Ci siamo trovati in seria difficoltà nello scegliere quale personaggio delle serie tv utilizzare per analizzare la personalità Protagonista o ENFJ. Alla fine ha “vinto” Skyler White di Breaking Bad su concorrenti di tutto rispetto come Daenerys Targaryen di Game of Thrones o Lily Aldrin di How I Met Your Mother per una questione puramente di par condicio: non era possibile escludere da questa rubrica sulle personalità dei personaggio seriali una serie come Breaking Bad.
Il fatto che a rappresentare questa serie sia quella che viene quasi all’unanimità considerata la vera villain della storia, Skyler White, e non personaggi amati da tutti come Gustavo Fring, Hank Schrader o Jesse Pinkman, è una scelta dettata da una crociata che abbiamo intrapreso ormai anni orsono: riabilitare l’immagine di Skyler White e, in generale, di tutte le “rompiscatole” seriali, o killjoy, come le abbiamo definite qui.
Cerchiamo quindi di sgombrare la mente dai pregiudizi e analizzare obiettivamente la personalità di Skyler White, mamma, socio ombra e Protagonista di Breaking Bad.
Quando la serie comincia, nulla fa presagire l’odio che quasi tutti i fan della serie avrebbero poi riversato su di lei: Skyler, infatti, è una madre che non lavora, incinta del suo secondo figlio, una bambina arrivata per errore ma attesa comunque con gioia, che tiene le fila di una famiglia tutto sommato unita, sconvolta da un annuncio terribile: suo marito ha il cancro ormai in una fase avanzata.
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Nonostante Walt sia inizialmente piuttosto scettico all’idea di cominciare la terapia per rallentare il decorso della malattia, Skyler punta i piedi e cerca in tutti i modi di convincerlo a non mollare: e lo fa in un modo che, per il Protagonista, è assolutamente naturale. Un vero e proprio Intervento, per fare un crossover con HIMYM che giustifica ancora di più il dilemma morale che ha accompagnato la decisione di preferire Skyler a Lily.
Il Protagonista, infatti, è un leader naturale con una propensione ad aiutare gli altri, un’empatia piuttosto sviluppata e l’intenzione, anche piuttosto bellicosa, di stare facendo la cosa giusta. Per questo i suoi metodi a volte possono sembrare arroganti o eccessivamente centrati su di sé, ma la verità è che il Protagonista adora sentirsi un punto di riferimento per gli altri, ma solo se ciò che fa ha effettivamente un beneficio sulla collettività o su coloro che prende sotto la sua ala.
Gli ENFJ sono eccezionali “lettori” delle persone e questa dote gli consente di essere ottimi relatori, insegnanti, politici e di riuscire a svolgere con profitto tutti i mestieri che richiedono un contatto col pubblico. Sono consapevoli del loro fascino e non esitano a utilizzarlo, anche con una certa sfrontatezza, per ottenere quello che vogliono. Pensiamo a quando Skyler, incinta di otto mesi, riesce a ottenere un colloquio con il suo ex capo Ted Beneke e poi il lavoro di segretaria, sorpassando tranquillamente candidate probabilmente più esperte di lei perché sul campo da più tempo e, soprattutto, senza l'”intoppo” della gravidanza che, come ben sappiamo, non è sempre vista di buon occhio da un datore di lavoro.
Lei riesce ad avere ciò che vuole, grazie al suo carattere forte e a una certa dose di arroganza e sicurezza in se stessa. Una delle capacità dei Protagonisti è proprio quella di influenzare gli altri, capacità che imparano a padroneggiare fin dalla più tenera età, e che sfruttano per beneficiare se stessi ma, soprattutto, per far stare meglio gli altri. Skyler, infatti, fa ciò che fa sempre in funzione della sua famiglia: solo che, trattandosi di una personalità con un spiccato tratto emotivo, le sue scelte appaiono spesso dettate più dai sentimenti che dal ragionamento, a differenza del più razionale e calcolatore marito Walt (che è un INTJ).
Quando ritengono che servirsi del loro fascino per arrivare a ciò che vogliono è più importante di ciò che gli altri potrebbero pensare, i Protagonisti si buttano a capofitto: pensiamo al momento in cui Skyler canta “Happy birthday Mr. President” al compleanno di Ted, scimmiottando Marilyn Monroe. Un gesto che indubbiamente la lusinga, nonostante si schermisca, e che sancisce una volta per tutte il fatto che, d’ora in avanti, non sarà più solo la segretaria di Ted, ma qualcosa in più. E questo a lei sta bene perché, oltre che soddisfare un suo desiderio, le fa raggiungere ciò che è determinata ad afferrare.
