#6 Time to be your 21
Se in Your eyes abbiamo avuto dei dubbi a chi fosse veramente dedicata, Time to be you 21 parla sicuramente di Tommy. Vediamo la nascita e la graduale preparazione di questa canzone proprio durante la puntata Unsweet Sixteen. Nella stessa puntata il produttore confessa al suo amico che se Jude avesse avuto ventuno anni non si sarebbe fatto problemi. Che ci sia un riferimento? Perché la ragazza ha origliato la confessione. Dopo il bacio, tra l’altro, Tommy la prega di non dire nulla e di lasciarsi alle spalle la forte passione che li ha legati sotto la piogga, durante quel bacio. La neo sedicenne affranta e esausta gli promette di dimenticare. Ma può davvero? Nelle sue canzoni leggiamo i sentimenti e i pensieri di Jude, è inevitabile. Time to be your 21 parla di amore, di essere troppo giovane e chiude la puntata pregna di emozioni: rabbia, paura, insicurezza, passione, amore e delusione. Tutti sentimenti di Jude che appunto ritroviamo nelle parole e nella melodia della bella canzone. Tra l’altro noto che la voce di Alexz mette in risalto la malinconia e il momento confuso che la ragazza protagonista di Instant star sta vivendo. La combinazione ha fatto sì che questo pezzo, non ascoltato spesso negli episodi, faccia comunque parte della rosa delle canzoni più ricordate.
https://www.youtube.com/watch?v=Z9KIlXH3LZQ
#7 Skin
Skin è uno dei pezzi di Jude Harrison, o di Alexz Johnson come preferite, ad aver avuto maggiore successo. Probabilmente a parimerito con Waste my time è quella che più ricordiamo. La prima volta che si esibisce con questa canzone riusciamo ad assoporare al meglio ogni parola e ogni reazione: la voce di Jude accompagnata dalla chitarra e nulla più. Stava passando un periodo non del tutto semplice, Tommy che la bacia e poi le chiede di dimenticare ciò che è accaduto, rapporto costernato da alti e bassi col padre. Quando a fine canzone va nel camerino, viene seguita da Tommy che vuole congratularsi per il successo del pezzo e vuole scusarsi per davvero, questa volta. Jude scocciata lo ascolta ma alla fine gli confessa che non è al centro del suo mondo, e che quindi la canzone evidentemente non era dedicata a lui, ma al padre. Fatto sta che è un fantastico pezzo e io ancora lo canticchio.
“I drift away to a place another kind of life, take away the pain I create my paradise. Everything I’ve held has hit the wall, what used to be yours, isn’t yours at all..”
https://www.youtube.com/watch?v=65FQSarX_og