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Le 8 scene più biecamente divertenti di ogni episodio di Kaos

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Tutto ciò che avrebbero voluto declamare a gran voce gli abitanti della Grecia dalla notte dei tempi fino all’età minoica, più o meno, lo troverete in Kaos senza censure. Dopo sei lunghi anni di stand by, ecco atterrata su Netflix questa dark comedy a tema mitologico che non trasporta la storia ai giorni nostri, ma mette un filtro sulla lente di chi guarda. Come sarebbe andata se in quel periodo a Creta fosse stato il 2024? Tra profezie che assomigliano alle challenge di TikTok, morti che risorgono come il vecchio Beautiful insegna e infelici decisioni di uno Zeus in piena crisi esistenziale, non poteva dunque mancare il divertimento.

Si tratta ovviamente di situazioni per lo più esasperate, se non addirittura grottesche o macabre, ed è attraverso questi espedienti che l’intreccio alquanto ingarbugliato riesce a distendersi un attimo. Rapidamente si passa da una prospettiva all’altra, da una dimensione all’altra e quasi tutte le scelte o le azioni vengono attuate senza pensarci su troppo. L’unica certezza è infine quella che niente risulta più insopportabile di queste creature dell’Olimpo. Egoiste, arroganti, viziate e pretenziose come nessun altro. Non si riesce a empatizzare con loro perché il rancore accumulato nel tempo dai loro fedeli è palpabile e decisamente impetuoso.

E dietro le sagome degli incontrastabili déi di Kaos si celano personalità del nostro mondo

Mi riferisco a quelle che di certo, non per merito o giustizia, ricoprono posizioni di potere e supremazia. Per costoro, inoltre, il bene del proprio popolo non diventa mai davvero una priorità, ma viene anzi strumentalizzato attraverso ignobili armi demagogiche. Pertanto, è con i tre umani legati dallo stesso destino di rivolta che riusciamo sicuramente a legare un po’ di più. Ma ci occorre indubbiamente più tempo narrativo affinché possano ricevere un accurata caratterizzazione interiore. Ma questo lo scopriremo soltanto continuando a seguire lo show anche nel prossimo futuro, si spera!

Il finale di Kaos infatti risulta chiuso nel senso in cui Zeus, diventato il principale nemico di uomini e déi, è arrivato al capolinea. Il suo dito ha ripreso a sanguinare proprio come il suo incubo gli aveva mostrato, il meandro ha interrotto il suo corso e il succube Prometeo sedeva adesso sul trono che presagiva la fine dell’Olimpo (a proposito di Olimpo, qui parliamo di un altro celebre adattamento). Altro non ci è dato sapere al momento. Anche se l’incredibile nuova abilità di Ceneo negli Inferi, l’attuazione della profezia da parte di Ari e la resurrezione sulla Terra di Riddy ci fanno presagire grandi cose a discapito del Re degli déi.

Non ci resta adesso che smorzare dubbi e cliffhanger da ultimo episodio di Kaos

Questo solo per il nobile fine di ricordare insieme le situazione che più hanno scosso interesse e risate strozzate ai fans dello show. Non mancano sicuramente dei momenti climaticamente drammatici che rendono vibrante l’economia della storia. Tra questi annoveriamo l’assassinio di Caronte, i flashback sulla vita di Ceneo, l’uccisione di Glauco sotto le spoglie del Minotauro e la fine dell’amore tra Riddy e Orfeo.

Tuttavia, a emergere e a demarcare maggiormente il genere a cui appartiene Kaos, sono quelle scene connotate da tonalità specularmente differenti. Muniti di parafulmini e amuleti sacri, iniziamo dunque lo slalom gigante in questo show di contemporary epic dai colori brillanti che segna la fine di un’era. E non parlo della Regina degli déi, eh!