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La sfrontatezza dei Protagonisti è giustificata dalla loro funzione primaria, il Sentimento estroverso (Fe). Questa funzione cognitiva si esprime in una certa irruenza nell’esprimere le loro opinioni, i loro pensieri e le loro emozioni, nonostante siano sempre molto attenti e preoccupati di come gli altri li percepiscono. Sono leader che agiscono attraverso la persuasione e non facendo leva sulla loro autorità o sul loro carattere impositivo, come nel caso dei Comandanti. Questa caratteristica riesce a “mascherare” la loro influenza sul prossimo, facendo pensare che non siano effettivamente dei manipolatori, mentre in realtà possono essere estremamente bravi a dirigere gli altri come burattini: Skyler tirerà sempre e comunque le fila del suo menage familiare, non importa quanti soldi porterà a casa Walt.
Sarà lei a convincerlo ad acquistare un autolavaggio per riciclare il denaro, così come sarà lei a mediare i rapporti spesso complicati con Saul Goodman, così come sarà lei a troncare con lui quando le sue bugie diventeranno insopportabili. Ma, allo stesso tempo, continuerà a tenere unita la famiglia fino a ritrovare una riconciliazione che, però, servirà soltanto a salvare le apparenze.
I Protagonisti preferiscono lavare i panni sporchi in casa, invece di esporre a tutti il loro malcontento: per questo spesso sono accusati di essere falsi, perché ciò che pensano e provano davvero può essere molto diverso dalla facciata che mostrano in pubblico. Skyler in mezzo agli altri è la perfetta moglie, padrona di casa, socia e lavoratrice: solo nel privato, con chi sa ascoltarla, rivela le sue fragilità, i suoi dubbi e le sue paure. Il problema è che nessuno della sua cerchia sembra capirla davvero: Marie, sua sorella, è troppo presa dai suoi capricci materiali per comprenderla e ascoltarla davvero, Hank diventerà un alleato solo quando ormai sarà troppo tardi e la posizione di Walt sarà irrimediabilmente compromessa.
I Protagonisti, insieme alla componente emotiva, hanno comunque anche una parte intuitiva estremamente sviluppata, che li rende proattivi e orientati al risultato, spesso anche a discapito di se stessi: non è raro che un ENFJ si “sacrifichi” per far stare bene gli altri o per ottenere un obiettivo che gli manca. Non si può negare che Skyler abbia messo da parte molto di se stessa per aiutare il marito e proteggere la famiglia, e quando cerca di trovare una dimensione solo sua (tradendo Walt con Ted), combina un pasticcio tale da segnarla senza appello come la vera villain di Breaking Bad, almeno per quanto riguarda una fetta di pubblico.
Ma lei rivendica la sua dimensione personale, per così tanto tempo messa in ombra in funzione del marito: “I fucked Ted” è una dichiarazione fiera, senza rimpianto, di una donna che è stanca di sacrificarsi e avere paura.
La funzione cognitiva secondaria dell’ENFJ è l’Intuizione introversa (Ni), che controbilancia gli effetti della principale. Insieme sono un vero cocktail esplosivo per le capacità sociali del Protagonista: la combinazione tra sentimento estroverso e intuizione introversa li rende capaci di leggere molto bene i segnali esterni che le persone mandano, restando allo stesso tempo estremamente connessi con la realtà.
Nei Protagonisti questa funzione può portare a farli desiderare di trascorrere più tempo da soli rispetto ad altre personalità estroverse: al contrario degli introversi, però, che hanno bisogno della solitudine per ricaricare la propria batteria sociale, gli ENFJ spesso si colpevolizzano eccessivamente per il loro bisogno di isolamento e tranquillità, soprattutto se il loro ruolo sociale prevede che siano sempre circondati di persone (come un politico, un commerciante o una madre, nel caso di Skyler).
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L’intuizione introversa fa anche sì che queste personalità si rimproverino molto duramente per ciò che fanno, anche quando non ne avrebbero motivo: nel caso di Skyler, il momento di crollo emotivo che il personaggio ha quando, durante una serata in famiglia, si immerge nella piscina per attirare l’attenzione è un chiaro segnale di esaurimento emotivo da sovraccarico, tipico delle personalità più dedite alla cura e alla leadership. Non esternare apertamente il suo disagio a tutta la famiglia fa parte della riservatezza e dell’importanza per la “facciata” che contraddistingue il personaggio e le personalità ENFJ: è più facile che queste persone esternino un problema in maniera plateale ma criptica, ad esempio con un gesto apparentemente irrazionale, che si siedano e improvvisino un Intervento per se stessi, per una volta.
La funzione terziaria degli ENFJ è la Sensazione estroversa (Se): in accordo con l’Intuizione introversa, questa capacità connette queste personalità al mondo esteriore, facendoli focalizzare sulle informazioni che possono acquisire grazie ai cinque sensi. Sembrerà un dettaglio stupido, ma tutti ci ricordiamo di quando Skyler affronta spavaldamente un perplesso Jesse Pinkman chiedendogli di smettere di vendere droga al marito, completamente ignara del fatto che sia proprio il marito a produrre droga ben più pesante di un semplice spinello.
