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Iron Fist si può considerare un fallimento completo?

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Attenzione: evitate la lettura se non volete imbattervi in spoiler su Iron Fist

Durante il D23, la conferenza Disney sui nuovi prodotti in programmazione, abbiamo sentito parlare di tanti progetti per le serie del MCU dopo la fine degli accordi con Netflix (per capirne le ragioni dobbiamo sapere cosa è andato storto nelle relazioni tra i due colossi). Nel frattempo molti fan non hanno ancora dimenticato la ferita della cancellazione delle serie Marvel Netflix, anche se alcune cancellazioni sono state una vera e propria liberazione.

Quella di Iron Fist sarebbe dovuta essere doverosa dopo la prima stagione. Il personaggio in sé ha un potenziale notevole. Lo dimostra il fatto che il nemico del crossover Netflix Marvel provenga da Iron Fist. Allora cosa non ha funzionato?

Ogni serie del franchise può, per me, essere associata ad un genere letterario ma anche musicale. Daredevil è un libro sulla mafia degli anni 20-30 che segue il ritmo narrativo del folk rock irlandese. Luke Cage è una storia di segregazione razziale con il ritmo narrativo del R’n’B e del Rap. Jessica Jones è, invece, un noir investigativo, con il ritmo di un Jazz lento. Iron Fist purtroppo non ha nulla di tutto ciò. Vorrebbe essere un film di arti marziali con un ritmo che segue il pop e il rap americano, tuttavia stonando in alcune parti.

Iron Fist

Danny Rand e Iron Fist risultano qualcosa di già visto.

In parte perché ha molti aspetti in comune con il Daredevil di Charlie Cox, in parte perché la sua storia potrebbe benissimo essere quella del Batman interpretato da Christian Bale. Orfano, viene addestrato da un ordine segreto che alla fine abbandona per poter realizzare la propria vendetta.

L’interpretazione di Finn Jones non è da buttare ma i dialoghi spesso e volentieri si, dando vita ad un Danny Rand bambinesco e arrabbiato che ha abbandonato K’un L’un per i suoi desideri personali senza un vero piano. La storia di un ragazzo cresciuto in un luogo mistico da millenari maestri delle arti marziali è affascinante come vorremmo fosse questo protagonista. Lo immaginiamo saggio, forte e con una disciplina ferrea mentre tradisce ogni più valida aspettativa.

Coleen Wing

Colleen Wing è un personaggio molto interessante, anche se è difficile capire cosa abbia trovato in Danny Rand.

Mantiene un dojo da sola, è una donna estremamente combattiva e ha una storia complessa che si lega facilmente all’Iron Fist. Un personaggio veramente completo, interpretato da Jessica Henwick che trova spazio anche in altre serie senza il pugno d’acciaio.

La vera tragedia è che non sapremo mai se Netflix avrebbe realizzato la serie “Figlie del Drago” con protagoniste Colleen Wing e Misty Knight. Molto probabilmente no, ma sicuramente loro due funzionano molto meglio di Iron Fist. Sia perché sono due eroine molto diverse tra loro ma che lavorano in perfetta sintonia, sia perché hanno quel ritmo che distingue i personaggi Netflix Marvel.

Danny Rand, Iron Fist

Il vero problema è che Iron Fist non è Daredevil, e questo risulta ancora più evidente in The Defenders.

Il diavolo di Hell’s Kitchen viene addestrato a distruggere la Mano – il nemico giurato dell’Iron Fist – e vive una vita amorosa fatta di passione e sacrificio. il Pugno di K’un L’un è spesso arrogante, mantiene una vita agiata da ragazzo dei quartieri alti e risulta un leader meno efficace.

Da un lato abbiamo un uomo tormentato dai suoi demoni, ma anche un avvocato dalle capacità straordinarie che non si perde d’animo e lotta per quello in cui crede e per le persone che ama. Un uomo completo, un supereroe sia vestito da Daredevil, sia in abiti civili. Dall’altro lato abbiamo un ragazzino cresciuto tra i monti, spesso ingenuo e privo di stile che lotta per rabbia. Danny Rand e l’Iron Fist sono due individui descritti in maniera completamente diversa che coesistono nello stesso corpo quasi per forza.

Insomma, Iron Fist non è stato un vero e proprio fallimento ma un’occasione sprecata. Servito solo per collegare le storie dell’universo Marvel Netflix ormai già finite nel dimenticatoio. Un vero pugno (d’acciaio) nello stomaco.

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