1) La nauseabonda statua di Benedetta Olimpia dà inizio al Kaos

la più iconica immagine di Zeus nella serie tv Kaos

Zeus è trepidante per le celebrazioni annuali di Benedetta Olimpia. Per questa ricorrenza, infatti, tutto il popolo di Creta governato dal presidente Minosse dimostra devozione e coinvolgimento da sempre. Durante la sua quotidiana e prospera colazione con la moglie-sorella Era, viene però interrotto dai soliti lamenti del figlio Dioniso che pretende una promozione dal padre in termini di poteri da Dio. È infatti stufo di fare baldoria nei locali notturni e non avere nessun altro valido scopo nella vita come i suoi fratelli.

In questa occasione, pertanto, porterà un orologio nuovo al padre per cercare di ingraziarselo e ottenere ciò che desiderava. Tuttavia, Zeus si mostra irremovibile, supportato dal suo solito fastidioso cinismo! Tanto da preferire al regalo del figlio il suo speciale orologio protettivo forgiato per lui dall’abile Eracle. Così, dopo una breve discussione con Dioniso che non perde occasione di provocare anche il rancore di Era nei suoi confronti, andrà via dopo aver rubato l’orologio sacro del padre. Subito dopo, i coniugi divini assisteranno compiaciuti alla diretta televisiva della cerimonia di Olimpia. Qui, oltre a consumarsi il tradizionale sacrificio per gli déi da parte di una donna, verrà mostrato l’enorme monumento rappresentante appunto tutti gli Dei dell’Olimpo.

Un rullo di tamburi segnerà quindi questa piacevole attesa

Nel momento in cui viene abbassata la tenda che nascondeva la statua, tutti i presenti da lontano e da vicino vedranno nient’altro che un cumulo di sterco con dietro scritto un insulto diretto e puntuale agli déi. Ecco allora che Minosse invita il colpevole a palesarsi con tono minaccioso, mentre Zeus inizialmente non riesce a credere ai propri occhi! Noi, nel frattempo, non possiamo che rispondere con una corta ma grassa risata, vedendo l’espressione stucchevole di Zeus dopo aver assistito a tale scena.

Tuttavia, come hanno osato peccare così tanto di balsfemia o peggio di empietà, se vogliamo utilizzare un termine caro agli antichi Greci. Gli umani pertanto, non potranno passarla liscia! Soltanto Era cercherà di placare la furia del marito, ricordandogli che il Re assoluto delega le questioni più pruriginose a collaboratori come Poseidone. E asserisce infine che uno come Zeus non può temere gli umani.

Lui però sembra non voler sentire ragioni

Ed è quell’atto di sfida contro gli déi, di ingratitudine proprio nel giorno di Benedetta Olimpia, così come la sua nuova dannata ruga in fronte, a farlo convincere dell’imminente compimento della sua profezia. Quest’ultima, infatti, intima la fine dell’universo divino e l’imperare del kaos più totale, fatto di anarchia, distruzione e la fine del suo Impero. E viste le ultime aberranti novità si ostinerà a credere, fino a divenirne ossessionato, che saranno proprio gli umani i responsabili di quel temuto giorno. Intanto in seguito, si scoprirà che i responsabile di quella fetida opera erano sette Troiani, ricolmi d’astio per la sconfitta inflitta con l’inganno dagli Achei e aver perso così la loro città.

Per adesso però grandi piani ha in mente Zeus, cercando il supporto da Prometeo che chiama “amico” e dai consangunei. Decisamente ingenuo quanto malizioso e prepotente, non si rende però conto che quasi tutti tramano alle sue spalle o si prendono gioco di lui. Tanto da cercare di placarlo per non peggiorare ancor di più la sua oggettiva esistenza, fatta di menzogne e falso amore e riverenza. Per evitare il kaos però lui non si ferma. Con la grande caparbia che lo contraddistingue, punterà a lanciare calamità su tutto il mondo in modo che la gente torni a venerare le divinità come sempre è stato e dovrà essere.

2) Che Kaos quella volta in cui Era ha preso le sembianze del marito Zeus!

