Lo sconosciuto che cade nella Terra di Mezzo solcando il cielo come una meteora è sicuramente il più grande mistero che attanaglia i fan de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere. Oggi vogliamo affrontare tutte le varie e possibili teorie sul personaggio. The Rings of Power sta infatti facendo arrovellare tutti i fan, smaniosi di poter fruire della serie tv. Molti di questi si stanno interrogando su chi sia il personaggio ufficialmente noto come “lo Straniero” e interpretato da Daniel Weyman. Il trailer della serie tv mostra una meteora che avanza attraverso la Terra di Mezzo, sopra le teste degli antenati hobbit, degli elfi e delle prime società di uomini. Dopo essersi schiantata, la massa infuocata si rivela essere un uomo nudo e barbuto che viene scoperto da due harfoots: Nori e Poppy.
Lo Straniero non ha parallelismi evidenti con la descrizione di alcun personaggio del mondo della seconda era di Tolkien e il suo ruolo ne Gli Anelli del Potere rimane ancora oscuro. Naturalmente, lo Straniero sta ispirando molte discussioni mentre la premiere del Signore degli anelli si avvicina. È un personaggio che il pubblico conosce con un nome diverso? È una creazione nuova di zecca appositamente per The Rings of Power? Perché “la cosa” viene catapultata dal cielo sulla terra? In questo articolo vogliamo provare a rispondere a questa domanda.
Ecco le teorie sull’identità della cometa di The Rings of Power.
Sauron
L’idea di gran lunga più gettonata è che lo Straniero sia in realtà Sauron, il villain principale de Il Signore degli Anelli. Il materiale promozionale di Rings of Power ha già chiarito che la trama generale della prima stagione sarà incentrata sul grande ritorno di Sauron nella Terra di Mezzo. Sauron infatti, seguendo i libri di Tolkien, assaggiò la sconfitta sotto il suo padrone, Morgoth, alla fine della Prima Era, ma riuscì a salvarsi e rimase nascosto nella sconfinata Terra di Mezzo, ricostruendo gradualmente le forze e stabilendo una base a Mordor. Sauron quindi riemerge sotto lo pesudonimo di Annatar, fingendosi amico degli elfi mentre segretamente mette in atto il suo piano malvagio: quello della celebre frase “Un anello per domarli tutti”.
Gli Anelli del Potere potrebbero narrare il ritorno di Sauron attraverso un evento grandioso e celestiale. Piuttosto che semplicemente nascondersi nell’ombra, il Sauron di The Rings of Power potrebbe essere sfuggito a una gabbia divina a Valinor e schiantarsi di nuovo nella Terra di Mezzo. O forse la meteora fa parte dell’inganno di Annatar, in modo da convincere gli elfi che si tratta di un possibile alleato inviato da forze sconosciute dall’altra parte del mare. Entrambi rappresenterebbero deviazioni piuttosto significative dal materiale originale di Tolkien, ma con lo Straniero che, stando al materiale pubblicitario, possiede la magia del fuoco e tiene in mano una mela – segno biblico del tradimento – l’opzione Sauron ci sembra quella più probabile. A corollario di tutto ciò, un dettaglio visivo. Nei frame in cui vediamo il cratere della cometa, il fuoco e la persona dentro a esso, sembra ovvio il richiamo a quell’occhio di Sauron che tutti i fan della prima trilogia conoscono perfettamente.
Gandalf
Gandalf il Grigio, proprio come i suoi compagni maghi, arriva nella Terra di Mezzo durante la Terza Era, offrendo assistenza contro la persistente minaccia di Sauron. Gandalf non dunque non è un personaggio presente durante la Seconda Era, eppure la possibilità non può essere scartata del tutto. Molto prima di diventare appassionato di Erba Pipa e di frequentare gli hobbit, Gandalf era conosciuto come Olórin, uno spirito angelico e primordiale Maia che dimorava a Valinor. Tolkien scrive che Olórin e il suo compagno Maiar si sarebbero mescolati tra gli elfi per vegliare su di loro, affascinati da queste creazioni viventi di Eru Ilúvatar, il Dio Creatore dell’universo del Signore degli Anelli. È plausibile, quindi, che Olórin abbia visitato la Terra di Mezzo migliaia di anni prima di tornare sotto le spoglie di Gandalf.
Due cose sono a favore del fatto che lo Sconosciuto di The Rings of Power sia Olórin. Per cominciare ne citiamo una commerciale: ha assolutamente senso che Amazon sfrutti qualsiasi scappatoia immaginabile per includere Gandalf in The Rings of Power, se possibile. La seconda è ancora più convincente. Il potere Maiar di Gandalf scaturiva dall’elemento del fuoco e The Rings of Power mostra l’uomo circondato da fiamme magiche, ma senza alcuna ustione.
