Cosa succederebbe se i personaggi delle nostre serie tv facessero parte del mondo di Harry Potter? Che ruolo avrebbero e, soprattutto, in quale casa verrebbero collocati? Sono le domande che danno origine a questa rubrica in cui, attraverso un pretesto, si apre un piccolo scorcio sulla loro vita a Hogwarts. Tenendo conto della timeline di Harry Potter, delle varie serie tv e dell’età dei personaggi e cercando di essere il più fedele possibile ai due prodotti, l’undicesimo capitolo fa entrare in questo magico (multi)universo i protagonisti di Jane the Virgin, grazie al libro che deve scrivere Jane su Hogwarts.
Mateo si era appena addormentato. Jane gli dette un tenero bacio sulla fronte, per poi uscire in punta di piedi dalla camera, così da non svegliare il piccolo. Accostò la porta e andò in cucina dove, sul tavolo, c’era la lettera che Aria Montgomery le aveva inviato questa mattina. Le piaceva tantissimo quando ne riceveva di cartacee, piuttosto che fredde e spoglie email; in questo tutte e due erano un po’ vecchio stile. Entrambe amanti del bellissimo profumo della carta. Del resto, già a Hogwarts erano diventate amiche, passavano molto tempo insieme e Jane la considerava quasi una sorella minore; infatti, le dispiacque che non si rivolse a lei quando era nei guai con -A, sebbene capisse che non volesse metterla in pericolo. Però non ci pensò due volte ad accettare la proposta di diventare la sua editrice, perché sapeva quanto potenziale avesse e quanta passione mettesse in ciò che faceva.
Così lesse la lettera, scoprendo con un misto di stupore ed eccitazione che la Millennial avrebbe aperto una collana dedicata alle biografie di ex-studenti della scuola di magia più prestigiosa al mondo. Avevano già scelto il nome: A Journey to Hogwarts, NOME AUTORE’s Memories. Il primo romanzo lo stavano già editando, scritto da un certo Jughead Jones, e il secondo lo stava redigendo proprio Aria.
Il terzo sarebbe stato quello di Jane Gloriana Villanueva.
Era emozionata all’idea di scrivere un libro così, di riavvolgere il nastro e tornare di nuovo tra le mura della scuola, tra i banchi delle aule, tra i cieli con le scope. Anche se era caduta parecchie volte! Mille idee le fiorivano nella mente e, guardando lo schema del romanzo di Jughead, capì che lei non voleva seguirlo. Invece di concentrarsi solo su di sé, avrebbe incluso anche la sua famiglia. Le Villanueva e i Solano. Dividendo il libro per capitoli e intitolandoli con il nome del protagonista.
Per rendere le cose più facile, decise di partire da sé stessa. Che manie di protagonismo, direbbe il narratore! Però, giustamente, sapeva già che scrivere e non sarebbe rimasta indietro. Iniziò con lo Smistamento e poteva ancora sentire sulla pelle il nervosismo di quel giorno. Essere chiamata tra le ultime, con tutti gli occhi puntati addosso, di certo non l’aiutava. Si avvicinò titubante e, dopo essersi seduta, ebbe un sussulto quando il Cappello iniziò a parlare:
“Jane Gloriana Villanueva, che mente interessante in questa testolina! C’è una caratteristica che emerge prepotentemente, più di tutte le altre: la creatività. Ne devi fare parecchi di sogni a occhi aperti, giusto?” chiese l’Oggetto Magico, anche se già conosceva la risposta. Che ovviamente era affermativa. E i pensieri di Jane stavano per perdersi in mezzo ai suoi sogni, tanto che non si rese conto di aver posato il gomito sulla lettera M e che ora doveva cancellare parecchie righe. Si concentrò nuovamente sulle parole del Cappello: “Sei intelligente, curiosa, stranamente logica nonostante la tua enorme fantasia e rifletti troppo sulle cose, talmente tanto che manderai il cervello in tilt un giorno. Il posto per te a Hogwarts è solo uno: CORVONERO!”
