3) L’ingenuità di Raquel e Nairobi
Nel corso delle tre parti dello show abbiamo scoperto molte sfumature dei personaggi. Abbiamo amato il genio del Professore, la simpatia di Helsinki e la determinazione di Nairobi. Ma in questa stagione alcuni protagonisti hanno reagito peccando di immaturità e impulsività.
Ne è un esempio Raquel, la quale cede immediatamente alle minacce dell′ispettrice Sierra, senza pesarne le parole. In passato abbiamo già compreso quanto minuziosamente il Professore ami preparare i suoi piani. Egli ha sempre considerato ogni possibile circostanza, ogni punto debole che potrebbe far crollare l’intero progetto. È quindi improbabile che non abbia replicato lo stesso modus operandi anche in questo caso, addestrando i propri rapinatori all’imparzialità e alla calma dinanzi ad alcune offerte, o minacce.
Non possiamo quindi ignorare l’ingenuità di Raquel a riguardo, anche perché le minacce di Sierra sono totalmente infondate.
La madre della donna, malata di Alzheimer, non potrebbe rivelare nulla alla polizia poiché non ricorderebbe niente della rapina o dei Dalì. Inoltre, proprio perché affetta da tale patologia, la sua possibile testimonianza sarebbe nulla. L’ennesimo ricatto fasullo da parte dell’ispettrice riguarda infine la figlia di Raquel. Sierra minaccia di rinchiuderla in un orfanotrofio, nonostante la ragazza abbia un padre che lavora persino nella scientifica.
Un altro personaggio che cede alle pressioni delle forze dell’ordine è quello di Nairobi. Malgrado nella 3×08 sia già consapevole dell’inganno custodito dal peluche, lei perde tutta la determinazione e l’accortezza che l’ha sempre distinta. Divenendo la pedina di un gioco sporco, Nairobi viene colpita al cuore per ben due volte. La prima volta, metaforicamente, dall’ispettrice e la seconda da un cecchino. Scopriamo così l’ennesimo intoppo in questa terza stagione: l’inspiegabile ingenuità dei personaggi.