Il genere X è sicuramente uno dei più inflazionati degli ultimi anni. Data la sua versatilità, infatti, è possibile strutturarvi sopra sia un’ impronta comedy, che una più drammatica. X è una prodotto seriale che sfrutta a pieno questa malleabilità con la sua impostazione X, che tuttavia non rinuncia a dei momenti più X. Nonostante queste ottime premesse, però, la Serie Tv prodotta da X non sembra avere una sua identità precisa né il ritmo incalzante che ci si aspettava.
Ma andiamo con ordine.
X,X e X sono tre persone legate tra loro da un profondo affetto e accomunate da una forte insoddisfazione di base riguardo alcuni aspetti delle loro vite. Quando le preoccupazioni rispetto al loro futuro economico si fanno pressanti, X, X e X prenderanno una serie di decisioni che cambieranno per sempre le loro personalità e le loro vite. L’idea di base della serie è accattivante nonostante pecchi di originalità. Ciò che però lascia a desiderare in X è lo sviluppo della trama, un po’ troppo ripetitiva.
Tutto ha inizio quando X, per gioco, propone una X in un X della loro città. Quella che era una semplice battuta diventa ben presto un’ipotesi da prendere in considerazione e nonostante una prima riluttanza del resto del trio, l’incertezza economica porterà X, X e X a decidere per il sì. Ovviamente, come da registro, le cose non andranno come previsto durante il X nel X. Del resto se ci si improvvisa X dall’oggi al domani, bisogna aspettarsi che qualcosa non fili liscio. In ognuno degli X episodi di questa Serie Tv, si verranno a creare situazioni a metà tra il paradossale e il catastrofico, in grado di strappare nulla più che un sorriso allo spettatore.
A trainare l’interesse nei riguardi della serie sarà principalmente un espediente: il rapporto ambiguo tra X e X, un uomo dallo sguardo glaciale che stringerà con il nostro trio un legame “professionale” molto compromettente. La decisione di X, X e X di intraprendere la strada del X, si ritorcerà, infatti, non solo contro di loro, ma anche contro le loro famiglie.
Le conseguenze di quella scelta iniziale, infatti si vedranno soprattutto nelle battute finali della Serie Tv, le uniche a creare reale tensione nello spettatore.
Altro aspetto da pollice in giù della serie: l’evidente richiamo (fine a se stesso) a personaggi di altre Serie Tv nella costruzione dei protagonisti: X, infatti non può che ricordarci X di X, per la sua ossessione nel mostrare una facciata perfetta della sua famiglia, che in realtà lungi dall’essere tale. Mentre X è chiaramente ispirato a X di X, sia per la somiglianza fisica tra i due attori, sia per l’impostazione da villain affascinante di poche parole e con lo sguardo di ghiaccio. Riferimenti non ampliati e contestualizzati tuttavia, in quanto tutti i personaggi di X mancano di caratterizzazione e carisma.
X è già stata rinnovata per una X stagione in uscita il prossimo anno.
Vedremo se la fiducia riposta nella serie in fase di rinnovo sarà valsa a qualcosa. Del resto c’è stoffa su cui lavorare in X e sarebbe un peccato sprecare un’ottima occasione come il rinnovo, per imporre la propria presenza nel vasto panorama X.