Una scelta eccellente ma, del resto, il Cappello non sbagliava un colpo. Lì conobbe non solo Aria, ma anche il suo primo amore, Adam, con cui si sarebbe sposata se sua madre e sua nonna non l’avessero convinto a rinunciare. I suoi fumetti e la sua arte, al tempo, la conquistarono, oltre al suo spiccato lato creativo e romantico. A pensarci bene, era la sua versione maschile! Però Xiomara e Alba avevano fatto bene a farli ragionare, perché non erano pronti a questo grande passo.
Senza contare che Jane era sempre stata infatuata di Rafael.
Da giovane era un playboy incallito e solo una ragazza nella scuola l’aveva fatto vacillare, ovvero Rosa Diaz. Le altre, invece, le conquistava tutte e Jane ne era ben consapevole: qual bacio che si erano scambiati, quando aveva solo 18 anni, era ancora vividamente impresso nei suoi ricordi. E si era leggermente fissata con lui, al punto da fare cose stupide – almeno per una Corvonero – quando lo rivide al Marbella, come gettarsi in piscina vestita da sirena. Per fortuna Lina riusciva sempre a dirle la cosa giusta al momento giusto, anche su Rafael. Loro che rimasero migliori amiche nonostante si trovassero in case diverse. Lina, infatti, finì in Grifondoro: era vivace, cool, alla moda (la sua uniforme personalizzata era la più bella di tutte), piena di vita, una guerriera senza paura.
Tornando a Rafael, a Hogwarts Jane lo conosceva di fama, dati i 7 anni di differenza. Era stato un ottimo giocatore di Quidditch (che purtroppo potette praticare per poco, a causa della Guerra contro Voldemort); carriera che non potette intraprendere perché suo padre gli affidò l’hotel di famiglia da gestire. Anche se non lo riteneva all’altezza.
“Rafael Solano, ultimo membro della tua famiglia a essere smistato. Almeno per adesso. Ed è chiarissimo dove andrai a finire e no, non è assieme a tua sorella, né nella casa di tuo padre. Forse gli darai pure un dispiacere, ma il tuo carisma, la tua passione, il tuo coraggio sfrontato, l’essere valoroso ma anche pratico, così sicuro di te che diventerai in men che non si dica uno dei più popolari a Hogwarts, ti collocano in una e una sola casa: GRIFONDORO!”
E sì, per un Emilio Serpeverde fu una delusione che il figlio approdò nella casa del nemico. Sua sorella Luisa, invece, lo sostenne sempre e comunque. Leale, paziente, calorosa, entusiasta come solo una Tassorosso poteva essere. Sempre intenta a compiere la cosa giusta, anche se il più delle volte non faceva che combinare pasticci. Jane ne sapeva qualcosa, anche se Mateo era il pasticcio più bello che le potesse mai capitare. E non era l’unica Tassorosso che conosceva.
“Lealtà che esce da tutti i pori, una dedizione al lavoro che ha pochi eguali, quella spensieratezza sciocca che fa tanto ridere chi ti sta intorno, amante del divertimento ma anche ligio al dovere, al fare ciò che è giusto, al seguire i tuoi valori. Sempre e comunque. Hai coraggio ma non sconsideratezza, e non tendi ad attirare troppe attenzioni su di te”. Queste erano le parole che il Cappello aveva usato con Michael Cordero e Jane non poteva che essere d’accordo. Insomma, gliene dette prova così tante volte quando stavano insieme che, ormai, aveva perso il conto. Lo conobbe solo dopo Hogwarts, là dove le loro strade si erano incrociate poco, nonostante rammentasse che era molto amico di una sua (e non solo) piccola cotta: Diego Hargreeves.
Ah, Diego! Chissà che fine aveva fatto! Ok, Jane si stava di nuovo perdendo nei suoi ricordi. Alla faccia della logica Corvonero! Si ricompose nuovamente e riprese il filo del discorso, riportando alla mente lo Smistamento della madre.
“Xiomara Villanueva, un nome e un volto nuovo qui tra noi. La cosa mi incuriosisce sempre!” disse il Cappello con un filo di eccitazione.
“Felice anche io di essere qui. Ora passiamo alle cose importanti? Tipo la mia casa?” disse Xiomara senza peli sulla lingua.
