ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler sulla seconda stagione di Invincible.
Mancava da circa due anni dalle piattaforme. Invincible, la serie animata ispirata ai fumetti di Robert Kirkman e da lui stesso sceneggiata e prodotta, è tornata su Amazon Prime Video con gli episodi della seconda attesissima stagione. Il supereroe Mark Grayson, metà terrestre e metà viltrumita, aveva lasciato tutti con il fiato sospeso alla fine della prima stagione. I colpi di scena del season finale e l’intensità emotiva raggiunta dall’ultima puntata della serie, avevano fatto crescere l’hype intorno al ritorno in grande stile del personaggio disegnato da Kirkman. La seconda stagione dello show è sbarcata il 3 novembre su Amazon Prime Video, che ha scelto per Invincible la distribuzione a rilascio settimanale. Come per la prima stagione, anche per questo nuovo capitolo della serie, gli episodi totali sono 8, divisi stavolta in due blocchi, il primo dei quali appena completato. Il quarto episodio della seconda stagione, It’s Been A While, è un mid season finale a tutti gli effetti e si aggancerà al secondo blocco di puntate in arrivo a inizio 2024. L’attesa dunque non è finita e gli appetiti del pubblico sono stati appagati solo in parte, perché i veri nodi verranno al pettine nel corso della seconda parte della nuova stagione. Per adesso, c’è da aspettare. Ma l’attesa, a giudicare anche dalle reazioni del pubblico, si è rivelata per ora più che piacevole. Le valutazioni degli spettatori, su IMDb come sugli altri siti specializzati, danno atto di un riscontro più che positivo da parte del pubblico. Un pubblico che, bisogna dirlo, ha dimostrato di amare le avventure di Invincible sin dall’inizio.
La serie vanta un cast niente male: Steven Yeun è la voce di Mark Grayson, JK Simmons quella di Omni-Man e Sandra Oh quella di Debbie, madre di Invincible e moglie di Omni-Man. Poi ci sono ancora Lauren Cohan, Chad Coleman, Ross Marquand e tanti altri. La prima stagione della serie è stata un gran successo. Ispirato ai fumetti di Kirkman, lo show animato ha portato sullo schermo la storia di Mark Grayson, un diciassettenne con una vita apparentemente regolare che, un bel giorno, scopre di aver ereditato i poteri di suo padre e inizia ad addestrarsi per diventare un supereroe degno del suo nome. Nolan Grayson, conosciuto come Omni-Man, è l’essere più potente del pianeta. Durante la sua permanenza sulla Terra, ha lottato sempre per l’affermazione della giustizia e per la difesa dei cittadini inermi. D’altronde, è quanto dovrebbe fare ogni supereroe che si rispetti. Solo che Invincible ha un’idea un po’ distante dagli standard dei racconti sui supereroi. Omni-Man non è in realtà l’uomo irreprensibile che tutti credono e il palesarsi delle sue reali intenzioni fa cadere la maschera e pone tutti davanti alla drammatica verità. A pagarne le conseguenze sono innanzitutto i famigliari di Omni-Man: Debbie, trattata come un cucciolo da compagnia, così come Mark, che ha visto la figura del padre sgretolarsi davanti ai propri occhi nella maniera più cruenta possibile. Il finale della prima stagione ci aveva lasciato con un vero e proprio sconquasso: il duello finale tra Invincible e Omni-Man, la partenza del secondo dalla Terra e i tentativi di Mark di andare avanti senza il suo eroe di riferimento.
La seconda stagione riparte dal disastro dell’ultimo episodio: Nolan è scomparso e Mark e Debbie sono andati avanti senza di lui, costretti a fare i conti con l’odio che entrambi covano nei suoi confronti.