Era si erge fiera con le sue tacite in Kaos

Ebbene sì, come tutti sappiamo Zeus sentiva spesso il bisogno di concedersi la compagnia di prestanti donne mortali. Questo per puro sollazzo e anche per proseguire la progenie, visto che aveva ultimato gran parte delle sue possibilità di incesto. Tuttavia, non era un problema per Era e viceversa, purché si trattasse di amanti conosciuti da entrambi e alle volte condivisi. Questa volta si trattava però di una giovane a attraente ragazza, all’apparenza di alto rango, che avrebbe concepito per lui un figlio volto a dargli più supporto in quel suo momento critico.

Tutti gli altri infatti, come spesso gli faceva notare Dioniso, erano totalmente assenti dalla vita del padre e della famiglia divina. Triste e ironica è infatti la scena in cui Zeus li chiamerà tutti per confrontarsi con l’oro sulle migliori modalità d’azione, ma nessuno di loro risponderà. A quel punto si era convinto che fosse necessario almeno un altro figlio, ma Era si era rigidamente opposta a questa idea perché non è così che si sarebbero sistemate le cose. Ma possiamo immaginare quanto sia testardo e pater familias Zeus, da non prestare mai ascolto neanche alle persone a lui care.

Tuttavia Era, da donna arguta e furba, lo batterà sul tempo

Questi assumerà infatti le sembianze di Zeus per suggellare l’unione intima con l’affascinante umana. Sarà ilare il momento in cui una volta terminato il loro rapporto, suoneranno alla porta e la giovane donna si affretterà pensando fosse il padre. Si tratta però di Zeus in carne ed ossa con tanto di bottiglia di Gin e costolette. Lei sul momento lo accoglie divertita pensando fosse stato uno dei trucchi dell’amante, ma il Dio capisce subito che c’è qualcosa di strano.

Pertanto entrerà agitato in camera da letto e troverà così il suo alter ego che fumava rilassato! Ma dopo qualche minuto assumerà la vera identità niente meno che la moglie Era! Questa sua presa di posizione ci risulta inaspettata, anche se andando avanti con Kaos appureremo sempre più che la donna è l’unica ad emanare il più luminoso carisma tra gli déi. Pertanto, da questo momento ci sarà un’escalation di brevi avvenimenti consequenziali. Infatti, il concepimento della mortale verrà accelerato così tanto che in pochi minuti le si romperanno le acque e darà alla luce senza alcun aiuto il figlio desiderato da Zeus.

Non perderà tempo però l’orgoglio raffinato di Era, che trasformerà la giovane in un’ape così come tutte le altre amanti clandestine di Zeus, ordinando inoltre al marito di eliminare pure il nascituro. E mentre lui eseguiva l’ignobile gesto, lei aggiungeva la sua novella ape alle arnie già popolate da tutte le sue vittime, tra cui la madre dell’incompreso Dioniso. Nonostante ciò, però, Era aveva grande cura delle sue api e avrebbe mai fatto loro più male di così. Sarà Zeus però, che in preda al panico prima dell’avvento del kaos, a fare fuori senza chiederle il permesso e segnando l’inizio del suo monopolio sui mortali e sulla sua stessa famiglia.

3) Gli déi di Kaos hanno il vizio di apparire sempre senza preavviso

Primo piano di Poseidone che fuma il suo sigaro in Kaos (Google immagini - The Wom)

Scoperti i sei troiani responsabili dell’atto terroristico sul monumento, adesso Zeus voleva trovare l’inafferrabile capo che li aveva guidati. Coinvolgerà dunque Minosse, che ogni volta non aspettava altro che prostrarsi al suo cospetto e rendere soddisfatto il Dio delle sue scelte. Chiederà così a Poseidone di intercedere per lui come per ogni problematica terrena, imponendo dunque al fedele uomo di eliminare tutti e sette i troiani. Mentre la prima volta assumerà le sembianze della tacita con cui Minosse voleva confidarsi, portando con sé quell’humor che gli appartiene, il massimo lo raggiungerà in seguito.

