Siamo quasi a metà del percorso dei Collegiali a Il Collegio 7 su Rai due, è sempre bello vedere il Preside speranzoso del fatto che i giovani collegiali siano cresciuti e abbiano acquisito più cultura e maturità. Però siamo sempre al punto in cui la migliore della classe pensa che “in pompa magna” si riferisca a qualcosa da mangiare. Va beeeene.
In ogni caso, in questo episodio non c’è stata nessuna espulsione, se non la nottata in tenda di Rennis (d’altronde, si dice che il glamping sia la nuova frontiera del turismo). In questo contesto surreale si inseriscono anche i Promessi Sposi, quasi a voler far un paragone immondo tra Rennis e Angius e Renzo e Lucia. Senza dimenticare la Costituzione Italiana e lo sconosciutissimo Inno di Mameli (no, non è un trapper).
A margine meritiamo una nota di merito anche noi spettatori amanti del cinema e della letteratura, che tra Manzoni e Comencini ci siamo sentiti piuttosto violati, soprattutto nel vedere i faccini addormentati degli ingenui collegiali.
Però facciamo finta di niente. Il trash è come una droga di cui conosci gli effetti collaterali, ma di cui non puoi fare a meno. Quindi, dato che ci siamo, passiamo ai voti con i partecipanti de Il Collegio che più si sono distinti.
1) Elisa Angius, la prefica de Il Collegio 7 – Voto 4
Confido nel livello culturale di chi legge queste Pagelle, ma nel caso in cui pensiate che io stia definendo cool la Angius siete fuori strada. La prefica era la donna che nel mondo antico veniva pagata per piangere ai funerali.
Come si suol dire se sei bravo a fare qualcosa mai farla gratis, considerando quanto la Angius sia brava nel piangere e lamentarsi, credo che questo sarebbe stato il lavoro perfetto per lei (dato che la giardiniera non sa proprio farla, e fa solo figure di letame).
La zappa la Angius sa tirarsela solo sui piedi, come quando si presenta impreparata a qualche verifica. Anche perché l’unica cosa che conta, per ora, è il suo amato Rennis, il quale ha rischiato di lasciare Il Collegio dopo una nottata in tenda. Alla fine di questo episodio la situazione è bella che ribaltata, peccato non ci sia nessuna tenda in giardino per Elisa.
Le sue lagne e i suoi brutti voti, infatti, l’hanno collocata direttamente nel gruppetto di Schrödinger del docu reality di Rai due. Ve lo immaginate voi un Collegio senza Angius-centrismo e infinite proteste per qualsiasi cosa? Un posto bellissimo praticamente.
2) Gabriel Rennis, il Renzo senza Lucia de Il Collegio – Voto 6
Gabriel si è salvato anche questa volta, nonostante le vicende di Don Abbondio & Co. non lo abbiano appassionato più di tanto. In fine dei conti, la sua amata donzella ci è sembrata molto più in pericolo di lui, prescindendo dal suo bullismo su Zelda che mi ha fatto temere una deriva de Il Collegio 7 nel Grande Fratello VIP.
Chissà se anche il Rennis si recherà nel letto della Angius pronto a odorare e abbracciare le sue vesti per carpirne l’odore. Secondo me no, anzi starà già facendo la cernita delle pischelle rimaste in classe per passare alla prossima love story.
D’altronde Rennis ha addirittura riconosciuto il De Sica nel capolavoro di Comencini, speriamo solo che non si aspettasse di vedere un Cinepannettone in bianco e nero. Pandoro amore e fantasia.
3) Davide Cagnes, il Liberato de Il Collegio – Voto 6
Davide Cagnes è il difensore della tradizione, l’amante del neomelodico che porta i suoni tipicamente partenopei anche tra le mura de Il Collegio. Dopo la sua versione di Volare non escluderei neanche che dietro la felpa di Liberato di nasconda il ciuffo ribelle del Cagnes.
Anche se la giuria capitanata dal Miglietta ha sembrato non apprezzare la svolta neomelodica di Volare. La prossima volta spero in Povero Gabbbbianooo hai perduto la compaaagna (no, non è un riferimento a RenGius).
4) Harry Erriquez, poeta de Il Collegio 7 – Voto 8
Il Professor Maggi (solo cuori per lui) ha deciso di mettere alla prova le penne della Sezione B con un bel tema sull’uguaglianza e sulla diversità.
A brillare di luce propria è Harry Erriquez, che ci parla dei suoi sogni, delle sue difficoltà e di cosa significhi talvolta non sentirsi compresi.
