È più facile mettersi nei panni di qualcun altro, ma soprattutto è più rassicurante. Trish Walker lo sa bene. La nostra Patsy avrebbe voluto recitare dei ruoli differenti piuttosto che quello della stella prodigio della televisione, amata dai bambini e dai genitori, mentre l’odio per se stessa cresce a ogni parrucca o lustrino indossati.
“Se solo non fossi così debole. Se solo non fossi io”, si ripete.
E com’è che dice Beyoncé?
Con una vita sempre all’ombra di qualcun altro – prima della madre opprimente e abusiva, poi di Jessica Jones – la nostra biondina non è mai stata libera di fare quello che voleva.
Vittima di un passato di abusi in casa e della tossicodipendenza, ha dovuto faticare non poco per allontanare i suoi fantasmi e ritagliarsi un piccolo pezzetto di mondo da chiamare casa. Ma non si è mai liberata completamente di Patsy: nonostante abbia un programma radiofonico molto seguito, tutti la ricordano soltanto per il suo personaggio, cancellando pezzo dopo pezzo l’immagine che Trish ha cercato di costruirsi con fatica.
Durante le due stagioni, Trish non si è certo fatta amare dai fans della serie. Non è effettivamente un personaggio piacevole: nonostante una grande forza di volontà, è meschina, egoista e agisce soltanto per se stessa. Perfino il desiderio di diventare un supereroe non è certo dovuto dal bisogno di aiutare gli altri: vuole soltanto apparire come una persona migliore. Salvando gli altri, salverà se stessa. Dimostrerà di non essere soltanto Trish o Patsy. Diventerà altro. Anche solo per un giorno.
Trish è profondamente umana in un mondo di supereroi che agiscono (oppure no) per il bene comune.
È quella parte egoista che tutti noi abbiamo e vorremo evitare di guardare. Perché è facile pensare di essere il Capitan America di turno, ma siamo invece delle Trish Walker. E odiamo che ci venga ricordato. Come altri personaggi femminili nella serie, Trish è vittima di un mondo maschilista che la vuole dipingere secondo le sue fantasie, senza farla uscire dal ruolo della donna che non è abbastanza forte per competere con altri uomini.
Pertanto deve scendere a compromessi spesso poco piacevoli per ottenere quello che desidera . Ma se Jessica ha la forza sovrumana dalla sua parte e una corazza impenetrabile a proteggerla, la sua sorellastra e migliore amica è soltanto una comune donna ancora vittima del giudizio e dei soprusi che gli uomini le hanno inferto nel corso della sua vita.
Prima il regista Max Tatum si è approfittato di lei quando aveva quindici anni. Poi Will Simpson l’ha amata e l’ha usata per la sua vendetta. Infine Kilgrave ha cercato di ucciderla.
Gli uomini l’hanno ferita e umiliata. Trish cerca di diventare ogni volta più forte, di essere sempre pronta a non cadere di nuovo vittima degli altri. Cercando di assomigliare di più a Jessica e di essere meno Trish. Così si sottopone ad allentamenti impegnativi, si chiude dentro il suo appartamento-fortezza senza far entrare nessuno. Tiene chiunque lontano dalla sua vita, anche se è circondata da persone che le vogliono bene: Jessica prima di tutti. Ma l’invidia e l’ossessione di voler essere qualcun altro la isolano, distruggendo lentamente quello che possiede.
Ma anche quando arriva Griffin, un uomo che per la prima volta le mostra il rispetto e l’amore che merita, Trish ancora non riesce a liberarsi del suo senso di inadeguatezza.
Si sente soltanto inferiore davanti al successo del compagno, che tenta comunque di sostenerla (risultando però invasivo). Si sente inferiore anche davanti a Jessica, il modello che segretamente ha voluto seguire. Così ricomincia di nuovo la spirale di autodistruzione di Trish Walker: indaga per conto suo sul passato dell’amica mettendosi in costante pericolo, rifiuta il suo compagno, ricade nella tossicodipendenza.
Pur di dimostrare di non essere la debole ragazza del suo passato, Trish non si fa remore a mentire e a sfruttare l’affetto di chi la circonda. Nonostante sia stata per anni alla mercé degli altri, non ci pensa due volte a riproporre quelle stesse dinamiche a coloro che la amano: se si conosce soltanto il dolore, è quello che si cercherà e si donerà agli altri. Cercando di essere migliore di quello che è, Trish ha distrutto tutto quello che la circondava e ha ferito chi amava. “Ti guardo e tutto quello che vedo è la persona che ha ucciso mia madre”, le dice Jessica prima di chiuderle la porta in faccia per sempre.
Eppure nella sua testa Trish aveva fatto tutto quello soltanto per proteggerla. Ma soprattutto per dimostrare a se stessa che anche lei può essere un eroe.
Non sarà mai più quella debole, non sarà mai più Patsy.
Vuole essere forte. Vuole essere un supereroe. Vuole essere come Jessica. Ma rincorrendo qualcun altro, si è lasciata indietro i cocci di quello che ha distrutto. E ormai è troppo tardi per capire gli errori.