Lord Varys, il Ragno Tessitore, sovrano di tutte le spie dei Sette Regni in Game of Thrones, è il personaggio che abbiamo scelto per rappresentare il profilo del Logico, secondo il test MBTI delle 16 personalità, che potete fare anche voi.
Gli individui con la personalità Logico, o INTP, sono piuttosto rare: di sicuro un’ottima notizia per loro, dal momento che nulla li abbatte di più dell’essere considerati ordinari e comuni. Non perché siano degli egocentrici esibizionisti come i Dibattenti o ENTP (che abbiamo analizzato attraverso il personaggio di Perry Cox) o perché siano giustamente fieri del loro genio come Beth Harmon, la regina degli Architetti o INTJ.
I Logici sono fieri della loro unicità perché il loro intelletto e la loro ferrea capacità di ragionamento gli consente di dominare su tutto e tutti e li porta a essere responsabili di invenzioni e innovazioni. Tra i Logici famosi ci sono inventori, scienziati e filosofi: ma ciò non deve far pensare che ci troviamo di fronte a una personalità impegnata unicamente a guardare in alto e riflettere profondamente, dimenticandosi di ciò che si trova sulla terra.
Varys, l’eunuco capo delle spie di Approdo del Re e titolare della più vasta rete di informatori dei Sette Regni, è l’esempio più fulgido di dove possa arrivare una persona unicamente grazie alla propria intelligenza, in un mondo pericoloso e ricco di insidie come quello di Game of Thrones.
Game of Thrones (640×360)
Fin da bambino, la vita di Varys (che non possiede un cognome, data la sua condizione originaria di schiavo) è stata costellata di violenze e soprusi. Venduto dal suo padrone a uno stregone di Myr, viene da esso evirato, come racconta lui stesso in una scena particolarmente drammatica di Game of Thrones.
L’insopprimibile voglia di sopravvivere di Varys lo porta a fare di tutto, incluso vendere il suo corpo: e la terrificante esperienza vissuta lo porterà a vedere di pessimo occhio la magia, la stregoneria e tutto ciò che riguarda l’occulto e i suoi praticanti. D’altronde, da un Logico non ci si può certo aspettare altrimenti.
Una cosa in cui i Logici sono eccezionali, al limite del sovrannaturale (e Varys non fa eccezione), è distinguere una bugia dalla verità e individuare subito le persone di cui potersi fidare e a cui carpire informazioni attendibili. Durante gli anni della giovinezza a Pentos, il Ragno Tessitore si allea con Illyrio Mopatis, costruendo la rete di spie che renderà quest’ultimo immensamente ricco e Varys incredibilmente potente. Grazie al suo acuto intelletto e alla sua capacità di pianificazione, Varys è in grado di ricostruire completamente il suo destino, passando dall’essere uno schiavo evirato destinato a morte certa a diventare uno degli uomini più influenti e temuti dei Sette Regni.
Il potere di Varys non deriva certo da forza fisica, risorse economiche o a un cognome importante. Il Ragno Tessitore deve tutto alla sua mente, capace di gestire trame e pianificare intrighi, mantenendo sempre un aplomb impeccabile.
Lo scopo del Logico è comprendere e dominare i meccanismi del mondo che li circonda: diversamente da altri tipi di personalità che compongono l’MBTI, però, il Logico non utilizza il proprio intelletto per acquisire potere e prestigio fini a se stessi.
Durante una delle ultime conversazioni tra Varys e Ned Stark, in Game of Thrones, l’eunuco rivela finalmente chi sta servendo davvero, all’interno del caotico gioco del trono. Eddard, detenuto in cella per tradimento da Joffrey Baratheon, riceve la visita di Varys che lo informa della situazione della sua famiglia dopo il suo arresto. Al momento di congedarsi, Ned chiede a Varys di chi è realmente al servizio e la risposta che dà il Ragno Tessitore è emblematica dello spirito del Logico quando è messo a servizio della cosa pubblica:
“Sono al servizio del reame, mio signore. Qualcuno deve pur farlo“.