Allo stesso tempo, ci sono però due fattori che fanno da contraltare alla teoria che l’uomo sconosciuto di The Rings of Power sia Olórin. Quando i Maiar avevano intenzione di ispezionare la Terra di Mezzo, lo facevano in modo mimetico e soft, mescolandosi alle specie autoctone piuttosto che facendosi notare. E solcare il cielo avvolto in una cometa di fuoco non è il modo più discreto per passare inosservati. In secondo luogo, Olórin, all’inizio, era riluttante a combattere Sauron nella Terza Era e dovette essere convinto ad aiutare la Terra di Mezzo dai suoi “superiori”. Risulterebbe dunque difficile motivare una discesa in campo di Gandalf, dal momento che stonerebbe dal materiale scritto da Tolkien.
Un altro, o un nuovo, stregone dell’universo LOTR
Se Gandalf potrebve essere il misterioso Straniero di The Rings of Power, allora lo possono essere anche gli altri maghi inviati nella Terra di Mezzo. Saruman il Bianco e Radagast il Bruno, che appaiono entrambi negli adattamenti cinematografici di Peter Jackson, così come due stregoni blu poco conosciuti – Alatar e Pallando – raramente menzionati da Tolkien. Come Gandalf, nessuno di questi quattro maghi adotta le loro forme Istari fino alla Terza Era, ma le loro vite come Maiar sono abbastanza sconosciute da consentire a The Rings of Power inserirli nella trama della Seconda Era come messaggeri di Valinor o come aiuto contro l’ascesa di Sauron.
Giocare con l’arco narrativo di Saruman sembra decisamente poco saggio, mentre per quanto riguarda Radagast, sarebbe plausibile che lo Straniero possegga una connessione più profonda con la natura se, lasciando comunque gli Stregoni Blu tra le opzioni più probabili. La mancanza di informazioni sui due offrirebbe a The Rings of Power una tabula rasa su cui lavorare, evitando alcune delle insidie e critiche dei fan più ortodossi.
Un membro degli Ainur
Se prendiamo in considerazione la possibilità che lo Straniero di Daniel Weyman sia un mago, dobbiamo anche considerare tutti gli altri membri degli Ainur. Nella mitologia fantasy di Tolkien, gli Ainur sono composti dai Valar e Maiar, una sorta du arcangeli e angeli creati all’inizio del tempo. Sauron e gli altri maghi nacquero tutti come Maia, mentre Morgoth era un Vala.
Sebbene alcuni Vala, secondo gli scritti, fossero presenti in alcuni momenti nella Terra di Mezzo, nessuno di questi corrisponde alla rappresentazione dell’uomo avvolto dalle fiamme nel trailer. La presenza di un membro dei Valar per combattere Sauron sembra però del tutto inutile data la loro forza troppo superiore rispetto al villain. I Maiar, al contrario, condividevano uno stretto legame con la Terra di Mezzo ed erano più vicini alla potenza smisurata ma limitata di Sauron. Non è quindi da escludera la presenza di uno di loro ordini, giunto nella Terra di Mezzo per evitare il risveglio di Sauron, e forse il membro più gettonato è Tilion. Conosciuto come il guardiano della luna, la storia di Tilion si ispira alla poesia di Tolkien “The Man In The Moon Came Down Too Soon”. Questa descrive un evento molto simile a quello che vediamo nel trailer di Rings of Power. Tilion è anche descritto come una figura di luce nuda, che si adatta perfettamente al pirotecnico arrivo dello Straniero.
Eru Ilùvatar
Eru Ilúvatar è il Dio Supremo della mitologia di Tolkien. A differenza di tutti i personaggi citati precedentemente si conoscono molte cose su di lui, tra le quali il fatto che non ha alcun timore di essere un Dio presente, laddove ce ne sia la necessità. Nella Seconda Era infatti, Eru decima Númenor dopo che Sauron ha corrotto la civiltà e l’ha messa contro i Valar. Eru potrebbe essere stato responsabile della promozione di Gandalf il Grigio in Gandalf il Bianco, e una lettera di Tolkien suggerisce persino che sia stato Eru a far inciampare Gollum durante lo scontro finale con Frodo e far cadere l’Unico Anello nel fuoco del Monte Fato.
Il concetto cristiano di Dio che assume forma umana sulla Terra di Mezzo ne Gli anelli del potere è profondamente radicato nella mitologia religiosa – da cui lo stesso Tolkien ha attinto ed è stato estremamente influenzato – per cui non è da escludere a priori questa possibilità. Se Amazon riuscisse e potesse davvero adattare Eru Ilúvatar su piccolo schermo, facendolo bene, questo trasformerebbe The Rings of Power in una serie enorme. Tutto ciò lo scopriremo però solamente il 2 settembre di questo anno, data in cui The Rings of Power sbarcherà sul pianeta serie tv. Data in cui conosceremo finalmente il nome della misteriosa figura avvolta dalle fiamme.