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La classifica dei 5 peggiori villain de La Casa de Papel

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La banda dei Dalí ha dovuto affrontare parecchi ostacoli nel corso delle stagioni. Dalla rapina alla Zecca di Stato sino a quella alla Banca di Spagna, i rapinatori de La Casa de Papel si sono sempre scontrati con uno o più villain all’altezza delle loro imprese.

Nella serie tv spagnola l’equilibrio tra il bene e il male è stravolto: i protagonisti vengono presentati come eroi ribelli dotati di un codice morale, mentre le istituzioni assumono il ruolo di antagoniste. La corruzione dei politici e delle forze dell’ordine è infatti portata alla luce dagli stessi rapinatori, per i quali non possiamo che fare il tifo.

Spietati, privi di morale, disonesti. I villain de La Casa de Papel portano divise e cravatte, e sono disposti a qualsiasi cosa pur di fermare il Professore e la sua squadra. Li abbiamo odiati, compresi, e poi odiati ancora: i criminali più amati della televisione sono stati ostacolati da parecchi nemici, ma quali sono i peggiori tra tutti? C’è chi non è riuscito a tenere testa ai Dalí e chi, invece, li ha affrontati eccome, vincendo più di una battaglia.

Ecco la top 5 dei villain de La Casa de Papel.

5) Alfonso Prieto

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Le imprese del Professore e della sua banda sono state ostacolate, sin dalla prima stagione, dal rigidissimo colonnello Alfonso Prieto. Austero e tendenzialmente misogino, l’uomo ha tentato in tutti i modi di rispondere alle azioni e alle richieste del capobanda con violenza e brutalità.

L’uso della forza per lui non è mai stato un problema, e in più di un’occasione ha mostrato il suo distacco emotivo circa le condizioni degli ostaggi e dei criminali, interessandosi unicamente ai propri interessi. Il desiderio di vincere lo scontro pubblico contro i rapinatori lo ha reso – stagione dopo stagione – vulnerabile e iroso, rivelando così la sua incapacità nel gestire una tale operazione.

Nell’ultimo capitolo dello show il colonnello dà il peggio di sé, mentendo spudoratamente a una platea di giornalisti circa le torture subite da Rio. Sebbene sia a capo della squadra di polizia, Alfonso Prieto non si rivela all’altezza del ruolo che copre. Pensiamo infatti alla leggerezza con la quale propone piani bellici per annientare i ladri o alle frecciatine volgari e sessiste nei confronti di Raquel.

Orgoglioso ed estremamente arrogante, il colonnello rientra indubbiamente tra i peggiori nemici incontrati ne La Casa de Papel.

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