Proprio grazie all’intuito e ai suoi sensi affinati Skyler riesce a capire, e poi a trovare su Internet, la persona che ritiene responsabile della deriva morale ed etica di Walt. E non è un caso che non si limiti a chiamarlo o a lasciargli un messaggio in segreteria, ma decida di affrontarlo faccia a faccia, per fargli capire da subito chi comanda.
La funzione cognitiva inferiore dei Protagonisti è il Pensiero introverso (Ti). Si tratta di un dettaglio non trascurabile, che rende la coppia Skyler-Walt incredibilmente ben assortita nella vita matrimoniale, ma allo stesso tempo contrapposta quando le nature dei personaggi verranno a galla scontrandosi con la nuova realtà che matura in Breaking Bad. Che Walt, in quanto Architetto, abbia come funzione dominante il Pensiero introverso, ovvero la logica, la capacità di ragionamento e la predilezione per schemi e pattern più che per l’emotività, e Skyler sia esattamente il contrario, trovandosi più a suo agio con sentimenti, emozioni e decisioni prese col cuore, li rende una coppia perfetta e allo stesso tempo contiene i semi della loro distruzione.
Per un Protagonista è però indubbiamente attraente il potere e il fascino che le personalità con queste caratteristiche esercitano su di loro: e infatti Skyler alla fine ha scelto di stare con Walt, risultando ai suoi occhi più adatta a lui rispetto alla sua precedente fiamma, Gretchen Schwartz, decisamente più simile a lui caratterialmente e per le sue inclinazioni professionali.
Quando si trova in loop, cioè quando le funzioni estroverse non sono mediate da quelle introverse che fungono da freno, il Protagonista può provare un’irrefrenabile voglia di vivere il presente, senza pensare agli obiettivi futuri, oltre a desiderare fortemente un contatto, anche superficiale, con gli altri. Proprio questo stato è ciò che spinge Skyler a portare avanti la sua relazione con Ted ben oltre il necessario, conducendo il poveretto (in concorso con Walt) a una fine orribile. I Protagonisti, come suggerisce il nome, possono provare un insano bisogno di essere al centro dell’attenzione, con comportamenti istrionici e azioni irrazionali, dettate da una necessità di vita e considerazione che non ritengono di avere a sufficienza.
Il loop può anche portarli a fare scelte completamente sbagliate, in preda al panico o ai propri sentimenti, senza ponderare razionalmente ciò che fanno: l’esempio più eclatante in Breaking Bad è quando Skyler dà a Ted i soldi di Walt per salvarlo dai suoi guai fiscali (la celebre scena “Dove sono i soldi, Skyler?!”). Ma anche l’inizio della relazione tra Skyler e Ted, cominciata come una ripicca nei confronti di Walt, è frutto del loop in cui il personaggio si trova, schiacciato tra la scarsa considerazione del marito, le bugie e la doppia vita e la paura per il futuro.
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Questo lato della personalità del Protagonista è compensato dalla sua vocazione principale, l’altruismo, che si concretizza nella leadership “gentile” ma persuasiva e nell’entusiasmo che mettono quando si tratta di guidare il proprio gruppo sociale nel raggiungimento di un grande risultato. In Skyler questa caratteristica predomina in tutta Breaking Bad, nonostante molti vedano solo un tentativo di mettere i bastoni tra le ruote a Walt. Lei ama davvero la sua famiglia, cerca di proteggerla, non sempre facendo scelte razionali ma sicuramente mettendo il cuore in quello che fa. Gli errori che il personaggio può commettere sono dovuti anche a uno squilibrio di fiducia: Skyler non saprà subito la vera entità del coinvolgimento del marito nel mondo della droga, né prenderà coscienza fin da subito di ciò che Walt sta diventando, perché lui sarà molto abile a tenerlo nascosto.
Nonostante ciò, Skyler saprà compensare con il senso del dovere ciò che le difetta in intuito e ragionamento, scegliendo di mettere la famiglia, o quello che ne è rimasto, al primo posto, anche a costo di mettersi contro Walt. Una donna che non ha paura di sfidare un potente narcotrafficante che una volta era il suo amorevole marito, sapendo bene di non giocarsela ad armi pari, è una persona che trabocca di coraggio e idealismo e che merita tutto il nostro rispetto.
Anche se quella donna si chiama Skyler White.
Tra i personaggi delle serie tv che rientrano nella personalità ENFJ – Protagonista ricordiamo Lily Aldrin, Daenerys Targaryen, Laurel Lance, Isobel Crawley, Seeley Booth, Homelander, Mike Wheeler, Alison DiLaurentis, Love Quinn, Margaery Tyrell, Jean Milburn, Rachel Berry, Polly Gray, Lalo Salamanca, Fiona Gallagher, Generale Kirigan.
Giulia Vanda Zennaro