Jessica Jones è stata l’ennesima prova che negli ultimi anni i Marvel Studios non sbagliano quasi mai un colpo: a livello di Serie Tv, Daredevil e appunto Jessica Jones hanno alzato il livello rispetto a Agent of S.h.i.e.l.d., sfruttando tali serie per rappresentare scene e toccare argomenti più crudi e seri rispetto alle rappresentazioni cinematografiche dello stesso MCU. In queste ambientazioni cupe e psicologicamente intense, vengono “partoriti” cattivi come Wilson Fisk e Kilgrave; quest’ultimo, interpretato da David Tennant, come nemesi di Jessica Jones ha avuto un’incredibile influenza positiva nella trama, tanto da far pensare che la serie non avrebbe avuto lo stesso impatto sugli spettatori senza quel personaggio.
I motivi sono ovviamente numerosi e convergenti. Tutti ricordano l’interpretazione di Joker fatta da Heath Ledger proprio perchè sembrava studiata in ogni minimo dettaglio, rendendo il personaggio estremamente credibile. David Tennant ha fatto qualcosa di simile con Kevin Thompson ‘Kilgrave’, di cui è necessario dare degli accenni biografici per comprenderne le qualità. Nella serie, Kilgrave ottiene i suoi poteri a causa di alcuni esperimenti subiti da bambino dai suoi genitori, e col tempo risulta essere un sociopatico privo di qualsiasi scrupolo nello sfruttare i suoi poteri; questi infatti consistono in sostanze chimiche prodotte dalla sua pelle che influenzano completamente la volontà di coloro che ne sono sottoposti, unite alla forza della sua voce. Di fatto, Kilgrave non controlla la mente, ma quella sottomissione è una cosa fisica che con la sua assenza gradualmente scompare. Jessica Jones ha subito per molto tempo la dittatura di Kilgrave, che l’ha costretta a compiere cose crudeli e immorali; alla fine riesce a liberarsi della sua influenza e diventa un’investigatrice privata, ma ben presto farà nuovamente i conti con il criminale, arrivando ad uno scontro che porterà Kilgrave alla morte. Ma perchè questo cattivo ci è piaciuto così tanto? La ragione principale è da ritrovare nell’interpretazione di David Tennant, e sono essenzialmente tre le caratteristiche da sottolineare:
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Accento. Kilgrave nella serie è britannico e, per chi ha visto Jessica Jones in originale, ha un accento molto marcato. Spesso, l’accento britannico è pieno di una innata supponenza che, se accentuata, crea un perfetto mix di odio indispensabile per la caratura del personaggio. Dunque, perfetta scelta di cast.
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Atteggiamento. Questa espressione generica va riferita più specificamente all’ironia e al sarcasmo attuati dal personaggio nel trattare le sue vittime; probabilmente esso rappresenta la vera chiave del successo legato al personaggio, perchè l’imprevedibilità dello stesso impediscono di conoscere con certezza i momenti in cui è serio e quelli in cui non lo è.
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Espressioni facciali. Che Kilgrave sia uno psicopatico lo sappiamo: ma per capire che lo sia, ci affidiamo alle incredibili espressioni “folli” di Tennant, che non si limitano al viso, ma includono contemporaneamente il tono della voce alternato in continuazione.
La psicologia di Kilgrave è inoltre singolare: c’è un momento nella serie in cui siamo quasi convinti che lui tenga realmente a Jessica, e proviamo inaspettatamente pietà nel momento in cui viene catturato. Tuttavia, come tutti gli animali, messi in un angolo e senza speranza, diventano più pericolosi e imprevedibili, e Kilgrave nel momento di massima debolezza dimostra tutta la sua pericolosità. Purtroppo (e qui la scelta di sceneggiatura è discutibile) questo incredibile villain, a differenza di Wilson Fisk, muore, ucciso da Jessica: non sarebbe stato male vederlo nuovamente all’opera in “The Defenders” o in una seconda stagione di Jessica Jones.