Nel frattempo, però, la figlia Ari scoprirà mediante Teseo che il settimo troiano era in realtà Astianatte, il figlio di Andromaca gettato giù dalle mura di Troia. La sua guardia del corpo la porterà così da lui il giorno del suo compleanno e questi riuscirà a suscitare la sua compassione tanto da convincere il padre a non fare loro del male in cambio della pace. Pertanto il Presidente, pendendo da sempre dalle labbra della figlia, accetterà per mantenere la promessa di non contrariarla mai.

Tuttavia, dopo qualche ora Poseidone tornerà all’azione

Di fatto il Dio, venuto a conoscenza della disobbedienza di Minosse, non poteva che comparirgli addirittura nella vasca da bagno dove il Presidente stava cercando di rischiarare i pensieri. Con la sua solita flemma cinica e lo sguardo da Il Padrino parte III, non gli permetterà né di uscire dalla vasca né di esprimersi più di tanto. Con tanto di alluce che indisturbato inizia a fargli da tappa-bocca, lo intimerà stavolta in maniera definitiva a tornare sui suoi passi e vendicare gli déi giustiziando i troiani colpevoli.

Non ci penserà due volte Minosse a eseguire l’ordine che aveva eluso per l’amore verso la figlia. Verranno tutti catturati e impalati proprio nel luogo della loro blasfemia, sopra lo sterco che aveva fatto tanto clamore. E così, esattamente poco dopo uno dei momenti esilaranti di Kaos, non poteva che seguire un momento tragico esaltato soprattutto dalle grida disperate di Andromaca. E se consideriamo che noi sappiamo cosa si nasconde davvero dietro il destino delle anime nell’Oltretomba, poco ha da sperare quelle madri. Qualcosa però cambierà, questo è certo. Quella linea mossa da Ceneo nel Nulla, riuscirà a dare il via al Rinnovamento a cui tutti aveva da sempre creduto?

4) Il tiro al piattello umano è il passatempo preferito di Zeus

In Kaos Zeus colpisce i suoi servi con il fucile (Google immagini - Libremedia)

Furioso per tutto ciò che sta accadendo nella sua vita da Re degli déi, Zeus non riesce inoltre a digerire il fatto di non riuscire più a trovare il suo prezioso orologio. Sarà una lampadina che lo farà ravvedere sul fatto che potrebbe essere stato rubato da qualcuno dentro il palazzo. Pertanto, il quarto episodio di Kaos non ha remore nel cominciare con il solito Zeus in tenuta ginnica chic che osserva dal basso tutti i suoi candidi servitori sulla cornice di un porticato del cortile.

Ovviamente non sono impazziti, ma si trovano lì ad eseguire l’ennesima folle disposizione del loro padrone senza mai contrariarlo. Attuando dunque uno dei suoi tanti disperati piani, penserà che qualcuno di loro potesse essere il responsabile del furto o che quanto meno potesse conoscere il colpevole. Con tanto di fucile puntato in alto contro di loro messi tutti in fila orizzontale, inizia dunque a chiedere al più nervoso se avesse notizie del suo orologio.

Ma il povero ragazzo, terrorizzato e pregno di sudore, negherà

Pertanto, con estrema rapidità e assenza di tatto, Zeus gli infliggerà un fatale pull che lo porterà a una glaciale morte aerea. Non contento proseguirà con le domande minacciose, tanto da far fuori, da abile tiratore quale era, anche coloro che venivano immotivatamente accusati da qualcun altro del gruppo. Solo Era sembra davvero preoccupata per la salute mentale del marito. Tanto da chiedere aiuto con il suo superbo charme all’amante Poseidone, affinché intervenisse in qualche modo con il fratello.

Da immagini talvolta parossistiche come questa, riusciamo a entrare nell’interiorità delle divinità greche e pagane. Soltanto così infatti riusciamo a dare un senso all’esasperazione e alla ribellione (tema principale in questa serie) di tutti gli uomini che credevano di non sopravvivere senza la loro protezione. Adesso però quel momento è arrivato, la paura è scomparsa e anche se il kaos può essere terribilmente pericoloso anche per i suoi stessi artefici, ne varrà assolutamente la pena.

