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La Ruota del Tempo – La Recensione dei primi 3 episodi in ANTEPRIMA

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Attesissima tra gli amanti del genere fantasy, La Ruota del Tempo – in arrivo il 19 novembre su Amazon Prime Video – fa parte di quelle serie tv tratte da romanzi lunghissimi, capaci di emozionarci e allo stesso tempo confonderci. Proprio come molte produzioni prima di questa, pensiamo ad esempio alla nota The Witcher (di cui ormai attendiamo con ansia la seconda stagione), La Ruota del Tempo tenderà senza alcun dubbio a dividere il pubblico in due fazioni nette: quella dell’amore e quella dell’odio.

Ho avuto la fortuna di guardare in anteprima i primi 3 episodi, e fin da subito mi sono sentita trasportata dalla complicatezza delle vicende, che vanno seguite con la massima attenzione per non perdere neanche un piccolo fondamentale particolare.

Facendo parte di quelle persone che non hanno letto i romanzi di Robert Jordan, ho avuto non poca difficoltà ad ambientarmi in un cosmo creato e pensato nel minimo dettaglio, ma grazie ad uno script e dei dialoghi scritti egregiamente, è possibile comprendere tutto ciò che serve per seguire la storia.

La Ruota del Tempo – Una trama complicata

La ruota del tempo

Le vicende sono ambientate in un mondo distopico e fantastico, frutto del Creatore che forgiò la Ruota del Tempo e che intesse il Disegno delle Ere (visibile nella sigla) utilizzando le vite degli uomini come suoi fili. Come raccontano i best-seller, la Ruota ha sette raggi, ognuno dei quali rappresenta un’epoca. In questo mondo, la magia esiste e solo alcune donne possono utilizzarla. È proprio una delle nostre protagoniste, Moiraine (Rosamund Pike), a introdurci in questo universo, essendo lei parte di una organizzazione tutta al femminile incredibilmente potente chiamata Aes Sedai.

La serie si apre dunque con il suo arrivo a Two Rivers, paesino fino ad allora tranquillo, in cui ci vengono introdotti i personaggi principali e le loro vicissitudini. Da lì a poco, scopriamo che la sua è una missione, quella di iniziare un viaggio pericoloso, insieme a cinque giovani uomini e donne, uno dei quali si profetizza sia il Drago Rinato, destinato a salvare o a distruggere l’umanità.

I personaggi de La Ruota del Tempo

Per introdurvi in maniera adeguata alla visione, ecco una piccola panoramica dei personaggi principali e dei loro bravissimi interpreti.

Moiraine (Rosamund Pike), è una donna che possiede dei poteri magici, giunta al villaggio con il suo fidato compagno al’Lan Mandragoran. È anche una donna seria, apparentemente incapace di sorridere e con un grande segreto. C’è poi la coppia che fin da subito ci colpisce di più, quella composta da Rand ed Egwene, la cui stabilità vacillerà non appena il loro mondo verrà stravolto dall’arrivo della donna e dei Trolloc.

I Trolloc, così come molte altre cose, ci ricordano il famosissimo The Lord of The Ring, ed è impossibile non notare le similitudini con i troll. Anche questa compagnia, (in cui vi è comunque la presenza di un anello), guidata dalla versione femminile di Gandalf, è composta da altre persone: Perrin, l’apprendista fabbro del villaggio e Matt, il Pipino del villaggio, sempre pronto a cacciarsi nei guai.

Il livello di tensione e colpi di scena è altissimo

Una delle prime caratteristiche che ho notato, e che di fatto saranno la sua prima nota distintiva, è sicuramente l’altissimo livello di suspense. Fin dalla prima puntata non è possibile dare nulla per scontato e capita diverse volte di trovarsi con l’ansia nella visione di alcune di scene, soprattutto quando riguardano la sorte dei nostri protagonisti.

C’è dunque amore, morte, magia e violenza, tutto perfettamente mescolato nel tentativo riuscito di coinvolgere lo spettatore che non riesce a distogliere lo sguardo dallo schermo.

I dialoghi, che consiglio vivamente di ascoltare in lingua originale, sono scritti perfettamente per fornire in maniera porzionata piccole informazioni utili a destreggiarsi nel mondo de La Ruota del Tempo, ma che al tempo stesso ci lasciano quel piccolo dubbio che alla fine di ogni puntata ci porta a domandarci quale sia la vera natura dei personaggi: “è veramente buono? È lui, o lei, il Drago Rinato?“.

Qualche difetto tollerabile

la ruota del tempo

Se non vi parlassi anche di qualche difetto che ho incontrato, però, questa non sarebbe una recensione sincera.

Se i costumi, le armi personali dei personaggi, il rispetto e la valorizzazione delle loro culture sono tenute in grande considerazione e valorizzate, lo stesso discorso non è applicabile al livello degli effetti speciali, decisamente deludenti.

Lo stesso regista ha spiegato che, dove possibile, ha preferito ricorrere ad oggetti e scenografie reali, abbandonando il tanto utilizzato green screen, decisione che sicuramente ha valorizzato le ambientazioni e la verosimiglianza di ciò che viene mostrato. Al contrario, e soprattutto dopo un inevitabile confronto con The Lord of The Ring (ricordiamo che è un film del 2001), la creazione dei Trolloc risulta incredibilmente scadente, così come gli incantesimi e le magie mostrate.

Nonostante ciò, la dinamicità delle scene lascia poco tempo a riflessioni di questo tipo, che vengono abissate immediatamente dall’ansia del momento e dalla suspense che certe scene riescono a creare.

Un bilancio più che positivo

Seppur iniziale e quindi potenzialmente soggetto a un cambio di opinione, questa serie può contare su un ottimo esordio. Per gli amanti del genere fantasy, si presenta come una trama originale, pur avendo chiari rimandi ai colossi del passato, non annoiando mai e non permettendo in alcun modo una visione passiva, sconsigliata se volete comprenderla.

Gli attori, alcuni ai primi veri ruoli importanti, si dimostrano all’altezza. Altri, come la bravissima Rosmund Pike, dimostrano di poter svolgere ruoli anche al di fuori della confort zone.

La Ruota del Tempo è una serie ricca di colpi di scena, emozionante e coinvolgente e con un inizio così non posso che essere fiduciosa su un finale con i fiocchi.

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