La serie riparte da un universo alternativo nel quale Mark ha scelto di allearsi con suo padre e conquistare la Terra. Il Multiverso è una componente con cui Invincible prende molta più confidenza, dando alla serie quello sbocco fantascientifico-ucronistico che, nella prima stagione, era stato solo accennato. Nel primo episodio, lo scienziato Angstrom Levy riesce a scappare attraverso un portale misterioso e giura vendetta nei confronti dei Grayson. Nel mondo normale, quello in cui abbiamo lasciato padre e figlio a suonarsele di santa ragione, Mark affronta il passaggio dal liceo al collage, dividendosi tra la sua vita adolescenziale e il lavoro di supereroe, motivato come non mai a dimostrare al mondo di essere diverso da suo padre. Il personaggio di Invincible – invincibile fino a prova contraria – ha molto in comune con il Peter Parker di Spiderman, al quale in fondo è ispirato. Il ragazzo ha dei superpoteri che gli consentono di impegnarsi per difendere il pianeta dai cattivi di turno, ma nell’animo resta un ragazzo di diciassette anni costretto ad elaborare e interiorizzare la perdita di suo padre e la caduta rovinosa di un punto di riferimento fondamentale nella sua vita. La seconda stagione esplora molto la dimensione psichica dei suoi personaggi, ponendoli dinanzi ai loro dilemmi interiori. Debbie, a cui presta la voce l’attrice Sandra Oh, ha un crollo emotivo che la porta a modificare del tutto le sue aspettative sulla vita e il suo stesso modo di essere. Ma anche Mark fatica a riportare la barra dritta. Le verità sconvolgenti sul conto di suo padre, oltre ad averlo traumatizzato per la loro portata, lo hanno anche posto dinanzi a un quesito cruciale: è destinato ad essere come lui? C’è qualcosa di marcio nella natura dei Grayson?
È attorno a questa domanda che si concentra la prima parte della seconda stagione di Invincible.
Le colpe dei padri ricadono sui figli? La componente biologica ha un’influenza sul modo di essere di una persona? La predestinazione è più forte del libero arbitrio? I quattro episodi dello show ora disponibili su Amazon Prime Video cercano di esplorare la psiche di Mark Grayson per trovare tracce del suo essere malvagio, malato, forse folle e cattivo. La questione è una: riuscirà Mark a essere diverso da suo padre? Il racconto dei supereroi tracciato da questa serie animata è anche un racconto di contrapposizione tra padri e figli, di scontri generazionali e di sfida all’ineluttabilità. Nonostante ci siano tanti punti di contatto con la Justice League e con le storie di personaggi come Peter Parker e Superman, il tono scelto dalla serie Amazon è completamente diverso. Un episodio di Invincible somiglia più a una puntata di The Boys che a un film degli eroi della Marvel. La demistificazione del supereroe continua. Anche in Invincible gli eroi hanno dei tratti negativi che li rendono figure ai limiti della follia. Come Patriota, anche Omni-Man rivela la sua malvagità nella maniera più sconcertante possibile. C’è molta violenza in Invincible, ma anche molta verità: non esistono supereroi senza macchia, superuomini che vegliano su di noi e ci proteggono dalle minacce esterne. I super sono esseri egocentrici e narcisisti, boriosi e arroganti. Se si ribalta il modo di guardarli, ci si rende conto che, in realtà, i cattivi, gli esseri da cui difenderci, sono proprio loro.
Da questo punto di vista, la serie si conferma innovativa e originale, lontana dai canoni del racconto tradizionale dei supereroi. Invincible è una serie violenta e dissacrante, che mira alla demitizzazione dei miti attraverso un ribaltamento di prospettiva che, nelle vecchie storie di eroi esemplari e campioni di giustizia, non trovava posto. La figura del super viene destrutturata, come accade in The Boys e come si vede sempre più spesso nei prodotti televisivi di questo genere. La caduta della maschera demolisce tutta un’epopea costruita attorno ai supereroi. La reinventa, ribaltandola e sbugiardandola. In racconti come questo, la retorica non trova spazio. Al suo posto c’è un realismo meno ipocrita che fa largo uso dell’ironia sprezzante per arrivare dove deve. Invincible sa essere irriverente e spiritoso. Violento, crudo, sprezzante, cinico, diretto. I primi episodi della seconda stagione confermano il buon lavoro fatto con la prima. I quattro episodi disponibili su Prime non dicono molto, ma si attestano sullo stesso tono dei precedenti, lasciando ben sperare per il prosieguo di stagione. Sul pianeta Thraxa, Mark ritrova di nuovo suo padre, forse pentito sinceramente delle sue azioni. Non ha però il tempo di scoprirlo e verificarlo, perché i viltrumiti piombano sulla nuova galassia e provano ad uccidere padre e figlio, senza riuscirci. Tuttavia, Nolan viene catturato e riportato a Viltrum per essere giustiziato, mentre a Mark viene affidato il compito che era stato assegnato a suo padre, ossia quello di preparare la Terra all’invasione viltrumita, pena la distruzione totale del pianeta. Un bel dilemma morale, che il protagonista dovrà risolvere nella seconda metà della stagione, in arrivo – per fortuna – nel 2024.