5) In Kaos, le Erinni sono più simpatiche di come ce le ricordavamo

Mezzo busto delle tre Erinni di Kaos (Google immagini - Netflix)

Con l’attitudine e l’outfit da centauri, le Erinni vengono incaricate dalle Moire di punire o perseguitare chiunque abbia commesso un peccato in vita. Dai lamenti della madre di Ari infatti, ormai conosciamo la storia del suo povero gemello Glauco, ucciso involontariamente dalla sorella una volta venuti al mondo. Tuttavia, adesso che la piccola assassina è cresciuta, è arrivato il momento di svelarle la verità che nessuno oltre Dedalo conosceva.

Voi direte, ma cosa c’è di divertente in tutto questo? Decisamente condito con un black humor alquanto piccante è il momento in cui le Erinni rapiscono Ari in una stanza d’hotel. Qui le fanno indossare addirittura la stessa tutina che indossava in una foto da neonata mentre posava accanto al fratello. Fa sorridere la battuta di una delle Furie che le chiede se gradisse il suo outfit in quanto era stato proprio lei a confezionarlo! È però il loro cipiglio e le rudi movenze a contrasto con la loro pacatezza, a risultare sottilmente comico.

Ma non è ancora finita questa emblematica messinscena di Kaos

Munite di popcorn e tv, le tre creature mostreranno con entusiasmo un video presentazione della storia di vita di Ari e della sua famiglia, con un focus proprio su Glauco. Con tanto di scritte didascaliche e flashback rappresentanti un Poseidone in vesti old school che spiega a Minosse la sua profezia, Ari scoprirà finalmente la verità. Il tanto temuto e mostruoso Minotauro infatti non era altro che suo fratello Glauco! Minosse una volta venuto al mondo aveva provveduto ad allontanarlo dalla sua vita perché sarebbe stato il primogenito destinato ad ucciderlo. Tuttavia Dedalo, non riuscendo ad eseguire tale atrocità, lo rinchiuse nei sotterranei del palazzo creandogli una maschera di cera.

Alla richiesta di Zeus di uccidere il Minotauro, però, inizierà la cruenta escalation che prevede la morte di Glauco per mano del padre e infine la morte di quest’ultimo per mano di Ari. Era lei infatti ad aver respirato per prima appena nata. Questo accadrà dopo aver polemizzato contro le Erinni e il suo puerile pigiama! Le quali, con le loro grossolane armi di persuasione, la convinceranno a rimanere e sentire così tutta la storia. Senza concederle neanche un passaggio in moto, la donna affronterà la strada desertica davanti a sé a piedi fino al palazzo, dove si realizzerà il vero significato della profezia. Le Moire ringrazieranno così le Erinni per esserle state complici e aver aggiunto un tassello importante al kaos più irreversibile.

6) Zeus lancia saette contro Ade come se non soffrisse già per la luce del sole

Mezzo busto di Ade negli Inferi di Kaos (Google immagini - Indie Hoy)

Non era solo il mondo dei vivi a risultare precario come mai prima d’ora. Anche l’Oltretomba rischiava infatti di collassare sotto le sue stesse falle nel sistema. Da tempo ormai venivano ingannati gli umani con la speranza del Rinnovamento attraverso la cornice nello Stige! Infatti, nessuno di loro sapeva che nessuna rinascita era riservata ai loro defunti. Andavano tutti a finire in un oscuro sotterraneo assumendo la forma di statue di pietra senz’anima e proprio qui stava l’origine del problema. Il Nulla infatti stava diventando ingestibile perché sovrappopolato, ed è per questo che urgeva dunque ripristinare il funzionamento della cornice.

