Anche noi di Hall of Series, che ci occupiamo di Serie Tv quotidianamente, tendiamo ad avere spesso la “puzza sotto al naso” e a snobbare le Serie Tv italiane a favore di quelle estere. A nostra discolpa c’è da dire, però, che le produzioni italiane, in questi anni, non ci hanno certo aiutato, soprattutto quelle sulle reti Mediaset: siamo onesti, quanti “Onore e Rispetto” siamo ancora in grado di sopportare? Io personalmente nessuno. Per dovere di cronaca ho sempre dato un’occhiata ai primi minuti di ogni Serie Tv trasmessa da Mediaset negli ultimi anni e solo ultimamente sono riuscita a intravedere una luce in fondo al tunnel. Sto parlando di “Immaturi-La Serie”, nata sulla scia del successo dei film di Paolo Genovese, “Immaturi” e “Immaturi-Il Viaggio”.
Era il 2011 quando il film “Immaturi” uscì nelle sale italiane e già nei primi giorni di programmazione ebbe un grandissimo successo così come il suo sequel “Immaturi-Il Viaggio”. Il primo film racconta le vicende di un gruppo di 40enni che, dopo vent’anni, riceve una lettera del Ministero della Pubblica Istruzione che gli comunica che il loro esame di maturità è stato invalidato e che dovranno quindi ripeterlo. Il sequel, invece, racconta il viaggio che gli ormai “maturi” si concedono dopo aver superato la tanto temuta maturità.
Devo ammettere che l’idea che da questi film potesse essere tratta una Serie Tv di successo è subito balenata in quel cervello da Tv Series Addicted che mi ritrovo: l’originalità del soggetto e il suo essere, allo stesso tempo, popolare hanno messo le basi per un prodotto che non poteva non essere che di qualità. Infatti, nonostante la Serie presenti alcune differenze rispetto al film (Ricky Memphis, Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu, Maurizio Mattioli e Michele La Ginestra sono gli unici attori del film che ritroviamo nella Serie Tv) il pubblico è riuscito ad affezionarsi immediatamente ai nuovi volti e alle nuove storie.
Inoltre, mai come in questo caso, la serialità aiuta e rafforza la storia: i protagonisti della Serie Tv decidono di frequentare l’intero anno scolastico in una classe composta da ragazzi 18enni e le dinamiche che si creano tra loro e i giovani compagni aiutano ad approfondire e a risolvere tutti “i non detti” lasciati dai film. Un ruolo importante è assunto anche dai professori che, avendo l’età dei loro nuovi alunni, si pongono in maniera oggettivamente diversa con loro e diventano parte integrante della loro vita.
Il panico iniziale, la consapevolezza del fatto che gli anni del liceo siano i più felici e tormentati, l’adolescenza che riemerge, il credere che si possa rivivere quei giorni passati evitando gli errori fatti, sono questi i temi di “Immaturi-La Serie” e sono questi temi che mi fanno pensare che, fino a ora, nessuna Serie Tv Mediaset è riuscita a reggere il confronto.
I personaggi (adulti e adolescenti) sono credibili, veri e riescono a far sì che lo spettatore si immedesimi nella loro situazione, con quante Serie Tv Mediaset siamo riusciti ad avere questa stessa sensazione?
In 8 puntate la Serie si propone di raccontare una storia che, vedendo il successo del film, fa sicuramente presa sul pubblico e, in più, di renderci tutti un po’ nostalgici “utilizzando” il mezzo della commedia senza cadere mai nel dramma assoluto.
Insomma, “Immaturi-La Serie” ci regala sorrisi, lacrime e personaggi positivi che affrontano le loro (e le nostre) paure e ci fa ben sperare che Mediaset abbia finalmente preso una strada diversa, la strada che preferisce la qualità alla mera popolarità e che abbandona i “tronisti” di turno per lasciare spazio a chi, nella vita, fa l’attore veramente!