5) Bum Bum Ciao
La palma delle tamarrate però, potremmo consegnarla a pieno merito a quella che è già diventata una scena iconica della serie. Il Bum Bum Ciao non serve alla trama. Sta lì solo per ricordarci bene chi è Palermo, ma soprattutto per divertirci. Per quell’entertainment di cui parlavamo nell’introduzione.
Un altruista seminale come Palermo fa esattamente quello per cui è stato pensato: interpretare il ruolo di un elegante misogino senza peli sulla lingua, con un grande senso dell’onore e una buona dose di squilibrio che lo rende spesso imprevedibile. Una brutta copia di Berlino, in pratica. Ma il Bum Bum Ciao è già diventato virale e sembra destinato a scalare la classifica delle hit dell’estate. Denver l’aveva detto: questa teoria fa cacare, ma ha un bel ritmo.
Helsinki se la ride, ma sarà il primo a farne le spese.
Sembra che La Casa de Papel ci abbia preso gusto a mostrare questo volto un po’ più trash e disinibito. Ma, serie tamarra o meno, è anche per queste piccole dosi di no sense che abbiamo imparato ad amarla e a sentirci parte della banda. D’altronde, chi non vorrebbe al proprio fianco un amico con l’orso disegnato sul panzone?