La Casa di Carta non è una serie tv. È un fenomeno mediatico di proporzioni gigantesche. Da quando è stata acquistata da Netflix è riuscita a coinvolgere un pubblico sempre più vasto, sia adolescenti che adulti. Su quanto effettivamente questa serie meriti l’attenzione che ha ottenuto, è ancora aperto il dibattito e questa quarta stagione lo ha infiammato ulteriormente (qui trovate la nostra recensione). Non possiamo negare che La Casa de Papel abbia perso credibilità nel corso della storia che a tratti risulti monotona, a tratti inverosimile.
Ma spezziamo una lancia in favore della banda de Il Professore. Ammettiamo: il ritmo incalzante, i protagonisti accattivanti a cui ci siamo inguaribilmente affezionati e la trama – sebbene con i suoi buchi – sono stati capaci di appassionarci, incuriosirci e conquistarci. I difetti ci sono, inutile negarlo, ma nonostante questi La Casa de Papel si fa voler bene. Anzi, per certi versi sarebbe più corretto dire proprio per questi difetti.
I sostenitori sono davvero numerosi, quasi quanto i disagi a cui vanno incontro. Dalle fissazioni, alle discussioni che durano ore fino allo stato catatonico in cui restiamo dopo aver visto tutti gli episodi della nuova stagione. Eccoli:
I disagi più comuni a cui vanno incontro i fan dello show spagnolo più celebre degli ultimi anni!
1. Ancora aspettiamo che un giovane e affascinante intellettuale ci fermi per strada invitandoci a rivoluzionare la nostra vita. Così, dal nulla.
2. Amiamo tutti i personaggi. Tutti. Tranne Arturito. Arturito è il male.
3. Abbiamo sognato almeno una volta di distenderci su un letto di banconote come ha fatto Denver.
4. Siamo tutti innamorati de Il Professore
5. I discorsi di Berlino sono in grado di incantarci grazie all’edonistico messaggio intrinseco
6. La tuta rossa è un must have nel nostro armadio
7. Abbiamo pensato almeno una volta di spegnere tutto e non continuare la visione dopo che il piano era andato all’aria (per poi cliccare su Passa al prossimo episodio)
8. Quando esce una nuova stagione, guardiamo ogni episodio di seguito senza fermarci…
9. …E alla fine del bingewatching soffriamo di disturbo della personalità multipla per tutti i personaggi in cui ci siamo immedesimati.
10. Nella nostra testa sentiamo la voce narrante di Tokyo che descrive ogni situazione grottesca che viviamo.