Con questo quinto episodio Knightfall arriva al giro di boa e finalmente ci mostra qualcosa di davvero molto interessante.
Fino allo scorso episodio (di cui trovate qui la recensione), il ritmo è stato lento e a volte stentato. Ci hanno dovuto presentare i personaggi, certo, ma devo ammettere di essermi sentita parecchio delusa.
E poi è arrivato l’episodio numero cinque: un connubio di genialità, strategia, vendetta e amore.
E combinazione vuole che in questo episodio del Graal praticamente non se ne parla mai. Infatti i filoni narrativi sono principalmente quattro, e quello che più si avvicina al concetto di Graal è sicuramente quello che riguarda il povero Tancredi.
Tancredi è il cavaliere virtuoso, forse il più santo e assennato di tutti coloro che abbiamo conosciuto. Il giusto per eccellenza ha creduto alla profezia del saraceno e ha preferito macchiarsi della colpa di omicidio piuttosto che vedere il Tempio bruciare e la distruzione di tutti i Templari a causa del Graal.
Ma Tancredi non è un cattivo, non è un subdolo nè un omicida. Tancredi è un fratello: come si può condannare un fratello?
Landry lo prega di pentirsi, ma in un’immagine riusciamo a cogliere l’intensità del personaggio di Tancredi, posto in croce, picchiato e percosso. L’immagine di Cristo è sotto gli occhi del Gran Maestro, e tanto può apparirci chiaro a noi dotati di libri di storia, quanto l’inconsapevole Landry si ritrova costretto a riconoscere la propria caparbietà. Nel momento in cui ammonisce Tancredi sul fatto che poteva parlarne con lui direttamente se credeva davvero che il Graal non andasse cercato, diviene consapevole di quanto false siano in realtà quelle parole. Che cosa avrebbe potuto fare Tancredi contro l’ostinazione del Gran Maestro?
Eppure quell’immagine è profetica: le parole di Tancredi sono davvero il monito di Dio. Sarà in grado l’uomo di ascoltarlo?
Ma quando è Dio a non rispondere, ci sono uomini che continuano a pregare e altri che il miracolo se lo fanno da soli. Un esempio? De Nogeret. Quell’uomo sarà il male in persona, sarà la perfetta anima gemella di Ditocorto, e so già che mi pentirò di queste parole, ma è assolutamente meraviglioso! La genialità, la strategia, il male: anche il diavolo potrebbe chiedere consiglio a De Nogeret e avrebbe parecchio da imparare.
De Nogeret riesce a ordire un piano assolutamente perfetto, con la speciale partecipazione di (inutile dire che seguirà uno spoiler) Isabella.
Nella malignità del primo ministro c’è molto di più di quanto sembra. Tutto ciò che ha ordito era certamente nei suoi interessi, ma la vera artista dell’opera è stata proprio la principessina che, a differenza dei genitori, ha imparato davvero molto in fretta l’arte della vita di corte. Ed effettivamente la storia ci racconterà di Isabella come una donna lupo in grado di conquistarsi tutto ciò che vuole, compreso il trono d’Inghilterra.
Tuttavia la bella principessa non sa di essere stata l’ignara marionetta di un gioco molto più grande di lei, e probabilmente neanche il burattinaio s’immaginava un tale sviluppo degli eventi. E se abbiamo imparato qualcosa da questo episodio di Knightfall è sicuramente di non far mai arrabbiare un’adolescente innamorata.
Ma l’amore vero è ben altra cosa.
L’amore vero non vuole vendetta, nonostante tutto ciò che potrebbe accadere. E ne scorgiamo un barlume nello sguardo di Landry quando sente che la donna che ama è tornata nel letto di suo marito. È giusto, è quello il suo posto. Ma come può un uomo vedere la sua donna al fianco di un altro?
Landry e Giovanna si amano, di quell‘amor cortese che ha infestato le corti d’Europa, quell’amore in grado di scatenare guerre e sconvolgere gli equilibri di una nazione. Un amore che li perseguiterà fino alla fine dei loro giorni e oltre, trascinandoli nel vortice della tempesta infernale.
Ma qualcosa di quell’amore è destinato a rimanere, un esserino salvato dalla fine da una dama fidata. Il figlio di un orfano destinato a sedere sul trono di Francia.
Tuttavia la situazione della Francia al momento è completamente imprevedibile, almeno per chi non ha fatto i compiti di storia, e qualcosa sta fermentando nelle sue viscere. Il mistero della figura di Roland continua a tormentarci, mentre lo spettro di Marie forse ha smesso di tormentare il povero Parcifal. E qual è il ruolo di Adelina in tutto ciò?
Fin dalla sua comparsa ad Acri abbiamo capito che quella ragazzina avrebbe avuto un ruolo rilevante, ma come al solito Knightfall lancia domande senza dare risposta, ma forse con questo episodio per la prima volta abbiamo assaporato il vero spirito di questa Serie Tv.
Le pedine si stanno muovendo lentamente sulla scacchiera, ma inesorabilmente stanno mettendo in atto le loro strategie. Il burattinaio ha ottenuto il suo scopo: il matrimonio vantaggioso scritto nella storia d’Europa avrà luogo. Il Templare virtuoso si fa portavoce di un messaggio destinato a bruciare tra le fiamme, l’ingenuo si prepara ad affrontare il suo destino, mentre i sogni d’amore di un cavaliere verranno trascinati via da una tempesta infernale.
Amor, ch’a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m’abbandona.