4) Il rischio Skins
Escludendo quindi di continuare la storia con i personaggi di La Casa di Carta, potrebbe balenare l’idea di cambiare i personaggi e il colpo. Ossia, un gruppo di disagiati in maschera di Dalì rapina la Zecca? Bene, ora parliamo di un gruppo di disagiati in maschera di Topolino che rapina cosa? Bisognerebbe alzare la posta, e di tanto. Ma più della Zecca non esiste proprio nulla a livello economico, solo lì puoi stamparti i soldi. Potresti fare lo stesso colpo in un altro contesto, ma non renderebbe. E poi, cambiare i personaggi? Al giorno d’oggi è un miracolo riuscire a creare personaggi interessanti. Per una volta che gli sceneggiatori ci sono riusciti, non è il caso di spingerli a crearne di nuovo oppure si fa la fine delle generazioni di Skins, in cui ci si affeziona più alla prima che a tutte le altre.
5) La gioia del rewatch
Nessuno, del pubblico, vuole la seconda stagione di la Casa di Carta. Questo perché al giorno d’oggi, nell’epoca della serialità, non siamo più abituati ai finali degni di questo nome. Le storie danno l’idea di poter continuare in eterno perché le Serie Tv sono progettate così: devono durare il più possibile. Per una volta che abbiamo una storia chiusa, esaurita, bella nella sua completezza, vogliamo metterla tra le Serie Tv che abbiamo finito e che magari, un giorno, rivedremo. Tanto è breve, sì, rivediamola un paio di volte. Continuare questa Serie porterebbe allo stesso malessere che hanno i fan di Star Wars, di cui io faccio parte. La storia è finita con Il ritorno dello Jedi. Perché avete voluto rovinare tutto?