Addirittura ha fatto commuovere la signorina Abruscia, che pensavamo potesse piangere solo per il sapore mediterraneo dell’olio di fegato di merluzzo.
5) Patanè, il politico cantore de Il Collegio 7 – Voto 7
Patanè è la vera anima de Il Collegio, uno dei pochi a bucare lo schermo senza risultare più irritante di un OH MY GOD di Janice alle orecchie di Chandler.
La sua lettura della Costituzione, insieme al buon Camorani, è riuscita a tacitare i tumultuosi collegiali e farli riflettere sull’importanza della Carta Costituzionale.
L’esperienza ci ha mostrato anche il lato ambiziosamente politico del Patanè, il quale potrebbe tranquillamente ambire al ruolo di rappresentante di classe (nonostante gli altri paventino distruzione e devasto come conseguenza della politica di Patanè).
6) Sabrina, l’artista incompresa de Il Collegio 7 – Voto 6
Sarò sincera nel dire che prima del Quadro Gate avevo completamente dimenticato dell’esistenza di Sabrina.
Il suo quadro bistrattato in realtà era molto bello, con qualche ricordo del Periodo Blu di Picasso, che però a Zelda ha ricordato qualche ignota molto ilare. La ridarella della signorina Nobili ha creato una spaccatura all’interno del Collegio, con protagonista ancora una volta Angius, la quale non c’entrava nulla ma si è divertita comunque a buttare benzina sul fuoco.
Nel frattempo la mia mente è volata al preside che in apertura auspicava una maturazione dei collegiali. Molto divertente.
7) Apo Manfredi, il custode delle chiavi pt. 2 – Voto 4
Non è bastata la performance canora del Manfredi per risollevarlo nelle classifiche. Canta che ti passa, ma l’unica cosa che passa ad Apo è la voglia di studiare e di rispettare le regole.
Ecco perché il custode delle chiavi non perde molto tempo nel tradire la fiducia accordatagli dai Sorveglianti, e si dimostra affidabile quanto Telespalla Bob da solo in un’armeria con Bart Simpson.
Anche lui fa ovviamente parte del gruppetto a rischio espulsione causa brutti voti (e non mi riferisco alle mie Pagelle, ma ai voti ufficiali del docu reality di Rai due).
8) Zelda Nobili, la linea (non) comica de Il Collegio 7 – Voto 5
Avendo vissuto all’estero per un bel po’ so bene cosa significhi l’astinenza dalla pizza, dal pomodoro e dalla mozzarella buona, non per questo mi sono inimicata mezzo dormitorio per ridarella ingiustificata.
Abbiamo capito che le lezioni di arte non fanno proprio per Zelda, così come non fa per lei l’altra sezione, da cui non vedeva l’ora di scappare. In questo non la biasimo, il bullismo della Angius è simpatico come Gustavo Fring con i Salamanca.
D’altronde tra Breaking Bad e Il Collegio non ci sono poi tutte queste differenze, solo che al posto di Walter White e Jesse Pinkman troviamo il Manfredi e il Severoni pronti a spacciare caramelle di contrabbando tra i collegiali.
9) Luna Tota, la regina de il Collegio 7 – Voto 6
Nel regno di Tota non ci si abbassa alle questioni da plebei quali le storielle d’amore e i pomicini, o i quadro gate vari. Il regno di Tota ha cose ben più importanti a cui pensare, una su tutte attirare la simpatia dei collegiali per evitare ghigliottine o impiccamenti vari (che per lei sono la stessa cosa, d’altronde il risultato è lo stesso. Tra il dire e il fare c’è de mezzo Coccia de Morto).
Monarchia sia, ma solo a suon di frangette da Chihuahua e tinte da 200 euro.
10) Priscilla Savoldelli, l’avvocato de Il Collegio 7 – Voto 7
Una ragazza che sta dimostrando maturità è sicuramente Priscilla Savoldelli, molto coinvolta dalla lezione sulla Costituzione.
I diritti sono una cosa seria e importante, e anche se i suoi compagni sembrano annoiati e disinteressati, la Savoldelli è impegnata in prima persona per affermare e difendere i diritti di ogni Collegiale, anche di quelli che se ne sbattono per davvero.
Magari la Savoldelli sarà la Kim Wexler italiana, bisogna solo trovarle il suo Saul Goodman, e chissà perchè la mente mi riporta automaticamente al Patanè, sarà che ce lo vedo bene a fare una bella arringa con qualche cravatta colorata.