Joey è la serie televisiva nata come spin-off di una delle sit-com più di successo di tutti i tempi, “Friends“, ed è incentrata sul personaggio di Joey Tribbiani, interpretato in entrambe le serie da Matt Le Blanc, che si trasferisce da New York a Los Angeles per provare a diventare ciò che ha sempre voluto essere: un attore di Hollywood.
La serie è stata prodotta dalla Warner Bros (come “Friends“) e trasmessa negli USA dal canale NBC. La prima stagione, composta da 24 episodi, è andata in onda negli Stati Uniti subito dopo la fine di “Friends” (la prima puntata è andata in onda il 9 settembre 2004) garantendo sì una certa continuità della storia ma alzando troppo le aspettative dei fan bisognosi di colmare il vuoto lasciato dai propri beniamini.
Dalle premesse la serie ci ha fatto sperare che anche il personaggio di Joey potesse avere il suo lieto fine, anche perché nella serie madre il suo è l’unico percorso che rimane incompiuto, sospeso.
Lo spin-off è partito con un macigno pesantissimo di aspettative, tutte disattese.
Purtroppo tutte le premesse vengono smentite e lo spin-off Joey ci sembra un tentativo maldestro di cavalcare il successo di una serie da numeri senza precedenti.
“Friends” ha avuto un successo incredibile e questo è assodato e Joey (che é molto italiano) era un personaggio amatissimo la cui storia non era stata sviluppata al pari di quella degli altri “amici” e non si era conclusa, indi per cui dedicargli una serie ad hoc era l’occasione giusta per dare giustizia a questo ragazzo dal cuore d’oro.
La critica condannò la decisione di fare un immediato spin-off di una serie così di successo, ma il pubblico inizialmente accolse con molto calore questa serie tant’è che il primo episodio registrò uno share da 18,6 milioni di telespettatori.
Purtroppo, però, puntata dopo puntata la NBC ha visto i numeri calare sempre di più, fino ad arrivare alla cancellazione, nel 2006, al 14esimo episodio della seconda stagione; numeri che comunque paragonati a oggi sono ragguardevoli.
Il problema principale dello spin-off è stata l’impossibilità di riuscire a snaturare la serie originale, troppo forte, insormontabile.
Chi ci ha perso più di tutti in questo tentativo è stato il personaggio di Joey Tribbiani, totalmente snaturato e demolito da qualcosa che poteva essere tranquillamente evitato. Il Joey della serie Joey è solo una sbiadita versione del Joey di “Friends” che si rimpiange copiosamente.
Un “epic fail” è stato proprio quello di snaturare Joey, di volerlo rendere forzatamente adulto, di volergli togliere quel modo di vivere leggero, quasi bambinesco, che lo contraddistingueva.
Joey, che in “Friends” era molto naïf, nello spin-off sembra un’ altra persona, perde il suo ottimismo e il suo candore e si trasforma in un uomo smarrito, che ha perso il suo tocco magico con le ragazze, che ha perso i suoi punti di riferimento, che ha perso ogni contatto con quegli amici che per lui erano stati una famiglia. Joey è stato reso vulnerabile ed è stato colpito e affondato.
Tra l’altro una pecca enorme dello show è la mancanza di comprimari all’altezza del protagonista e all’altezza di quelli della serie madre.
Un grande errore di Joey è stato il non aver dato il giusto spessore agli altri protagonisti, cosa in cui “Friends” è riuscito magnificamente, pensiamo infatti a quanto Gunther o Janice o i genitori di Monica e Ross siano personaggi dalla fortissima caratterizzazione e dal forte impatto sul pubblico nonostante abbiano avuto ruoli molto marginali.
Inoltre in Joey avremmo potuto finalmente scoprire il protagonista in una relazione amorosa seria e invece anche in questo caso quando sembra che si stia per sposare Alex, la sua avvenente vicina di casa, si spaventa riducendo tutto a un futuro che non conosceremo mai e ancora una volta si è persa l’occasione di conoscere l’intima emotività del personaggio.
Oggi ci siamo chiesti se siamo pronti a perdonare Joey dopo quasi 20 anni e la risposta purtroppo è negativa.
Il personaggio di Joey Tribbiani in “Friends” non è stato mai veramente sviluppato al di là dell’etichetta di “attore da strapazzo” o latin lover. Si è provato a dargli maggiore profondità quando prende una pesante cotta per Rachel ma l’evoluzione della storia e del personaggio si ferma per ovvi motivi. Lo spin off Joey poteva diventare così l’occasione per poterci dire di più del personaggio, per farlo evolvere, maturare, ma purtroppo i presupposti ottimi non bastano a creare un prodotto di successo.
Con dolore, in Joey, il nostro beniamino mostra un carattere monodimensionale e poco sfaccettato.
Purtroppo Joey ha fallito per diversi motivi; prima di tutto per il confronto, inevitabile, con la serie madre, un capolavoro assoluto in cui ogni elemento funziona perfettamente bene insieme e perché il personaggio Joey è perfetto inserito in un gruppo ma meno da solo, perché mancano elementi importanti della sua storia per poterne comprendere a pieno le sfumature.
Lo spin-off ha chiaramente meno contenuti: il protagonista è uno solo, in “Friends” sono sei e quindi il contenuto risulta sei volte meno interessante e il peso dello show è caricato sullo spalle di una sola persona.
Tra l’altro, come dicevamo poc’anzi, i comprimari nella serie Joey non si sono dimostrati minimamente all’altezza dei personaggi minori della serie da cui trae origine e la storia d’amore che tanto ci aspettavamo per lui si rileva lenta e poco interessante.
In Joey mancano intermezzi; ogni serie di una certa durata per dare varietà e ritmo alla storia introduce flashback/flashforward, storie a margine, Joey non lo fa e annoia. Inoltre ci sembra assurdo che la serie che è dichiaratamente uno spin-off di “Friends” perda la connessione con esso, senza rimandi particolari o apparizioni speciali e sembra quindi non avere senso.
La scrittura e le battute della serie Joey erano ok ma lo sviluppo delle storia non era abbastanza valido.
A malincuore e con l’immenso affetto che tutti noi proviamo per Matt LeBlanc e la profonda gratitudine a “Friends” per averci allietato le giornate più buie, non possiamo perdonare Joey di aver sprecato l’occasione di regalare maggiore spessore e un degno finale al personaggio di Joey Tribbiani.
Non possiamo perdonarlo perché non ci ha più fatto ascoltare il mantra “How you doin’ “ , né ci ha fatto rivedere qualche “amico” anche se, fun fact, David Schwimmer (Ross) ne ha diretto due episodi.
Inoltre non possiamo perdonarlo perché ha rappresentato un momento buio nella carriera e nella vita privata di Matt LeBlanc che, per fortuna, ha poi avuto modo di mettere in luce il suo talento e la sua verve comica in altre serie tv, come “Episodes“.