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Il Metodo Kominsky 2 e il valore dell’amicizia – La recensione della seconda stagione

Il Metodo Kominsky 2
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Il Metodo Kominsky 2, il nuovo capitolo della comedy di Chuck Lorre, è arrivato questo 25 novembre su Netflix, carico di novità e di nuovi membri all’interno del cast. Tra questi ci sono Bob Odenkirk (Saul Goodman in Breaking Bad) e Paul Reiser (Sam Owens in Stranger Things), ma approfondiremo i nuovi personaggi in seguito.

La seconda stagione della serie con Michael Douglas e Alan Arkin rimane fedele alla prima, grazie al solito black humor sui problemi legati alla vecchiaia e allo scambio di battute pungenti tra i protagonisti. Inoltre Il Metodo Kominsky 2 approfondisce le storie dei personaggi e aggiunge molti elementi alla trama, rendendo i nuovi episodi ancora più dinamici e interessanti. Sembra quasi che Chuck Lorre abbia scaldato i motori durante il primo capitolo e sia partito a gran velocità in quello successivo.

Al centro dell’intera serie c’è sempre la profonda amicizia tra Sandy e Norman (commovente come queste 9), ma vediamo nel dettaglio come si è sviluppata la seconda stagione.

Da questo momento seguiranno SPOILER su Il Metodo Kominsky 2.

Il Metodo Kominsky 2

Il primo elemento che stimola la curiosità del pubblico è l’ingresso di nuovi personaggi. Molti di loro sono legati al passato dei protagonisti, come ad esempio l’ex-moglie di Sandy. Finalmente lo spettatore può conoscere il volto della donna (interpretata da Kathleen Turner) e vedere in che modo i due si scambiano battute acide. Kominsky è geloso perché la donna sa i dettagli della vita sentimentale di Mindy e lui no. La figlia di Sandy ha una relazione con un uomo di 66 anni e il protagonista non è sicuro di volerlo conoscere.

L’insegnante di recitazione teme che, a causa della grande differenza d’età, Mindy possa soffrire ma, appena incontra Martin, i due uomini vanno subito d’accordo. Il personaggio interpretato da Paul Reiser non ha concluso molto nella sua vita, ma adesso ha finalmente trovato una donna che lo ama e anche un nuovo amico. Mindy e Sandy lo aiuteranno a capire che deve abbandonare le vecchie abitudini e mettersi in gioco.

C’è anche qualcun altro che deve abbandonare la sua zona di comfort e fare qualcosa di diverso.

Il Metodo Kominsky 2

Negli episodi de Il Metodo Kominsky 2 viene dato più spazio anche agli allievi di Sandy, dei quali fino ad ora conoscevamo a malapena il nome. Nella seconda stagione scopriamo che alcuni di loro sono dotati di grande talento, come ad esempio Margaret e Darshani. La prima interpreta in maniera eccellente un monologo difficile insieme a Sandy e la seconda abbandona finalmente l’atteggiamento stupido e superficiale, incoraggiata dal suo insegnante.

Sandy: Mi dispiace tanto per ciò che hai subìto e per quanto ti hanno trattato male. Ma se sei abbastanza coraggiosa, e credo che tu lo sia, puoi lasciare che tutte queste emozioni emergano nel tuo lavoro. È il momento di fare una nuova scelta. Ti raccomando di farne una che ti renda pienamente viva, il che significa essere triste, arrabbiata, spaventata, euforica… Qualunque cosa. Poi vedremo che genere di attrice potrai diventare. E io scommetto che sarai magnifica.

Questa nuova connessione tra Sandy e i suoi allievi dà maggiore rilievo alle scene ambientate nel teatro della scuola e sembra che tutto stia finalmente migliorando, fino all’arrivo di Allison Jenney. La star di Mom conserva il suo vero nome per interpretare un’insegnante di recitazione che ruba gli allievi a Sandy. I ragazzi preferiscono i metodi della donna e non è ancora chiaro in che modo questo evento influirà sul futuro della scuola di Kominsky.

E questo non è l’unico problema che Sandy dovrà affrontare.

