7) Tanto per cominciare, buongiorno a tutti. Io sono la persona al comando. Per prima cosa voglio porgervi le mie scuse. Certo non è un bel modo per finire la settimana, ma da questo momento siete tutti miei ostaggi. Se obbedite, vi assicuro che avrete salva la vita. […] Tranquilli, siete il nostro lasciapassare quindi vi proteggerò.
8) Rio: Chi ha scelto questa maschera?
Berlino: Perché, cos’ha che non va?
Rio: Non fa paura. In tutti i film sulle rapine le maschere fanno paura. Zombie, scheletri, la Morte. Tutta roba così…
Berlino: Se è armato, un matto fa più paura di uno scheletro, te lo assicuro.
[…]
Denver: Sai cosa fa davvero paura? I pupazzi per bambini, quelli sì che fanno paura.
Berlino: Quali pupazzi?
Denver: Tipo Pippo, Pluto, Topolino.
Rio: Un topo con quelle orecchie ti fa paura? Stai dicendo questo?
Denver: Sì, proprio questo, coglione. Vuoi un cazzotto? Ho ragione io. Sta a sentire: se un tipo con una pistola si presenta con una maschera di Topolino addosso, la gente capisce subito che è matto. Che farà una strage. E sai perché? Perché le armi e i bambini sono due cose che non devono stare insieme.
Mosca: Visto così sembra più pericoloso, vero? Più inquietante.
Berlino: Allora una maschera di Gesù farebbe più paura. È ancora più innocente.
9) Le prime volte sono speciali, uniche. Però le ultime volte non hanno paragone, non hanno prezzo. Il fatto è che la gente, di solito, non sa che lo sono.