2) YG Future Strategy Office
I coreani, quando non fanno i permalosi, sono un popolo molto autoironico. Se siete fan del k-pop vi sarete accorti della sacralità della reputazione degli idol. Quando ho scovato YG Future Strategy Office non potevo credere ai miei occhi: la YG Entertainment ha effettivamente prodotto una serie satirica che prende di mira il k-pop e… sé stessa. Per chi non la conoscesse, infatti, la YG è una potente società di entertainment e tra le case discografiche più importanti del panorama musicale coreano. Tra i suoi artisti figurano le 2NE1, le Blackpink, iKon e ovviamente i BIGBANG. E proprio Seungri degli idolatrati BIGBANG è il protagonista di YG Future Strategy Office, forse il mockumentary più realistico che abbia mai visto.
Il bello di questa serie sta proprio nel fatto che i riferimenti – contrariamente al disclaimer – sono tutti veri. La storia (di soli 8 episodi) ruota intorno a un Future Strategy Office appena formato, un ramo aziendale incaricato di prendersi cura degli artisti, assicurandosi che proiettino al pubblico un’immagine pulita e positiva. Ma al suo arrivo Seungri si rende conto che gli artisti sono l’ultima delle sue preoccupazioni. Circondato da un gruppo di colleghi maldestri, il nuovo arrivato lotta per ideare e portare a termine iniziative che risollevino la fama dell’ufficio e la propria. La maggior parte dei dipendenti non è molto impressionata dall’arrivo di Seungri. Anzi, viene chiamato spesso “rimasuglio dei BIGBANG“, soprannome che trae spunto da critiche fatte effettivamente a Seungri, considerato bravo solo a ballare.
Era stata data per certa una seconda stagione ma visto il recente scandalo sessuale che ha coinvolto Seungri c’è da aspettarsi una sua cancellazione.