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Le Serie Tv spagnole somigliano un po’ tutte alle telenovelas?

la casa de papel
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Che siano originali o ben curate poco importa: ormai le serie tv spagnole godono di un eccezionale successo. Sia in Italia che all’estero questi show hanno causato delle vere dipendenze, risolte con un prepotente binge watching. La Casa de Papel (La Casa di Carta) ne rappresenta un esempio lampante, divenuta ormai una delle serie più seguite a livello internazionale.

È stata elogiata, criticata e analizzata nei minimi dettagli, subendo un’eccezionale trasformazione. Diventata in breve tempo un fenomeno del web, al punto da godere oggi di un gran seguito, rientra ormai tra i cult della televisione malgrado qualcuno possa dissentire.

la casa de papel

La Casa de Papel ne ha subite di tutti i colori, diventando così l’emblema della televisione spagnola contemporanea, ormai apparentemente lontana dalle classiche soap opera romanzate. Questo show, così innovativo rispetto ai classici prodotti latini, sembra infatti aver reso chiari i propri obiettivi sin dal primo episodio.

Dalla trama incalzante, si evince immediatamente l’ambizione a un successo che non era programmato.

Occorre prendersi del tempo per leggere tra le righe delle serie tv spagnole più moderne. Accattivanti e al contenuto coinvolgenti, esse sono riuscite a riscattare la propria immagine, ormai fossilizzata nelle popolari soap latine. Pur dotate di carattere, hanno tentato di allontanarsi dallo stereotipo delle telenovelas.

Eppure, si dice che il lupo perda il pelo ma non il vizio. Perché tutti abbiamo pensato, durante la visione de La Casa de Papel, che quest’ultima stesse prendendo una piega già vista. Lo show si è infatti lentamente trasformato in una storia di passioni e drammi, portando in secondo piano la rapina del secolo. L’amore diventa il vero protagonista della narrazione e all’improvviso finiamo in un pessimo ciclone fatto di tradimenti e sentimenti.

Pare quindi che l’influenza delle telenovelas sia ancora presente nelle serie spagnole, nonostante di recente sia avvenuta una specie di corsa alla modernità.

Premendo sul bisogno di incantare lo spettatore attraverso una versione più “americanizzata” degli show, abbiamo assistito a una fusione tra due realtà: quella romanzata e quella strategicamente contemporanea.

Conosciamo tutti il format della telenovelas e alcune somiglianze con le odierne serie tv spagnole sono nettamente evidenti. Le tematiche affrontate sono quelle legate alla sfera sentimentale: l’amore, la passione, la famiglia.

Ponendo come serie tv campione La Casa de Papel non possiamo non notare l’assenza di un’analisi psicologica dei personaggi. Essi sembrano unicamente spinti dalla passione, da ormoni impazziti, incapaci di fare il più delle volte scelte ragionevoli. E tutto questo in nome di un amore ardente e folle. Ciò che ambiva a diventare un capolavoro ha, sfortunatamente, peccato di superbia, abusando di un pathos inefficiente. Piuttosto che attrarre lo spettatore sfruttando tale romanticismo, ha annoiato e distratto chi dalla serie tv si aspettava altro.

La Casa de Papel ha seguito così le orme di una tradizione che non vuole saperne di cambiare, di rinnovarsi.

La passione diviene il fulcro della narrazione latina, rompendo la fluidità di una storia che piaceva così com’era: senza alcun dramma, priva di lovestory forzate. La freschezza che inizialmente la caratterizza viene a mancare, svanendo quasi con l’inganno. Perché, malgrado la storia stia cambiando le carte in tavola, per noi è già tardi.

Siamo ossessionati dalla voglia di conoscere il finale di quest’avventura pazzesca e, al contempo, ridicola. È più forte di noi. Quando la genialità si coniuga con il trash tipico dei teleromanzi latini, qualcosa nello spettatore scatta. E no, non è la voglia di bruciare la televisione. Il bisogno di scovare nell’intreccio delle varie relazioni un qualcosa di profondo, magari legato alla rapina in questione, ci spinge a seguire la narrazione. Anche se consapevoli di poterne rimanere insoddisfatti.

La Casa de Papel ammalia e delude, eppure riesce a farsi guardare nonostante i molteplici difetti.

Ma quest’ultimo non è l’unico show a fungere da capro espiatorio. Un’altra serie che pecca d’ipocrisia è infatti Élite, lo show ambientato nella scuola superiore di Las Enchinas. Seguendo le orme di un crime drama adatto agli adolescenti, cade più volte nella ripetitività. Racconta con superficialità temi contemporanei e delicati, facendo leva unicamente sui drammi amorosi e sugli intrighi tra i personaggi.

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La serie, ambientata in Spagna, cerca di copiare – senza nemmeno tanti sforzi – i tipici setting delle scuole americane. C’è la scuola privata, gli studenti ricchi e i poveri, genuini ragazzi baciati dalla fortuna: è un’esplosione di cliché.

La volontà di far qualcosa di innovativo è perennemente presente, ma sovrastata dal bisogno di rendere la storia più drammatica, più romanzata. I personaggi sono stereotipati e i buchi di trama rendono la visione di questo show pesante e un po’ frustrante.

Malgrado le idee per garantire a queste serie tv il successo ci siano, metterle in atto sembra un’utopia.

In Spagna le soap e le telenovelas sono al centro della programmazione televisiva. E il successo riscosso a livello internazionale con i recenti show è stato sicuramente improvviso, inaspettato. Oggi i tentativi di allontanarsi dall’ombra di un passato ancorato alle telenovelas sono parecchi. Ma pare non siano ancora abbastanza.

I punti deboli nelle serie tv spagnole del momento sono davvero molti, nonostante si percepisca quella voglia di migliorarsi, rinnovarsi. Ma forse è proprio questo ciò che rende affascinanti gli show latini. È quella naturale propensione alla passione, la ricerca costante dell’amore persino nella più improbabile delle situazioni. Raggiungendo livelli altissimi di trash, si rincorre quella necessità di mostrare al pubblico che omnia vincit amor. Persino se di mezzo ci sono famiglie, intrighi, tradimenti, omicidi, rapine… e molto altro.

La Casa de Papel, Élite, sono solo alcune delle serie tv spagnole più apprezzate e, contemporaneamente, criticate dell’ultimo periodo. E l’impronta delle telenovelas è evidente, poiché sembrerebbe rappresentare ormai il marchio dei prodotti latini.

La Casa de Papel

Chiunque sostenga che gli spagnoli non siano in grado di realizzare delle serie tv prive di interessi amorosi e di scontatissimi colpi di scena probabilmente hanno la ragione dalla loro parte. Ma è altrettanto vero che di show di questo calibro ne avessimo proprio bisogno. Serie tv adatte a chiunque, capaci di distrarci grazie alle loro assurde vicende… e ai numerosi buchi di trama.

Alcune leggende narrano che l’origine del nostro interesse per le serie tv spagnole sia racchiuso nei meandri del nostro passato.

Forse dovremmo incolpare le nostre nonne o le zie, che guardavano sempre Beautiful in nostra presenza. O, forse, è colpa di una patologia che colpisce molti appassionati di serie tv seguendo un po’ la legge del contrappasso. Per ogni show di qualità amato, siamo costretti da una forza maggiore a guardare una serie tv spagnola.

Siamo ormai stati travolti dal ciclone latino iniziato da La Casa de Papel, ed è inutile negarlo: siamo diventati dipendenti da queste moderne telenovelas spagnole. E, forse, è arrivata l’ora di ammetterlo: non ce ne vergogniamo neanche un po’.

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