Proprio come la prima stagione de Il Metodo Kominsky, anche la seconda si concentra frequentemente sulle malattie. Il disturbo alla prostasta dei primi episodi assume un’importanza minore quando Sandy scopre di avere un cancro ai polmoni. Ed è qui che entra in gioco Bob Odenkirk, che lascia i panni dell’avvocato Saul Goodman per indossare il camice del Dr. Eugene Schenckman. Tocca proprio a lui dare la brutta notizia al protagonista, conservando l’atteggiamento del suo iconico personaggio all’esterno (sono evidenti i riferimenti a Breaking Bad e al suo spin-off) e nascondendo un profondo disagio interiore.

Sandy Kominsky mantiene il suo carattere testardo anche in questa situazione difficile. Il protagonista non vuole essere aiutato, nonostante Mindy insista parecchio. Nella seconda stagione della comedy di Chuck Lorre sembra che tutti vadano avanti tranne Sandy, intrappolato nella solita routine e nel consueto tira-e-molla con Lisa. L’allieva del protagonista è una donna che non sa quello che vuole e il suo unico contributo alla serie (e alla vita di Sandy) è sempre quello di comparire e scappare continuamente senza una vera ragione.

L’evoluzione più sorprendente è quella di Norman.

Kominsky

L’agente di Sandy è un bambinone di circa 80 anni che suscita inevitabilmente una grande simpatia, grazie alla sua scarsa dimestichezza con la tecnologia e alla schiettezza con la quale si esprime. È emblematica la scena ne Il Metodo Kominsky 2 in cui Norman è alla guida e non è in grado di trovare i comandi del cellulare sul volante. Mentre le altre macchine cercano di sorpassarlo lui procede con lentezza, come tutti gli anziani che incontriamo per strada quando andiamo di fretta.

Spesso è proprio Norman a ironizzare maggiormente sulla vecchiaia, evidenziando i cambiamenti nelle abitudini dei protagonisti. Ma dietro all’atteggiamento scherzoso c’è una grande sofferenza e in questo capitolo della serie l’uomo ha deciso di superarla.

Il proprietario dell’agenzia Newlander ha perso la moglie a causa del cancro e non voleva accettarlo. Nei nuovi episodi Norman trova finalmente il coraggio di liberarsi dei vestiti di Eileen e donarli in beneficenza, svuotando una parte della casa colma di ricordi. Ben presto l’amico di Sandy incontra anche una vecchia fiamma e, quando capisce che non gli rimane più molto tempo e che Eileen avrebbe desiderato la sua felicità, si lascia andare e inizia una nuova relazione.

La storia con Madelyn aiuterà Norman a riallacciare i rapporti con Phoebe.

Grazie ai preziosi consigli della donna e a quelli di Sandy, l’agente accoglie nuovamente la figlia nella sua vita. Anche se non vuole ammetterlo, l’ottantenne ha paura di soffrire per l’ennesima volta a causa dell’alcolismo della donna, ma Phoebe ha bisogno della sua fiducia. Come potrebbe portare avanti il percorso di riabilitazione senza l’appoggio di suo padre? Questa volta sembra proprio che le cose andranno per il meglio, anche perché il figlio della donna, interpretato da Haley Joel Osment (Il Sesto Senso), è tornato finalmente a casa e lei trova la giusta motivazione per andare avanti e ripulirsi.

Norman e Phoebe sono due personaggi coraggiosi e meritavano un’evoluzione come questa.

Anche se ci sono varie new entry, Il Metodo Kominsky 2 rimane concentrato sull’amicizia di Sandy e Norman.

In ogni episodio della serie i due protagonisti si aiutano a vicenda fornendo all’altro il consiglio giusto al momento opportuno. Tutte le volte che uno di loro ha un problema prende in mano il cellulare e chiama l’altro. Dopo molti anni, è diventato quasi un gesto automatico ed è bellissimo. È facile essere amici quando la vita è piena di nuovi inizi e di esperienze entusiasmanti, ma rimanere uniti quando ci si avvicina alla fine e le brutte notizie tendono ad aumentare è una prova che solo i veri amici sono in grado di superare.

Norman ha trascorso un periodo orribile a causa del cancro di Eileen, eppure non si è tirato indietro quando Sandy si è rivolto a lui e gli ha chiesto di aiutarlo durante il periodo della terapia. L’agente dovrà rivivere tutti i momenti brutti appena trascorsi, ma l’affetto per l’amico è più forte della paura.

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