito di raccontare l’altra famiglia, quella mafiosa.
Così, nelle ultime scene, non c’è niente di più famigliare che una cena, in un locale per famiglie, aspettando i componenti della propria famiglia arrivare, ciascuno con i propri tempi e chiudere con il buio come se da un certo punto in avanti non fosse più affare nostro (e se siete in astinenza qui vi consigliamo cosa guardare).

4 – Sesta Stagione, parte prima

Breaking Bad - I Soprano

La prima parte della sesta stagione de I Soprano è andata in onda tra il 12 marzo e il 4 giugno del 2006 in USA e in Italia è stata trasmessa su Canale 5 dal 14 dicembre del 2006 al 25 gennaio del 2007.
Tony, ferito gravemente dallo zio Junior, si ritrova in coma e sogna una vita differente immaginandosi un comune rappresentante di commercio tutto lavoro, famiglia e figli. Al suo risveglio, mentre attorno a lui le solite figure cercano di prenderne il posto, ha l’impressione di essere cambiato: meno aggressivo, irruento, più meditabondo e soprattutto maggiormente attaccato alla vita. Questo nuovo modo di vedere la vita lo portano a tentare di risolvere faccende piuttosto violente con il dialogo.

C’è grande attesa per questa prima parte di finale di serie. Sono di nuovo passati tanti mesi, quasi due anni, tra la quinta stagione e la prima parte della sesta e le aspettative sono veramente altissime, come mai prima. Sono sufficienti i primi minuti del primo episodio per capire che si tratterà di qualcosa di epico. Addirittura la critica sottolinea come le metafore (qui vi spieghiamo il simbolismo de I Soprano) che molto spesso David Chase utilizza per raccontare la famiglia Soprano siano superiori, e di molto, a quelle di Lost. Questa prima parte di stagione è così grandiosa da riuscire ad accontentare davvero tutti i fan perché viaggia su due livelli, quello onirico e quello più materiale e terreno. In realtà le strade che si stanno aprendo per il finale appaiono quasi infinite tanto da obbligare lo spettatore a chiedersi cosa possa ancora accadere prima della fine.

3 – Prima Stagione

La prima stagione de I Soprano è andata in onda dal 10 gennaio al 4 aprile 1999 negli USA e in Italia è stata trasmessa su Canale 5 dal 22 maggio al 25 agosto 2001.
Nelle prime tredici puntate viene presentata la famiglia dei Soprano e la psicologa che si occupa di prendersi cura del boss Tony soggetto ad attacchi di panico incontrollati. Mentre sullo sfondo si dipanano le vicende mafiose nelle quali sono coinvolti i membri della famiglia in primo piano si rivela il rapporto conflittuale e traumatico tra l’anziana madre, autoritaria e priva di rispetto, e il figlio. È proprio la vecchia, aizzando lo zio, a ordire un attentato a Tony il quale, sul finale di stagione, lo vediamo alla prese con il tentato omicidio della madre mentre l’FBI arresta lo zio.
Secondo la critica l’esordio de I Soprano è una ventata fresca nei palinsesti televisivi (qui vi diciamo di cosa parla davvero questa meravigliosa serie). Malgrado il tema della mafia sia stato trattato e ritrattato soprattutto nella cinematografia (e che film!) la famiglia Soprano è perfettamente credibile e non ha nulla da invidiare ai prodotti di Hollywood. La critica sottolinea anche che la serie è piena di sorprese: dal casting alla musica, all’ironia, incredibilmente sagace.

2 – Seconda Stagione

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La seconda stagione de I Soprano è andata in onda dal 16 gennaio al 9 aprile 2000 negli USA e in Italia è stata trasmessa su Canale 5 dal 18 luglio al 22 agosto 2002.
Tony, scampato all’attentato diventa di fatto il capo-famiglia, una famiglia che si arricchisce di altri personaggi, tutti piuttosto impegnativi. Le sedute di psicoterapia, intanto, continuano con la psicologa in difficoltà essendo a conoscenza del lavoro ufficioso di Tony il quale, tra le altre cose, rompe il rapporto con la madre avendo saputo che è lei ad aver cercato di farlo uccidere.
Per la critica la seconda stagione è ancora meglio della prima sottolineando così che non sia stato un colpo di fortuna ma un progetto che parte da solide basi e con ampi margini di miglioramento. Non solo: oltre a riempire di complimenti gli attori, gli sceneggiatori e la regia i critici televisivi evidenziano come le tredici puntate siano utili per entrare a fondo nella comunicazione umana e come molto spesso le questioni più importanti arrivino per lo più da malintesi e fraintendimenti.

1 – Terza Stagione

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La terza stagione de I Soprano è andata in onda dal 4 marzo al 20 maggio 2001 negli USA e in Italia è stata trasmessa su Canale 5 dal 29 agosto al 21 settembre 2002.
La terza stagione è ricca di avvenimenti che mettono in risalto e caratterizzano ancora di più Tony, alle prese con le difficoltà di boss e di padre di famiglia evidenziando come il capo-famiglia sia null’altro che un essere umano con le sue difficoltà. Inoltre la sua psicoterapeuta si trova a dover combattere tra l’essere onesta, e aspettare il corso della giustizia, o approfittare delle sue conoscenze e vendicare lo stupro subito.
Secondo la critica questa è la stagione migliore non soltanto perché gli attori principali sono in stato di grazia ma soprattutto perché tutto produce risultati al di sopra delle aspettative: dalle sottotrame ai personaggi minori alla colonna sonora tutto è sapientemente gestito dalla regia e concorre a creare un prodotto considerato il più coinvolgente della televisione di quegli anni (2001). I Soprano non sono mai stati così avvincenti, agghiaccianti, con ritmi narrativi che viaggiano alla velocità della luce senza perdere un colpo, superando il concetto fino a quel momento così convenzionale di serie televisiva.

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