Così, mediante l’insistente stimolo di Persefone, Ade deciderà di andare a trovare Zeus e gli altri membri della famiglia sul Monte Olimpo. Spiegherà dunque accorato il rischio a cui si andava incontro! Ma Zeus come era solito fare nei suoi confronti, non smetteva di trattarlo con sufficienza, non prendendo seriamente le problematiche esposte. Anzi, continuava a gettare benzina sul fuoco ricordandogli la sua inferiore posizione come divinità rispetto a lui. Vedendolo però esagerare con i toni, gli ordinerà di togliersi i vestiti ed entrare addirittura in piscina! E visto che risultava quasi del tutto impossibile contrariare Zeus, Ade obbedirà spuntando in mutande e con la pelle tanto pallida da riflettere al sole.

Pertanto, fa indubbiamente sorridere quando viene portato in piscina

Era lì fermo imbarazzato, con gli occhi di tutti addosso, con una Persefone impotente ma lo sfrontato desiderio di sfidare Zeus. Sarà lui infatti ad arrecarsi ulteriore sofferenza, quando declamerà con la convinzione di un’oliva in salamoia di non avere paura di lui. Tuttavia, come è facile immaginare, questo genere di provocazione non si può davvero lanciare ad uno come Zeus. Tanto che questi scatenerà violento le sue saette contro il fratello, provocandogli ustioni avanzate e dolorose. Sarà infatti costretto a sedere su più cuscini e cambiare spesso posizione per il bruciore, mentre ricorda con rassegnazione l’enorme potere che ha il fratello.

Se solo sapesse già cosa sta tramando Ceneo e Persefone alle sue spalle, forse tornerebbe però dalla parte di Zeus. Non è ammesso infatti da tutti gli déi che un uomo mortale vivo scenda negli Inferi a riportare in vita un’anima. Beh, questo però, mentre i fratelli dell’Olimpo litigavano tra di loro come bambini, stava già succedendo. E il contributo di Riddy sulla Terra si predispone molto più imperante di quello di Ari e dello stesso Ceneo. Detto questo, povero Ade per i soprusi ricevuti, ma ben presto poveri tutti gli déi che a breve deporranno la lancia della vittoria a favore dei loro carnefici.

7) Zeus sviene per la morte di Minosse destinata a innescare il kaos

Va detto che il penultimo episodio di Kaos regge più degli altri la bandiera tragica dell’intero show. Assistiamo infatti al ricongiungimento allo Stige di Ceneo con la madre, che su indicazione della tacita si era tolta la vita per attraversare con il figlio la cornice. Allo stesso tempo negli uffici dell’oltretomba Medusa, con l’aiuto di Persefone, stava cercando in tutti i modi di permettere a Orfeo ed Euridice di tornare sulla terra.

E, dulcis in fundo, non poteva mancare l’attesissimo assassinio del Minotauro da parte di Minosse che avrebbe dato a Zeus le sue conferme. Di conseguenza qui c’è davvero poco da ridere, ma è già l’iniziativa di Zeus di fare un barbecue di famiglia, senza i membri degli Inferi, a risultare di per sé farsesca.

Innanzitutto, il nervosismo di Zeus era già palpabile all’inizio della giornata

Intento a cuocere il suo grasso salmone, Zeus fa subito fuori uno dei suoi servi soltanto perché non riusciva a posizionare bene la tv che avrebbe trasmesso la diretta del crudele atto. Noi però sappiamo già quale destino spetterà al presidente di Creta per mano della figlia Ari. E proprio quando Zeus esultava con i familiari, con tanto di tovaglioli in aria per la morte del mostro, Dioniso attirerà l’attenzione verso lo schermo che mostrava adesso il primo piano esanime di Minosse.

