13. Il ritorno di Howard Shore
C’è una persona che lega indissolubilmente i tre grandi progetti che hanno finora animato il franchise audiovisivo de Il Signore degli Anelli. Stiamo parlando di Howard Shore, uno dei più grandi compositori contemporanei, che ha firmato la colonna sonora delle due trilogie di Peter Jackson e de Gli Anelli del Potere. La scelta di puntare su Shore è un’altra testimonianza della grande ambizione di Amazon, che ha voluto così ricreare uno degli elementi vincenti della trilogia de Il Signore degli Anelli. Grazie al suo lavoro nei film, Shore si è aggiudicato infatti ben tre premi Oscar: per le colonne sonore de La Compagnia dell’Anello e de Il ritorno del re, e per la canzone Into the West presente nell’ultimo capitolo della trilogia.
Il lavoro di Shore nell’opera di Tolkien è stato tanto meticoloso quanto eccezionale. Il compositore ha realizzato più di 11 ore di musiche, tra cui anche canzoni nei linguaggi artificiali dei romanzi, e la sua ingente produzione ha finito per fare da corpus alla Lord of the Rings Symphony, opera in sei movimenti realizzata in giro per tutto il mondo da Shore. Il Signore degli Anelli rappresenta senza ombra di dubbio l’apice della carriera dell’artista, che come abbiamo detto ha poi fatto ritorno sia ne Lo Hobbit che ne Gli Anelli del Potere. Sono molte altre, però, le colonne sonore di prestigio firmate dal compositore. A partire da quella per Hugo Cabret, che gli è valsa un’altra nomination agli Oscar, fino ad arrivare al lungo connubio con David Cronenberg.
14. Lo Hobbit sarebbe potuto arrivare prima de Il Signore degli Anelli
Il franchise audiovisivo de Il Signore degli Anelli ha inizio con la trasposizione dell’opera principale di Tolkien, ma prima c’erano stati già molti altri tentativi di adattamento. Abbiamo parlato della bizzarra idea dei Beatles, ma è da segnalare anche un progetto, appena abbozzato, dello stesso Peter Jackson, che originariamente aveva in mente piani ben diversi da quelli che poi ha messo in pratica. Il regista, infatti, in un primo momento era desideroso di realizzare una trasposizione de Lo Hobbit prima di quella de Il Signore degli Anelli. Un’idea che avrebbe avuto sicuramente un suo senso, visto che la materia narrata ne Lo Hobbit è cronologicamente anteriore rispetto a quella de Il Signore degli Anelli. Una scelta del genere, dunque, avrebbe premiato il criterio temporale.
Come ben sappiamo, però, le cose sono andate diversamente. Il progetto di Jackson, appena accennato, si dissipò velocemente. Poi è arrivata la possibilità di realizzare Il Signore degli Anelli. E possiamo tranquillamente dire che le cose sono andate bene così come si sono svolte. Lo Hobbit ha fornito, a distanza di quasi dieci anni da Il ritorno del re, un prezioso sguardo retrospettivo sulla storia di Bilbo e dell’anello, incastonandosi alla perfezione nel franchise. Come prima opera, ci sentiamo di dire, Lo Hobbit con tutta probabilità non avrebbe potuto generare l’impatto de Il Signore degli Anelli. Ma mai dire mai.
Da notare, infine, come non solo le vicende de Lo Hobbit sono anteriori a quelle de Il Signore degli Anelli, ma anche la sua stesura. Proprio le avventure di Bilbo e compagni hanno rappresentato il nucleo originario del successo della saga, letteralmente esplosa con i tre volumi de Il Signore degli Anelli, a tutti gli effetti un sequel de Lo Hobbit.
15. Guillermo del Toro avrebbe dovuto realizzare Lo Hobbit
Tra i principali artefici del successo del franchise de Il Signore degli Anelli sul grande schermo c’è sicuramente Peter Jackson. Eppure, la storia sarebbe potuta essere molto diversa. Inizialmente, infatti, la regia de Lo Hobbit era stata affidata a un altro grandissimo regista, Guillermo del Toro, che aveva il compito di dirigere il film (inizialmente solo il primo), con Jackson presente solo come produttore. A un certo punto, però, il cineasta messicano ha abbandonato, senza dare troppe spiegazioni, il progetto, favorendo così il ritorno di Jackson alla regia. Ma cosa è successo?
Di preciso non si è mai saputo cosa abbia spinto del Toro a lasciare Lo Hobbit. Chiaramente, sono circolate diverse ipotesi. Tra le più accreditate si registra un’insofferenza del regista perché, in fase di scrittura, si era immediatamente capito che un solo film non sarebbe bastato per il prequel de Il Signore degli Anelli. L’impegno è divenuto ben più considerevole e per questa ragione Guillermo del Toro avrebbe abbandonato la barca. Questa teoria non ha mai trovato riscontro, pure se potrebbe sembrare verosimile. Ad ogni modo, era probabilmente destino che Peter Jackson tornasse alla regia, regalandoci un’altra splendida avventura nella Terra di Mezzo.
Concludiamo, dunque, questo nostro viaggio tra le curiosità del franchise de Il Signore degli Anelli. Se volete scoprire altri fatti poco noti sulle grandi produzioni dello spettacolo, vi proponiamo anche la nostra carrellata di curiosità su House of the Dragon, serie tv che si è posta da subito come concorrente principale de Gli Anelli del Potere, e su The Bear, una delle migliori serie tv degli ultimi tempi.