3) Il conflitto con Adar
Nei testi di Tolkien, l’origine degli orchi è dibattuta e complessa. Una delle teorie principali è che siano elfi catturati e corrotti da Morgoth durante la Prima Era, ma Tolkien stesso non ha mai definito chiaramente questa origine. Gli Anelli del Potere sembrano confermare questa versione mostrando Adar come un elfo corrotto che ha subito un processo di trasformazione. Tuttavia, la sua presenza come leader degli orchi e la sua apparente autonomia rispetto a Sauron creano un problema di coerenza con la tradizione di Tolkien. Poiché gli orchi nella mitologia tolkieniana sono quasi sempre sottoposti al volere di un signore oscuro e non sono noti per avere una propria guida indipendente.
Nella serie, Adar si pone come un rivale di Sauron. Nel prologo della seconda stagione (qui la recensione dei primi tre episodi) abbiamo avuto modo di scoprire di più della loro rivalità e di come Adar abbia, in un certo senso, ucciso Sauron limitandone i poteri per secoli. Il conflitto di potere tra i due però non solo non ha radici nella narrativa originale ma non ha neppure una motivazione chiara. Se Adar è davvero un elfo corrotto, perché agisce contro Sauron, il signore oscuro che dovrebbe guidare le forze del male? La serie non approfondisce sufficientemente le ragioni di Adar, il suo obiettivo ultimo o il suo risentimento verso Sauron.
Il desiderio di Adar di creare un mondo per gli orchi non coincide anche con quello di Sauron?
L’elfo corrotto viene presentato come un personaggio con una certa profondità emotiva, che prova una forma di “pietà” per gli orchi, descrivendoli quasi come suoi figli. Questa rappresentazione è in contrasto con l’immagine tradizionale degli orchi come esseri malvagi, corrotti e privi di sentimenti nobili. In Tolkien, gli orchi sono creature distorte dalla malvagità, privi di una dimensione morale o compassionevole. L’ambiguità morale di Adar potrebbe essere una scelta narrativa interessante, ma si allontana significativamente dall’idea degli orchi come strumenti del male senza libero arbitrio.
Gli Anelli del Potere si prendono delle libertà creative. Mentre l‘introduzione di un personaggio così centrale e con un ruolo così importante, senza alcun riferimento nei testi originali, rischia di creare uno scollamento tra l’universo tolkieniano e la serie. La sua assenza negli scritti originali solleva il timore che la sua introduzione possa essere un tentativo di aggiungere un antagonista per esigenze narrative della serie. Piuttosto che per espandere in modo coerente la mitologia esistente.