Non si ha mai il completo controllo sulla situazione. Si può sperare che le cose continuino secondo i piani, ma non tutto può essere organizzato al millimetro. Lo sapevamo quando abbiamo assistito ammaliati al colpo alla Zecca di stato spagnola e lo sappiamo anche ora, rinchiusi nel Banco di Spagna. La Casa de Papel 3×06 non smette di ricordarcelo.
È solo il secondo giorno dell’attacco e, nonostante le somiglianze che il pubblico ha riscontrato con le prime stagioni, si sente che l’aria è diversa. Una variabile molto importante non coincide con quanto eravamo abituati. Senza offendere Raquel Murillo, siamo costretti a riconoscere nell’ispettore Sierra una figura con metodi ben più efficaci. Talvolta illegali, ma efficaci. Non ci siamo fatti ingannare dall’apparenza perché quella che sembra una donna innocente, perfino incinta, sa essere spietata. Attorno a sé ha un’aura di autorevolezza che la rende rispettata, temuta. C’è però qualcosa che la rende più pericolosa degli altri, non dimentichiamoci le parole di Denver con cui La Casa de Papel quasi si presentava.
Se un tipo con una pistola si presenta con una maschera di Topolino addosso, la gente capisce subito che è matto, che farà una strage. E sai perché? Perché le armi e i bambini sono due cose che non devono stare insieme.
Se prima a gestire la partita era il Professore, adesso non lo è più. Invece di una politica di difesa e protezione degli ostaggi, La Casa de Papel 3×06 ci mostra la polizia che obbedisce a nuova parola d’ordine: attacco. Nell’era dell’informazione, l’asso nella manica della banda erano i segreti di Stato, di ben più alto valore di tutti i lingotti d’oro nascosti nella cassa blindata.
Purtroppo per loro, però, l’acerrimo nemico delle notizie sono le notizie false ed è proprio quella l’arma che vuole utilizzare Sierra.
Palermo, ancora in comando, mantiene comunque il controllo della situazione e, di fronte a un’entrata delle forze armate, vuole rispondere con il fuoco. Ovviamente a un membro (e uno soltanto) della banda questa presa di posizione non va bene. Non ci ha sorpreso vedere Tokyo opporsi all’ordine, è abituata a fare ciò che vuole e ha sempre agito con egoismo. Solo così è in grado di mantenere vive le speranze di rivedere Rio. Quello che, invece, è sembrato leggermente incoerente lo abbiamo visto in un flashback dove proprio la ragazza si è sentita in colpa per aver chiesto ai suoi amici di rischiare la vita per aiutarla. Strano per una come lei.
In una situazione di crisi come questa, la tensione palpabile che c’è tra il Professore e Lisbona deve essere messa da parte. Soprattutto perché, secondo la legge di Murphy, se qualcosa può andar storto, lo farà. Beh ecco, penserete che con la consapevolezza di guidare un camper con un’antenna radio molto alta, i due facciano più attenzione passando sotto agli alberi, e invece no.
Per essere intelligente, a volte il Professore commette errori davvero banali.
Questa situazione però ci era stata preannunciata all’inizio della puntata. La Casa de Papel 3×06 ci mostra un flashback in cui Berlino racconta a Sergio di Tatiana, la sua nuova compagna e una ladra affermata. I due finiscono per litigare quando si scopre che la donna è già a conoscenza di entrambi i piani delle rapine. Ottimo espediente narrativo questo, servito a ricordarci ulteriormente della regola principale della banda: niente relazioni amorose.
Già.
Ora, proprio per lo sviluppo della trama sappiamo che questo ordine non può essere rispettato e adesso è il turno del Professore (personaggio con un passato ancora troppo misterioso) . Come ci aspettavamo, il suo rapporto con Raquel viene messo duramente alla prova. Eppure, questa situazione viene parzialmente risolta e lui, con la solita freddezza e lungimiranza, riesce a riacquistare il controllo sulla polizia.
All’interno del Banco, il nuovo Berlino riesce a tener testa al gruppo di militari, guidati da Suarez, costringendoli – con un gesto molto simbolico – a cantare Bella Ciao di fronte alle telecamere. La collaborazione tra l’esterno e l’interno ha permesso che il piano ritornasse sul giusto binario e la negoziazione ha potuto proseguire.
Ed è qui che assistiamo al primo vero successo di questa terza stagione. Il primo obiettivo è stato raggiunto: Rio, acclamato dalla folla, è salvo.
Se la terza stagione si è rivelata lenta nei primi episodi, La Casa de Papel 3×06 riequilibra tutto con diversi momenti di tensione. L’episodio è stato un crescendo di emozioni, arrivando al culmine con un sollievo. Proprio per questo, una delle cose per cui siamo grati è proprio Arturito, che non delude mai e ci regala incessantemente alte dosi di trash. In tutta questa incertezza, lui è l’unica cosa sicura.