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Incastrati ci ha dimostrato che la serialità italiana sa evolversi

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Salvo Ficarra e Valentino Picone a inizio 2022 debuttano su Netflix con la serie Tv Incastrati. La prima scritta, diretta e interpretata dal duo comico siciliano. Composta da 6 episodi di circa mezz’ora, racconta le vicende di due tecnici, Salvo e Valentino appunto, chiamati ad effettuare la riparazione di un televisore in un appartamento. Ad attenderli, però, trovano un cadavere. Questo inconveniente, tra indagini della Polizia e rapimenti della malavita, li risucchia in vortice crime tipico della commedia palermitana. Da qui il titolo Incastrati che rimanda proprio alla condizione dei protagonisti che, puntata dopo puntata, pur consapevoli della loro innocenza si trovano invischiati in un intreccio difficile dal quale sembra impossibile uscirne innocenti.

Il debutto è un grande successo e la serie Incastrati rappresenta una vera e propria testimonianza dell’evoluzione seriale italiana. 

Non che Ficarra e Picone non fossero già abituati ai successi. Dobbiamo ricordare che il lavoro del 2022 è solo il coronamento, nel momento in cui hanno deciso di alzare l’asticella e spingersi oltre una produzione unica, di un iter cominciato anni fa. Infatti, già conosciuti dal grande pubblico per il loro duo comico testato in teatro, sbancano anche al cinema e in televisione. Nel 2017 con L’ora legale vincono ben due premi: il Nastro d’Argento alla miglior commedia e il Biglietto d’oro per il maggiore incasso della stagione cinematografica. Anche il film successivo, Il Primo Natale, ha avuto fortuna classificandosi come l’opera di maggior incasso per i comici come produttori. È lo stesso prodotto che li porta a vincere anche il Premio dello spettatore ai David di Donatello.

Viste tutte queste premesse non può stupirci il successo della serie.

Cerchiamo ora di capire i motivi per i quali è una vera e propria evoluzione del genere seriale italiano. Diciamo, a livello globale, che in particolare il genere comedy nel nostro Paese è un po’ in sofferenza. I prodotti sono pochi e sono anche, a volte, imbrigliati in determinati schemi che non ne esaltano l’originalità. Spesso vengono riproposti temi e personaggi che seguono un determinato iter svelando allo spettatore già dalle prime battute come si concluderà. In questo caso è la stessa Netflix Italia a lasciare carta bianca agli autori senza costringerli a rispettare determinati cliché o ripeterne gli schemi narrativi in modo da sprigionarne tutto il talento e la creatività. Per questo, il successo di Incastrati gratifica anche la piattaforma che non sempre si è destreggiata tra le serie italiane con la stessa sicurezza. Il duo comico palermitano, quindi, è libero di fare quello che gli riesce meglio: essere se stesso. Portare in scena i Ficarra e Picone che il pubblico conosce, segue e ama. Parliamo di una coppia con una grande affinità, che mantiene i propri nomi di battesimo pur cimentandosi in nuovi ruoli e che si muove in una terra che conosce bene evidenziandone le problematiche. 
Non solo risate

È anche vero che Incastrati non è solo comicità. I protagonisti, nonché autori, hanno deciso di sperimentare con l’inserimento di una linea crime su cui costruire lo schema narrativo. A proposito di questa novità Ficarra e Picone, in un’intervista, hanno dichiarato di aver scelto il genere per cimentarsi in qualcosa che non avevano mai provato e per trarre risvolti comici da situazioni difficili anche tirando in ballo gli stereotipi del genere stesso. Assistiamo a un continuo passaggio tra realtà e finzione, attraverso la creazione di una dimensione ludica, pensata appositamente per condividere l’indagine dei protagonisti con il pubblico. Il gioco proposto è facile da decifrare, ma non noioso o facilmente intuibile, segno di una scrittura chiara e lineare. A permettere alla narrazione di proseguire in maniera agevole ci pensa un ritmo alto, fatto di comicità e cliffhanger. Non dimentichiamo anche un altro aspetto fondamentale: Ficarra e Picone riescono a far ridere senza essere volgari.

Una serie nella serie

Incastrati ha un altro pregio: la capacità di utilizzare un escamotage del genere metatestuale che permette di inserire rimandi ad altre serie. Una tecnica per delle citazioni sottili è legata alla mimica facciale, molto marcata, insieme all’uso di un linguaggio che qui è caricaturale. Ma gli autori fanno di più: decidono di inserire un altro prodotto all’interno dello show. Il lavoro in questione è la passione di Salvo per l’interminabile The Touch of the Killer. L’uso dei rimandi a questa produzione contribuisce a sbloccare la trama e a ironizzare proprio sulla serialità stessa lasciando il finale aperto a conferma dell’intento parodico sulle serie che non finiscono praticamente mai. I due protagonisti si muovono come in The Touch of the Killer, dal quale hanno imparato a non lasciare tracce di DNA, spostare corpi e a non farsi incastrare, appunto. Questa connessione permette a Incastrati di riflettere su se stessa, ma non troppo, perché lo spettatore non ne sente il peso e di stabilire un gioco a cui partecipa anche il pubblico chiamato a investigare sulla morte del signor Gambino insieme agli sfortunati protagonisti.

Ulteriori novità rispetto al genere comedy italiano sono dati dall’ambientazione e dalla provenienza dei personaggi, particolari che rendono Incastrati un unicum su Netflix.

L’ambientazione è quella natia di Salvo e Valentino, la Sicilia. Quest’ultima è anche l’escamotage per affrontare tematiche legate alla corruzione e alla mafia. Ridere di mafia per scrittori e registi siciliani è un modo brillante per parlarne al meglio senza ricorrere alla solite frasi fatte. Pensiamo all’ex iena Pif e al suo La mafia uccide solo d’estate o a I topi di Antonio Albanese. Anche Ficarra e Picone vogliono incastrare mafia, ma non solo. È necessario incastrare allo stesso modo un’antimafia corrotta e succube delle circostanze. I segnali di denuncia sono più o meno espliciti: li troviamo inseriti, ad esempio, nel monologo del boss interpretato da Maurizio Marchetti che pronuncia un vero e proprio atto di accusa o nelle battute dei protagonisti. Nonostante ciò l’atmosfera di spensieratezza e l’allegria della trama non vengono scalfite. A proposito di personaggi, anche questi ultimi sono molto diversi dai classici della comedy italiana e si configurano da subito attraverso peculiarità spiccate.
Incastrati , insomma, appare come la versione moderna e aggiornata della commedia all’italiana con riferimenti alla cultura, alla politica e alla storia della mafia in Sicilia. È la sua natura, quindi, a determinarne il successo: un connubio perfetto di generi e temi diversi riuscito grazie alla sapienza e all’intelligenza con cui sono stati dosati. Tant’è che la piattaforma ha già rinnovato la serie per una seconda stagione.

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