Will Graham, il profiler della serie Hannibal che riesce a immedesimarsi nei serial killer, è un esempio di personalità Sostenitore o INFJ secondo il test MBTI delle 16 personalità, che potete fare anche voi.
Molti di coloro che hanno visto Hannibal potrebbero pensare che Will Graham non abbia una sua dimensione al di fuori del suo rapporto con il suo ambiguo mentore, il dottor Lecter (che rientra nella personalità INTJ o Architetto, insieme a lei). In realtà, Will possiede una personalità forte e molto rara, dal momento che i Sostenitori sono appena l’uno per cento della popolazione.
Per fortuna del resto della popolazione, queste personalità sono ben determinate a lasciare il loro segno nel mondo e a non smettere mai di lottare per ciò che è giusto, anche quando il prezzo da pagare è alto. I Sostenitori sono conosciuti per il loro forte idealismo e la loro spiccata empatia: Will Graham è un esempio meraviglioso del prezzo che queste personalità si trovano a pagare quando le loro doti vengono spinte ben oltre il limite.
Il profiler di Hannibal è un uomo dal grande cuore, ma che non lascia intravederlo a nessuno: è impossibile non provare simpatia per lui, quando lo vediamo accogliere qualunque genere di cane trovatello che recupera dalla strada, accudisce e inserisce nella sua tribù di reietti. Will Graham non si circonda volentieri di altri esseri umani, ma il suo primo pensiero è sempre per i suoi animali: sa che loro, al contrario delle persone, sono davvero puri di cuore e incapaci di tradirlo. Nel rapporto con i suoi cani Will trova la semplicità e la spontaneità che è impossibile avere con gli esseri umani: non con la psicologa Alana Bloom, non con il suo capo Jack Crawford, tantomeno con lo psichiatra cannibale Hannibal Lecter.
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Potrebbe sembrare che molti Sostenitori siano estroversi, perché sono proiettati verso le altre persone e lo scopo della loro vita è essere d’aiuto agli altri. In verità, questa dote nasconde un lato oscuro: fanno una gran fatica a non farsi sopraffare dalle emozioni altrui e, per questo, hanno bisogno di trascorrere del tempo da soli. Così possono ricaricare le loro pile interiori e tornare concentrati sulla prossima missione.
Uno dei “soprannomi” di questo tipo di personalità è “Il mistico”: questo perché i Sostenitori riescono a coniugare in loro la logica del gruppo di personalità degli Analisti con le caratteristiche più empatiche del gruppo a cui appartengono, i Diplomatici. Hanno una spiccata vena spirituale, ma ciò non significa che siano dei guru, anzi: i Sostenitori sono caratterizzati da una sensibilità fuori dal comune, che gli consente di percepire caratteristiche degli altri che sono nascoste a tutti, così come di anticipare ciò che succederà grazie a un sesto senso quasi paranormale.
Will Graham comincia a intuire la doppiezza di Hannibal Lecter quando in lui nessuno vedeva qualcosa di diverso dal brillante psichiatra. Ma, allo stesso tempo, non riesce a distaccarsi completamente da lui, perché attratto e insieme spaventato da un mix letale di empatia, repulsione, senso di giustizia e attrazione per il lato oscuro.
La capacità empatica straordinaria di Will Graham, ciò che lo rende l’ambasciatore dei Sostenitori, è dovuta alla sua funzione cognitiva primaria, l’Intuizione introversa (Ni), caratteristica che condivide con il dottor Lecter ma che il profiler utilizza con tutt’altro scopo.
Will Graham utilizza questa intuizione per astrarsi dal presente e rivivere le scene del crimine nella sua mente, trovandosi a vestire i panni dell’assassino, dal piano fisico a quello emotivo. I momenti in cui la luce oscilla e lui “parte” per un nuovo viaggio di morte sono una manifestazione di questa caratteristica. Le visioni di Will diventeranno sempre più tangibili, sempre più reali, a causa dei suoi problemi mentali e dell’intervento manipolatorio di Lecter: questo è il rischio principale di questa funzione cognitiva dei INFJ, ritrovarsi a pagare un prezzo altissimo per il dono dell’empatia.