Così, nell’istante in cui Dioniso sembra aver sentito qualcosa di simile all’amore per Ari, Zeus sente la terra dell’Olimpo dileguarsi sotto i suoi piedi. Ma non si può negare che avrà non poco umorismo (a proposito di umorismo, ecco la lista di serie che fa per voi) il momento in cui sverrà con il tramezzino spalmato sul petto! Sotto gli sguardi impauriti e allo stesso tempo inermi di Era e degli altri presenti. Questa era l’unica occasione affinché Zeus mollasse la presa di questo complotto che non lo faceva più ragionare tanto da mettere in pericolo la sua stessa vita. Tuttavia, era appena andata in fumo e adesso non gli restava che aspettarsi il peggio.

8) Nell’ultimo episodio di Kaos le Moire vincono la sfida dark comedy

tre protagonisti della serie tv caos, seduti al bancone

Nella battuta conclusiva, molti nodi vengono al pettine e grandi emozioni ci vengono regalate. Zeus resta l’unico vero cattivo della storia, anche più del Minotauro o del Fato. È proprio quest’ultimo infatti a essere il vero protagonista dell’ultimo episodio! Ed è quando tutto sembrava essere rientrato nei parametri che il kaos inizia a divampare. Dopo la pugnalata di Minosse da parte di Ari, Zeus aveva perso la sua battaglia con il destino. Penserà dunque di estirpare il problema all’origine dando vita breve alle Moire. Queste lo accoglieranno con massima calma e cordialità, quasi non vedessero l’ora di questo confronto con “il” Dio. Tanto distante era infatti da loro, ma decisamente complementare in termini di potenza. Ma questo a lui evidentemente era sfuggito.

Non ci penserà due volte infatti a piombare nella caverna e affrontare il discorso definitivo con Lachesi. Sarà proprio quest’ultima con le sue eccentriche movenze a depistare Zeus, dicendo che le profezie si realizzano soltanto se ci si crede. La loro stravagante orazione supportata dalla giusta gestualità confonderà così tanto Zeus da convincerlo di aver smascherato il loro presunto stratagemma. Asserirà dunque che le avrebbe in ogni caso fatte fuori e loro, con iconica e beffarda serenità, gli daranno anche qualche dritta su come fare.

Naturale è pertanto sorridere sotto i baffi quando si posizioneranno sul biliardo

Non contente, si cospargeranno di benzina implicando che Zeus le avesse soppresse con il fuoco. Stoici sul punto di morte, iconici come l’impercettibile ma sconfinata ingenuità di Zeus che le brucerà vive pensando di averle distrutte per sempre insieme alle loro profezie. E non contento, conquisterà pure il bonus di potersi riappropriare del suo orologio portafortuna offerto a Lachesi da Dioniso. Così mentre la caverna, le tre sorelle della morte e la sua profezia si riducevano in cenere, tornerà tronfio a casa.

Sembrava dunque a un passo dal traguardo finale senza passare mai dal Kaos

Ma la sparizione improvvisa di Prometeo durante la loro ultima chiacchierata da “amici”, la sua ricomparsa sul suo trono e la riapertura della sua ferita gli faranno crollare tutto addosso. Erano state le Moire a liberare definitivamente l’uomo dalla rupe a cui Zeus lo aveva condannato per anni. L’inizio della fine è arrivato. Il kaos stravolgerà presto l’ordine terrestre e divino, mentre il Re degli déi si prepara a soccombere in solitudine (una lista di serie che trattano divinamente il tema) a questa guerra.

Finalmente la moglie Era può approfittare del collasso del regno del marito per cambiare aria e gestire lei il suo fronte di guerra, e potrà dare finalmente adito senza più alcun vincolo patriarcale, alla sua smisurata autorevolezza e intelligenza. Dioniso con la sua acqua del meandro è diretto invece al palazzo di Minosse sicuramente per avere un confronto positivo con Ari. Mentre Ade scopre infine la novità che è piombata nel Nulla e Riddy conosce finalmente il nome di Cassandra, la profetessa a cui nessuno dà mai ascolto. Il seguito lo possiamo soltanto immaginare mentre stringiamo i denti aspettando la seconda stagione! Probabilmente con minori aspettative ma con molta più curiosità di quando abbiamo iniziato questa ascesa nell’Olimpo.