La Casa de Papel è stata forse la serie tv rivelazione di questo 2018. Da alcuni acclamata, da altri contestata, ha ottenuto un successo enorme. Il Professore e compagni sono stati la produzione in lingua non inglese più vista di sempre sulla piattaforma di streaming tanto cara agli estimatori della serialità. L’ultima puntata de La Casa de Papel non lasciava troppo spazio a vicende future e futuribili. I nostri eroi erano riusciti nella loro impresa. Era finita. Netflix invece, visto il successo, ha annunciato a sorpresa l’arrivo di una terza parte prevista nel 2019. Pochi giorni fa è poi uscito un breve video in cui, sotto le note dell’iconica Bella Ciao, i protagonisti si ritrovano e leggono il copione della terza parte.
È una gioia vedere di nuovo riuniti i membri del cast. Ma quello su cui si sono concentrati tutti e su cui si concentrerà anche questo articolo sono gli ultimi secondi di video. La canzone partigiana accelera, la scritta “La Casa di Carta” si dissolve bruscamente e lascia spazio a una figura che guarda la telecamera, sorride, e poi si porta il dito indice alla bocca come per dire “zitti, è un segreto”. È Berlino. Il personaggio, a detta di molti, più iconico de La Casa de Papel. Quel gesto, quel sorriso beffardo sul volto di Andrés de Fonollosa ci apre un universo di scenari possibili e immaginabili sul prosieguo della serie tv. Cosa vuole dirci Berlino con quel “shh”? Proviamo a trovare una risposta.
Una trovata commerciale per aumentare l’hype
Come dicevamo Berlino è il personaggio che ha ottenuto più feedback positivi da chi ha guardato La Casa de Papel. La sua apparizione nel video potrebbe quindi essere solo una strategia pubblicitaria di Netflix per far salire ansia e attesa ai massimi livelli. Infondere nel patito della serie tv una speranza per poi stroncare i sogni dello stesso? In questo caso la mossa potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio visto che molti fan rimarrebbero delusi. Far intravedere una possibile continuazione della storia del personaggio interpretato da Pedro Alonso, illudendo gli spettatori, potrebbe infatti scatenare un polverone di critiche nocive a Netflix.
Hanno ammazzato Berlino, Berlino è vivo
De Gregori ci perdonerà per la licenza poetica, ma parafrasando la canzone che ci racconta di un emigrante spagnolo morto sul lavoro possiamo giungere al concetto di fondo: Berlino è davvero morto? La Casa de Papel è una grandissima produzione, ma qualche difetto ce l’ha. Alcuni buchi di trama sono stati spiegati dopo la fine della serie, come quello del rapporto tra Il Professore e lo stesso Berlino. Non stupirebbe quindi che Netflix improvvisasse una carrambata in cui ci spiega le vicende post sparatoria e ci presenta Berlino come l’eroe sopravvissuto. Quel “shh” potrebbe infatti stare a significare: “Sono vivo ragazzi, ma mi raccomando, acqua in bocca e non ditelo a nessuno”.
Possibili flashback per far rimanere nella serie uno dei suoi migliori interpreti
Anche questa potrebbe essere una possibilità, ma ovviamente sarebbe meno esaltante. Sarebbe un Berlino già visto, o comunque con il destino già segnato. L’idea di scoprire momenti passati della vita di Andrés potrebbe essere interessante, tutti vorremmo sapere come sono cresciuti da fratellastri lui e Il Professore, tutti vorremmo sapere com’è andato il primo incontro tra i due per studiare il piano perfetto. La Casa de Papel 3 potrebbe anche raccontare i mesi passati dai rapinatori isolati nella grande casa di campagna, ma sarebbe comunque un prequel con una fine già scritta. In più, le new entry nel cast e i nuovi nomi non sembrano supportare questa idea, ma pare vogliano proiettare verso il futuro la serie tv.
Nuovi nomi, nuova serie, molte speculazioni. La nostra idea.
In questo punto entrano in gioco la fantasia e la speculazione. Ma andiamo con ordine. Netflix ha annunciato che entreranno a far parte della serie alcuni personaggi con dei nomi singolari: Bogotà, Alicia, Tamayo e L’Ingegnere. Ricordatevi quest’ultimo perché ci tornerà utile nei nostri voli pindarici nel grande cielo delle possibilità. Abbiamo lasciato Berlino nel bel mezzo del corridoio del caveau, perforato dai proiettili della polizia mentre gli altri fuggivano. E se il nostro eroe avesse indossato un giubbotto antiproiettile? La nostra idea è questa: Berlino è stato ferito gravemente, ma è sopravvissuto e si trova in ospedale piantonato dal Cuerpo Nacional. Il Professore e compagni, venuti a sapere del fatto, organizzano una nuova incredibile impresa: entrare nell’ospedale e far fuggire Berlino in modo da non fargli passare gli ultimi mesi della sua vita in carcere. Per questo potrebbe servire un Ingegnere, un esperto di planimetrie e condotti di areazione.
Un’idea allettante che potrebbe rispondere alla grande domanda che tutti si sono posti dopo aver rivisto Berlino nel video di presentazione. In questo momento vorremmo essere nella testa degli autori per scoprire qualche particolare in più, per rubare i segreti delle nuove avventure de La Casa de Papel. A presto partigiani, a presto Professore. A presto, speriamo per davvero, anche a te Berlino.