Il Cappello ridacchiò. “Un bel caratterino, su questo non c’è dubbio. Sei molto estroversa, con una personalità esuberante, forte, sincera e coraggiosa. Stimolante, aggiungerei. Leale sì, ma diversa dai Tassorosso. E il fuoco che ti arde dentro, mia cara, lo associo a un animale ben preciso, quello che trovi nello stemma di una delle quattro case di Hogwarts. Ed è proprio quello a cui stai pensando, il leone che ti porta direttamente in: GRIFONDORO!”
Xiomara sorrise perché era esattamente dove voleva approdare. Si era documentata su Hogwarts quando scoprì di essere una maga, ma non credeva di venir ammessa. Puntava tutto su Ilvermorny ma, con sua enorme sorpresa, arrivò la lettera tanto desiderata. E i sacrifici che fece la sua famiglia per non farle perdere questa opportunità furono tanti, perché Alba non ebbe la stessa fortuna. Ogni tanto si divertivano a smistarla e sarebbe potuta finire in tutte le case perché era coraggiosa come una Grifondoro, gentile come una Tassorosso, saggia come una Corvonero. Però forse quella più adatta e la meno scontata era Serpeverde, dato che era la leader di casa Villanueva, la loro guida attraverso gli alti e bassi della vita; astuta poiché le sue regole e aspettative erano chiaramente entrate nella testa della figlia e della nipote.
Aveva quella responsabilità che mancava a Xiomara, tanto che quest’ultima abbandonò Hogwarts all’inizio del sesto anno perché rimase incinta. Sebbene una delle sue amiche nella scuola, Carla Epinosa, avesse provato a convincerla a rimanere. Invano.
Come Jane scoprì solo più tardi, suo padre era Rogelio de La Vega. Nel tempo che trascorsero insieme, le rivelò che anche lui fu uno studente di Hogwarts, smistato in una casa diversa dalla sua. Non importava che glielo dicesse, già Jane se lo immaginava.
“Eccomi, sono qui! L’unico e solo Rogelio de La Vega! Forza, Cappello, smistami che non ho tempo da perdere, i miei fan aspettano” disse il piccolo, già teatrale e drammatico fin da bambino.
“Quali fan?” disse il Cappello per stare al suo gioco.
“Quelli che otterrò non appena diventerò un importante star internazionale. Immagina che orrore sarebbe privare il mondo del mio talento!”
Il Cappello era decisamente divertito: “Beh, l’ego non ti manca, così come la passione per quello che fai, o l’eccessiva drammaticità da prima donna, che potremmo pure chiamare arroganza. Ti sarà utile se diventerai un attore o qualcosa di simile… ma non sei solo questo, non ti piace solo stare al centro dell’attenzione, anche se ciò ti definisce. Sei audace, coraggioso, gentile, premuroso e riconosci il valore degli altri. Li sostieni, soprattutto i tuoi cari, per i quali faresti di tutto. E hai un animo artistico, questo è evidente. Se però devo fare la mia scelta, questa ricadrà su: GRIFONDORO!”
Ed è proprio in quella casa che conobbe Xiomara, si innamorò di lei e beh… nacque Jane the Virgin.
Chi, invece, come Alba non andò a Hogwarts fu Petra. Era stata ammessa a Durmstrang, la stessa che aveva frequentato sua madre Magda e sua sorella gemella Anezka. Lì aveva imparato molte cose sulle arti oscure e non si era mai vergognata di usarle nemmeno nel mondo non-magico. Una famiglia che, se fosse approdata a Hogwarts, sarebbe finita sicuramente in Serpeverde. Petra in particolare era determinata, ambiziosa e, indipendentemente da ciò che si prefiggeva di fare, mirava al successo. Con ogni mezzo. Era sì subdola e maliziosa, ma in fondo una brava persona, estremamente protettiva verso chi amava; la sorellanza che aveva creato con Jane e la profonda amicizia con Rafael ne erano la prova. Però frequentava un’ex studentessa di Hogwarts, la sua Grifondoro preferita: Jane Ramos, meglio conosciuta come JR.
E forse le sue figlie, Anna ed Ellie, avranno un destino migliore e, quando compiranno 11 anni, verranno ammesse a Hogwarts assieme a Mateo. Ma questo è materiale per il secondo volume, se mai un giorno vorranno scriverlo.