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La funzione dominante dei Logici, l’Intuizione Introversa, (Ti), gli consente di essere grandi pensatori, calcolatori e strateghi e diventa una vera e propria arma, se posseduta da un politico e uno statista del calibro di Varys. La loro elevata capacità di concentrazione è propria solo di pochi, eccezionali individui ed è il segreto che gli ha consentito di raggiungere un livello inimmaginabile nella scala sociale di Approdo del Re, per un eunuco nato schiavo.
A proposito di “scale”, un altro famoso dialogo in cui è coinvolto Varys descrive bene un personaggio che rimane estremamente enigmatico. La sua attitudine distaccata e l’alone di mistero e riservatezza che aleggia su di lui rendono difficile capire chi sia davvero, il Ragno Tessitore; ma ci sono pochi momenti, in Game of Thrones, in cui persino un personaggio schivo come lui rivela per un attimo di cosa è capace.
All’indomani dell’esecuzione di Ned Stark, i due maestri degli intrighi di corte si ritrovano per un inconsueto confronto in una scena che è diventata a dir poco iconica, oltre a essere annoverata come una delle migliori in assoluto della serie. La scena del confronto tra Varys e Petyr Baelish, Ditocorto, è conosciuta soprattutto per il monologo finale di quest’ultimo, con la famosa frase “Il caos non è un pozzo. Il caos è una scala”.
Nel corso di questa scena, apparentemente tra i due è Ditocorto a prevalere, con la sua attitudine arrogante e la sua ironia nei confronti del suo avversario, ma in realtà si tratta di un confronto assolutamente tra pari. Ditocorto è un maestro della parola, che utilizza le sue armi per la sua gloria personale e per ottenere il riconoscimento che ritiene gli spetti; Varys, come il suo interlocutore gli “rimprovera”, fa tutto ciò che fa per uno scopo che non ha assolutamente nulla di egoistico.
“Ho fatto quello che ho fatto per il Reame”, rivendica quasi offeso Varys. Per il Logico non è contemplato agire solo e unicamente per un tornaconto personale o per un obiettivo che non sia accuratamente pianificato e che non preveda anche un risvolto positivo collettivo. Questa caratteristica è da ricondursi alla funzione cognitiva secondaria della personalità INTP, l’Intuizione Estroversa (Ne), che si manifesta con una sensibilità fuori dal comune per i pensieri, i sentimenti e i piani altrui, facendo sì che per i Logici sia alquanto semplice prevedere che cosa accadrà e, di conseguenza, come comportarsi.
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Infatti, non si può certo dire che Varys sia sprovveduto e non si renda conto di dove soffia il vento: è sempre perfettamente consapevole di dove gli convenga trovarsi e con chi, ma questa dote non ha niente a che vedere con l’egoismo o con la convenienza personale, come nel caso di Ditocorto. Varys non è disposto a scendere a compromessi o a mettere i propri desideri davanti a ciò che ritiene il bene supremo: la stabilità del regno.
Un bene prezioso, più importante della lealtà a un sovrano o a un altro e più importante di qualsiasi desiderio personale. Anche perché, cosa potrebbe desiderare un eunuco?
La funzione terziaria degli INTP, il Sentimento Introverso (Si), porta le personalità di questo tipo a volersi documentare ossessivamente su tutto e a utilizzare le informazioni che acquisisce per pianificare il futuro e poter controllare il presente. Niente di più adeguato a Varys, che conosce i segreti di tutti, dal nobile al mendicante, e che si serve dei suoi “uccelletti” per raccogliere informazioni che, come diceva il suo socio Illyrio Mopatis ai tempi di Pentos, “sono più preziose di zaffiri e argento”.
