“La vita secondo Jim” è molto più che una serie tv: è un naturale momento di felicità dove rifugiarsi quando la vita sembra troppo brutta per essere vera.
La ragazza vi ha mollato, la vostra squadra del cuore è in fondo alla classifica, al lavoro sferzano la frusta, le vostre domande non riescono mai a trovare una risposta e dovete ancora finire di pagare le rate della canoa (cit.): è in momenti come questo che si finisce affondati nel divano, col braccio sinistro che accarezza teneramente il bracciolo e il destro che masturba le tempie, prima di stufarsi e afferrare il telecomando per accendere la TV. Che tristezza. Non disperiamo però, poiché se avrete fortuna attraverso il tubo a raggi catodici incapperete in un episodio de “la vita secondo Jim“, che potrebbe essere la pillola di felicità ideale per recuperare vigore e fiducia nella razza umana, oltre che per rotolarsi sul tappeto dalle risate!
La creatura di Tracy Newman e Jonathan Stark ha stampato sorrisi a nastro per ben 8 anni, dal 2001 al 2009, basando il suo successo su una fortunatissima teoria: la comicità risiede nel DNA! Il traino di tutte le vicende è infatti James “Jim” Belushi (fratello dell’indimenticato e indimenticabile John, divenuto icona grazie a “The Blues Brothers” e “Animal House“). Grazie alla sua semplice struttura narrativa, agli eccellenti e spassosissimi dialoghi e soprattutto al talento del cast, questa sitcom è senza ombra di dubbio un prodotto genuino e ideale per vendicarsi della sfortuna e più in generale di tutti gli aspetti più opachi del logorio della vita moderna.
Proviamo a scoprirla più approfonditamente insieme!
Il setting di base è questo: una famiglia tradizionale americana, con una mamma estremamente femminile e un padre “affetto” da un GARGANTUESCO maschilismo, dei figli buffi e un paio di zii talmente improbabili e bislacchi che basta guardarli in faccia per esplodere in una fragorosa risata.
“Cheryl, io sono un uomo semplice, riesco a mantenere un solo giuramento matrimoniale alla volta” Jim
“Ci sono state tre grandi invenzioni nella storia dell’umanità: il fuoco, la ruota… e Playboy!” Andy
“Sto discutendo con un uomo delle caverne: meno logica = più grugniti” Cheryl
Troverete una moltitudine di battute come queste in ogni singolo episodio e poco importa se qualcuno le definirebbe “stereotipate” o “banali”, perché per il contesto e il modo con cui verranno dette chi vi scrive (non certo un amante del trash e dell’ordinario…) vi garantisce al 100% che vi strapperanno come minimo un sorriso, facendovi a poco a poco dimenticare il motivo di quel muso lungo appeso ai vostri colli.
Dicevamo del contesto e delle situazioni, che per quanto grottesche risultano impossibili da non apprezzare: due maschi piuttosto sovrappeso che discutono all’interno di un bagno turco difettoso, la rivalità senza esclusione di colpi tra una bambina di 8 anni e un uomo di più di 100 kg (e occhio, perché la favorita è la prima…), una donna costretta a “salvare” un imprenditore edile (nonché suo marito) da un pericolosissimo ragno che l’ha costretto alla catatonia, un obeso tumefatto incapace di distendere appieno le sue braccia nonostante di fronte a lui ci siano un paio di bocce colossali, un uomo peloso che si disegna uno smile sullo stomaco con un rossetto…è tutto così folle! Folle come solo la forma più selvaggia e pura dell’umorismo sa essere.
Le dinamiche tra i personaggi si intersecano quindi nei modi più improbabili, senza però risultare praticamente mai ridondanti, nonostante il fatto che spesso la puntata giri attorno a un dilemma tra Jim e sua moglie Cheryl la cui risoluzione porta alla bonacciona morale finale. D’altronde è pur sempre un programma per famiglie (anche se non è raro incappare in alcuni sordidi e bassissimi riferimenti sessuali perfettamente camuffati da quei geni dei dialoghisti) e alla fine c’è sempre bisogno di un messaggio positivo da trasmettere a casa.
C’è quindi spazio per i sentimenti anche nella più grottesca delle serie, specie quando i due “rivali” si riscoprono puntualmente alleati.
Jim è un uomo talvolta rozzo e insensibile, pigro come un bradipo e orgoglioso in una maniera insopportabile; dall’altra parte Cheryl è sempre zuccherosa, parte sistematicamente dalla parte della ragione (e la cose le piace da morire!) ed è una donna bella, sensibile e simpatica.
So cosa state pensando, ci siamo passati tutti: “MA CHE C’AZZECCANO QUESTI DUE?!“. Niente, oppure tutto. Dipende.
La complementarità in amore è un fattore da sempre ambiguo, poiché nella sua accezione negativa diventa “eccessiva diversità” e finisce con il distruggere il legame nato chissà in quale maniera tra due persone agli antipodi. Nel caso di Jim e Cheryl, invece, la polarità diventa assolutamente positiva in quanto questi due hanno esattamente tutte le cose che mancano all’altro/a ed è proprio nell’andare a cercarle nel partner che risiede il loro amore, frutto di un tacito rispetto reciproco e di una naturale voglia di stare insieme. Impossibile non guardarli con tenerezza.
Ah, ce ne fossero di storie come questa nel Mondo reale…
Siete sempre lì su quel divano con gli occhi annacquati e le guance indolenzite, l’atmosfera però è cambiata: chi se le ricorda più quelle bordate di pessimismo?! Ora è tempo di gioire, sentirsi più leggeri, più liberi e quindi pronti a ripartire più forti e carichi di prima.
“La vita secondo Jim” è una cura miracolosa che rischia tra l’altro di dare dipendenza perché una volta che inizi un episodio ti viene difficile staccare le terga da lì. Perché? Perché nella spontaneità si ritrovano spesso i cardini fondamentali di quella che dovrebbe essere la vita di ognuno di noi, felice e spensierata!
Romantico vero? Ecco, adesso immaginatevi Andy che abbandona la scena cosparso di burro e senza i pantaloni, con Ruby che gli tira una ciabatta e Jim che annichilisce Dana ricordandole che è destinata a diventare una gattara, il tutto mentre Cheryl e Ruby danno di matto saltando sul parquet. Nel mentre Kyle mangia delle patatine al formaggio in cucina.
MAI prendersi troppo sul serio.
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