Il Sentimento estroverso (Fe), la funzione secondaria dei Sostenitori, è ciò che li rende così genuinamente idealisti e sempre impegnati a fare del bene. Non si preoccupano di risolvere le cose, di mostrare soluzioni logiche, ma preferiscono fornire il loro supporto emotivo, nonostante rimangano spesso distaccati dagli altri. I Sostenitori capiscono meglio le emozioni degli altri rispetto alle proprie: questo è piuttosto evidente in Hannibal quando la sanità mentale di Will comincia a vacillare e lui dubita di se stesso e delle sue emozioni, ma rimane sempre estremamente lucido riguardo l’interpretazione delle scene dei crimini e capace di “leggere” l’interiorità delle altre persone.
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Nonostante sia caratterizzato da un’empatia assolutamente pervasiva, Will Graham rimane sempre una persona estremamente razionale e logica. Questo è il disegno dei Sostenitori, per parafrasare una celebre sentenza del personaggio: coniugare caratteristiche razionali ed emotive apparentemente diversissime. Il Pensiero introverso (Ti) è ciò che lo rende capace di interpretare indizi e tracce, che lo rende il profiler di successo che è: la logica, per quanto queste personalità possano essere travolte dal proprio sesto senso, non li abbandona mai.
La loro funzione inferiore, la Sensazione estroversa (Se), rende però i Sostenitori particolarmente avversi al mondo esteriore, dal momento che gran parte della loro attività avviene sul piano mentale. Ciò può portarli a trascurare se stessi, a ignorare volutamente i propri bisogni o, come nel caso di Will Graham, a scegliere volontariamente di mettere da parte se stessi per continuare a perseguire un obiettivo che li consuma.
La personalità di Will Graham potrebbe sembrare puramente di supporto a quella di altre, più fagocitanti e dominanti, così come accade spesso in Hannibal. I tanti volti di Will Graham, che abbiamo analizzato qui, sembrano dirci che il profiler dell’FBI soffre di un’insanabile crisi di identità: è padre, è amico, è padrone, è vittima, è carnefice.
Viene da chiedersi perché questo personaggio che riesce a connettere la dimensione spirituale con quella materiale lasci che un mostro chiamato Hannibal Lecter lo distrugga.
Come detto dallo stesso psichiatra, è il prezzo dell’empatia di Will a determinare il suo destino: quando guardi nell’abisso, anche l’abisso vorrà guardare dentro di te. Will sembra tirarsi indietro, combattere strenuamente quel male e quel buio, e lo fa, con tutte le forze: ma poi deve cedere perché il dolore è insopportabile, perché non c’è altro modo per cancellare una parte di male dal mondo che lasciare che ti possieda e poi auto distruggerti.
Da questo punto di vista, Will Graham rappresenta la massima espressione di ciò che un Sostenitore può arrivare a fare: sacrificare se stesso per gli altri, attirare tutto il male su di sé per poi trascinarlo giù da una scogliera. Ed essere immensamente felice e in pace facendolo, perché per un INFJ è importante eliminare la sorgente del problema, cosicché le persone non debbano essere più salvate.
Will Graham è un’allegoria cristologica, laddove lo psichiatra rappresenta, naturalmente, il male assoluto, la tentazione, l’impulso a sfidare Dio.
La storia d’amore tra Will e Hannibal, per quanto platonica e fortemente distruttiva, è grande proprio perché è assoluta: la loro fine dimostra cosa può accadere quando personalità così forti, contrassegnate da una finissima intelligenza ma contrapposte sotto il segno dell’empatia si uniscono in uno scontro mortale. Will, nonostante tutto, ama Hannibal e Hannibal ama Will, nonostante il suo amore sia tossico e velenoso.
Will Graham rappresenta il disegno di Hannibal, l’immagine di come ogni essere umano dovrebbe essere: razionale eppure non freddo, analitico eppure appassionato, empatico eppure distaccato, disperatamente bisognoso d’amore ma capace di sacrificare tutto per un bene più grande. Will è l’opera perfetta di Hannibal: la grandezza della sua personalità non si esaurisce a confronto con quella del dottore, anzi si realizza e trova una compiutezza, così come l’affascinante psichiatra cannibale trova uno scopo nella vita che non sia distruggere.
Il Sostenitore, in definitiva, è colui che tiene in vita e dà uno scopo all’Architetto, anche nella morte: ed è doppiamente appropriato dire, dunque, che “questo è il suo disegno”.
Giulia Vanda Zennaro
Tra i personaggi delle serie tv che rientrano nella personalità INFJ – Sostenitore ricordiamo Jon Snow, Thom Kirkman, Desmond Hume, Michael Scofield, Matthew Murdock, Joe Goldberg, Morticia Addams, Ted Mosby, Diana Nguyen.