L’ultima funzione cognitiva dei Logici, il Sentimento Estroverso (Fe), li porta a essere estremamente riservati, quasi incapaci di provare sentimenti profondi e, di conseguenza, timorosi e cauti nei confronti delle persone eccessivamente irruente ed emotive. A un osservatore esterno i Logici possono apparire distaccati, freddi e apatici ma in realtà, come i loro “cugini” INTJ, vivono la maggior parte della loro vita nella loro mente, a ordinare e classificare le informazioni che ricevono e che acquisiscono dalla loro esperienza, e a cercare di trovare sempre modi efficienti per risolvere i problemi.
Proprio grazie a questa funzione cognitiva Varys realizzerà che Daenerys Targaryen, l’ultima figura autorevole nella quale l’eunuco aveva riposto le speranze per un futuro migliore per i Sette Regni, è in realtà in preda al delirio e non più la regina affidabile che lui sperava.
Nel corso dell’ottava stagione di Game of Thrones Varys rimane l’unico, all’interno della cerchia di consiglieri e alleati di Daenerys, a cercare di farla ragionare e di arginare l’impulsività della regina. Ma anche lui deve realizzare, con rammarico, di essere impotente di fronte alla follia Targaryen: deve essere stato un duro colpo, per un ex schiavo, realizzare che le promesse di uguaglianza sociale della regina dei draghi si sono sciolte come neve al fuoco della sua follia.
C’è da dire che, nel corso dell’ultima stagione di Game of Thrones, anche un personaggio fino a quel momento impeccabile sul piano della coerenza come Varys diventa, a causa di facilonerie narrative, l’ombra di se stesso. Risulta piuttosto difficile da credere che un maestro dello spionaggio come lui parli apertamente della sua preoccupazione per lo stato mentale di Daenerys con le persone che le sono più fedeli, Tyrion e Jon Snow, quest’ultimo rinomato per essere onesto al limite dell’inettitudine.
Ma non apriamo parentesi troppo dolorose per qualsiasi fan di Game of Thrones e cerchiamo di analizzare le azioni di Varys alla luce del suo profilo di Logico.
Game of Thrones (640×320)
Varys prende dunque l’unica decisione sensata che poteva prendere, l’ultima della sua vita: cercare di fermare Daenerys, prima che sia troppo tardi. Purtroppo per lui, la sua lealtà nei confronti del regno si scontra contro quella di Tyrion e Jon Snow nei confronti della regina, e sarà la sua fine. Ma anche di fronte alla morte Varys mantiene l’obiettività di mettere sempre il bene del regno di fronte a tutto.
“Spero di meritarmelo. Davvero. Spero di essermi sbagliato”.
Sappiamo che non è così, che Varys ha dato la vita per avvertire tutti del pericolo che stavano correndo, che la sua mente troppo acuta aveva intravisto prima che a chiunque fosse anche solo intuibile. Ha dato la vita per un regno che ha ricompensato la sua intelligenza, il suo coraggio e la sua determinazione, popolato però di persone che mascheravano il timore per lui con ironia crudele sulla sua condizione.
Perché lo ha fatto, quindi? Perché adoperarsi tanto per servire il regno, per renderlo un posto migliore, quando chi lo abita lo ha sempre considerato uno spregevole tessitore di trame, un meschino custode di segreti e un uomo a metà?
Perché, per una mente votata all’efficienza e alla risoluzione di problemi, era la cosa più logica da fare. Anche a costo di mettere in discussione se stessi, augurandosi di aver sbagliato, di non aver capito nulla. Perché il raggiungimento dello scopo finale, la pace e l’equilibrio dei Sette Regni, sono per il Logico più importanti della realizzazione del proprio ego.
Giulia Vanda Zennaro
Tra i personaggi delle serie tv che rientrano nella personalità INTP- Logico ricordiamo Sherlock Holmes, L (Death Note), Aemon Targaryen, Leslie Winkle, Chloe O’Brian, Alexander Mahone, Elliot Alderson, Daria Morgendorffer.