Vai al contenuto
Home » Jane the Virgin

Jane the Virgin è l’elogio alla normalità

jane the virgin
Ma prima di continuare con la lettura abbiamo entusiasmanti novità da condividere con te. A breve sarà disponibile Hall of Series Plus, il nostro servizio in abbonamento che ti permetterà di accedere a moltissimi contenuti esclusivi e in anteprima.

Inserisci il tuo indirizzo email e clicca su ‘Avvisami’ per essere notificato quando Plus sarà disponibile.

* campo obbligatorio

Ammettiamo che è un po’ improbabile che nel corso di una visita ginecologica capiti di essere inseminate artificialmente per uno scambio di persona. Ipotizziamo anche che accada, ma quante possibilità ci sono che il donatore sia ricco, bello e divertente come Rafael Solano? Beh, ve lo diciamo noi: praticamente nulle. Vogliamo aggiungere che lui è sposato quando scopre dell’errore commesso, tra l’altro da sua sorella, ma che decide di mollare tutto per la ragazza che lavora come cameriera nel suo hotel? Se non fosse sufficiente, il bello arriva adesso, perché lei è fidanzata con l’uomo perfetto. Michael è il sogno di ogni donna; premuroso, gentile, romantico e altruista. Ovviamente muore giovanissimo, o meglio noi lo vediamo morto nel corridoio dell’hotel e lo piangiamo per un po’. Poi scopriamo che ha “solo perso la memoria”, perché qualcuno gliel’ha cancellata, così si è trasferito in un altro stato per badare a dei cavalli ed aggiustare staccati. Inoltre, non riconosce più nessuno del suo passato. Mai una gioia praticamente. Sembra tutto molto assurdo. Ma, nonostante queste premesse, vogliamo dimostrare come in realtà, una metatelenovela come quella di Jane the Virgin, sia un elogio alla normalità e alle sue problematiche

Jane the Virgin
Le donne Villanueva in Jane the Virgin

Il personaggio di Jane

Jane è una giovane ventitreenne di origini messicane, sveglia, ambiziosa, piena di talento e anche un po’ sognatrice che vive con mamma e nonna non avendo una figura paterna di riferimento. Le due donne sono, come accade spesso, figure agli antipodi con le quali la nostra Jane è costretta a confrontarsi e scontrarsi più volte nel corso delle cinque stagioni. Chi non ha mai litigato con la madre per poi correre tra le braccia della nonna? Questo è quello che succede alla ragazza in diverse occasioni. Anche perché, la protagonista, ha una storia particolare alle spalle. È stata cresciuta da una mamma single. Non è improbabile, infatti, che nella realtà si verifichi una situazione come quella di Xiomara. Parliamo di una minorenne incinta e sola, dopo che il compagno dell’epoca l’ha lasciata, costretta a tornare a vivere con la madre non avendo aiuti esterni. Ci riferiamo sia ad un aiuto economico, com’è facile immaginare, ma anche ad un sostegno psicologico per dare alla figlia la migliore educazione possibile. La diretta conseguenza di questa situazione è quella di perdere gli anni della propria gioventù, infatti Xiaomara probabilmente la vive insieme a sua figlia mettendola spesso in imbarazzo con i coetanei.

Tuttavia, come più volte evidenziato in Jane the Virgin, i risvolti positivi esistono e sono da apprezzare più di quelli negativi. Mamma e figlia hanno pochi anni di differenza quindi, più che ad un rapporto prettamente genitoriale, assistiamo ad un’amicizia in cui il divario generazionale è praticamente inesistente. Pensiamo alle lunghe chiacchierate tra Jane e Xiomara sulle questioni di cuore sedute sul dondolo davanti casa. 

L’aborto

Ma, facendo un passo indietro, la prima questione trattata è sicuramente quella dell’aborto. Quando Jane apprende la notizia dell’inseminazione non è pronta ad avere un bambino perché non è né nei suoi piani né in quelli di Michael, il suo fidanzato. Inizialmente, quindi, seguiamo l’iter di una decisione difficile, fatta di consigli da parte della sua famiglia e di visioni diverse, pensiamo a quella cattolica della abuela Alba per cui l’aborto non è un’opzione. La questione è delicata quanto attuale. 

Il mondo del lavoro

Scavallato il primo ostacolo, ecco che viene toccata anche un’altra grande tematica di attualità: il mondo del lavoro e la fatica che le donne, a cui lo spettatore si affeziona, sono costrette ad affrontare per conquistare il proprio spazio in un ambiente in cui molti cercano di mettere loro i piedi in testa. Sarà solo la loro solidarietà il motore che permetterà di superare ogni ostacolo. Tuttavia, Jane non è l’unica ad avere problemi; nemmeno la star di telenovelas più amata e seguita, suo padre Rogelio de la Vega, può dormire sonni tranquilli.

Apparentemente o sui social la sua vita sembra perfetta, ma all’interno è una lotta continua per rimanere a galla nel mondo dello show business che vuole sostituirlo con un volto più giovane. Torniamo a Jane perché la gavetta che affronta per realizzare il suo obiettivo di scrittrice è di una realtà disarmante. Assistiamo ai suoi sacrifici per conciliare maternità, sogni e lavoro combattendo o assecondando le opinioni (a volte non richieste) di tutta la famiglia che spesso la destabilizzano. Jane è stremata. Non dorme, non socializza e alcune volte non si lava (forse questo è un po’ estremo) perché non ha tempo ed energie per farlo. Mateo è la sua priorità e non è disposta a delegare. Il suo lavoro è l’unica fonte di sostentamento quindi non può permettersi di accantonarlo, ma allo stesso tempo, fare i doppi turni vuol dire toglierle forze fresche e farle sbattere la testa su pile di fogli inconcludenti.

Tuttavia, per Jane, diventare una scrittrice è un obiettivo troppo importante per essere dimenticato. Specialmente nel momento in cui diventa un’ancora di salvezza a cui aggrapparsi per superare uno dei momenti più difficili della sua vita: la morte del marito.

La morte di Michael

Anche in questo frangente assistiamo a quanto di più vero ci possa essere in una produzione televisiva. Jane ci si presenta totalmente distrutta, ha perso praticamente tutto vedendo morire Michael la sera del loro matrimonio. Non può arrendersi però, ha la responsabilità di sopravvivere per se stessa, per le Villanueva e, soprattutto, per Mateo. Così si rimbocca le maniche e, nonostante il tempo ed il dolore, con l’aiuto di famiglia ed amici, fondamentale per superare il lutto, la vediamo ripartire. 

Con qualche tematica portata ad esempio, abbiamo dimostrato come Jane the Virgin non sia un prodotto con buchi di trama o totalmente irrazionale poiché è il racconto di famiglie reali che affrontano problemi e/o gioie normali. Seguiamo l’evoluzione dei personaggi che soffrono, gioiscono e inseguono i loro sogni per i quali a volte vengono penalizzati. Assistiamo all’intreccio di vecchi e nuovi amori che emozionano e feriscono. Tutto attraverso una serie ben studiata di scelte. Anche i romanzi scritti da Jane sono così. Sono una specie di diario segreto, uno specchio di ciò che conosce da sempre e di ciò che le accade nel corso degli anni.

LEGGI ANCHE – Ancora a proposito di Jane the Virgin – Leggera, ma non troppo