E se tutta la magia inglese fosse chiusa negli specchi?
Jonathan Strange & Mr Norrell è una Serie Tv della BBC che in pochi conoscono e, credetemi, è un vero peccato. Che siate più avvezzi al fantasy, alla narrazione storica o addirittura drammatica poco importa, poiché in questo prodotto troverete questi generi perfettamente mescolati insieme. Uscita ormai nel 2015, in Italia resta ad oggi inedita, forse questo il motivo di una così blanda fortuna (è disponibile il cofanetto, in lingua inglese). Va detto, infatti, che Jonathan Strange & Mr Norrell è proprio un gioiellino della narrazione seriale.
Questa Serie Tv prende le mosse dall’omonimo romanzo di Susanna Clarke. Si tratta di una specie di ucronia magica, se così si può definire.
Siamo nell’Inghilterra del 1800, nel periodo delle guerre napoleoniche e sentiamo parlare del Duca di Wellington, di Giorgio III, di Lord Byron, della battaglia di Waterloo e di tutto quanto ogni buon appassionato di storia possa avere memoria, ma c’è una nota di colore in più. La protagonista di tale racconto, a differenza di quanto potrebbe suggerire il titolo, è una e una sola: la Magia. Quest’ultima, latitante ormai da trecento anni nel mondo inglese, non è di certo stata dimenticata: esiste infatti un’esigua cosca di maghi i quali si fregiano di tale titolo senza tuttavia praticare l’antica arte: essi si limitano ad essere dei teorici, degli storici della magia. Almeno fino all’arrivo di Mr Norrell, un tipo bizzarro e piuttosto studioso che, forte delle nozioni apprese nei numerosi libri in suo possesso, pare essere l’unico mago inglese che si veda da centinaia di anni. Questo, almeno fino all’arrivo di Jonathan Strange, un’anima certo più selvaggia, indisciplinata e romantica di quella di Norrell. Ma la magia inglese, precisamente, in cosa consisteva? Pare che circa trecento anni prima di questi due, ci fosse un certo Re Corvo il cui potere nell’esercitare la magia era così grande da farlo diventare leggenda. È proprio da queste coordinate che si snoda la vicenda di Jonathan Strange e Mr Norrell. Ed ecco che la nostra Storia, il nostro mondo (o forse dovremmo dire, “quel che era il nostro mondo”), s’intersecano con quello fatato nel quale le anime rapite e perdute volteggiano in eterne danze di follia, con Senzasperanza e con la dimensione cupa e affascinante della leggenda: magia, follia, che differenza fa, infine?
Se cercaste la trama del libro di Susanna Clarke da cui è nata la Serie Tv, trovereste questo:
«Viveva un tempo in Inghilterra un re allevato dalle fate. Un’epoca di grandi prodigi che nella Londra di inizio Ottocento sembra ormai materia di leggende. Nelle vie londinesi riecheggia però un’antica profezia attribuita al sovrano che annuncia una nuova era di portenti. E a breve giunge in città Gilbert Norrell, capace di far rivivere gli antichi fasti della magia grazie ai suoi poteri straordinari. Misantropo, scorbutico e dotto, vorrebbe porre le sue arti al servizio del governo nella guerra contro Napoleone. E quale migliore occasione per mettersi in evidenza che riportare in vita la moglie di un importante ministro, da poco scomparsa? Il destino della giovane donna sarà il filo conduttore del romanzo, insieme al rapporto fra Norrell e Jonathan Strange, eccentrico gentiluomo che ha da poco intrapreso la carriera magica. Prima maestro e allievo, poi antagonisti in uno scontro che assume toni sempre più foschi, i due torneranno a unirsi nella più pericolosa delle imprese… Ma la drammatica profezia è davvero destinata a compiersi? Il ritorno della magia sul suolo britannico vale un sacrificio così grande? Sospeso tra sogno e realtà, grottesco e tragedia, cronaca e fantastico, uno straordinario affresco d’epoca cui non manca un tocco di autentico humour inglese.»
E lo stesso vale per il prodotto televisivo, da dire non c’è molto di più se non che una volta immersi nel mondo magico che vi regala questa fiaba non vorrete più uscirne.