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Last Man Standing gioca con gli stereotipi delle vecchie sit-com per ridicolizzarli e rinnovare il genere

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Last Man Standing, nona stagione, episodio due. Mike Baxter incontra Tim Taylor. I due personaggi che hanno confermato il successo di Tim Allen danno vita al primo contrario di spin-off in una serie. Non un personaggio particolarmente riuscito che poi porterà avanti una nuova storia in una serie a se stante ma una “palla ad effetto”, stile Multiplicity, che sdoppia Tim Allen. Il protagonista di Last Man Standing incontrerà il protagonista di Home Improvement (trasmesso in Italia con il titolo Quell’Uragano di Papà, frutto probabilmente di qualche notte insonne). Tim Allen incontra Tim Allen, basterebbe questo a rendere questa serie come una delle sit-com che ha contribuito a rinnovare il genere.

Last Man Standing e il passaggio di Network

In tutte le televisioni del mondo i programmi si cancellano senza troppe spiegazioni. I grandi Network americani in questo superano di gran lunga le altre televisioni perché molto spesso cancellano tout court, staccano la spina senza controllare neanche i minimi parametri vitali. É successo proprio questo a Last Man Standing. La serie aveva un buon successo ma ABC l’ha cancellata all’improvviso alla fine della sesta stagione per una serie di ragioni non totalmente identificate. La serie passa così a FOX e nella prima puntata della settima stagione Kyle/Christoph Sanders il marito di Mandy Baxter/Molly Ephraim apre la scena mentre si lamenta di non riuscire a registrare il suo programma preferito (chissà quale potrebbe essere…) perché non lo trova più sul solito canale. Da lì Mike Baxter/Tim Allen e sua moglie Vanessa Baxter/Nancy Travis iniziano una serie di frecciatine anzi strali, inequivocabilmente riferite al passaggio da ABC a FOX. Una presa di posizione che non si era mai vista in nessuna sit-com.

Last Man Standing (640×512)

Stand-up comedy con ospiti

É indubbio che sia Tim Allen ad essere la forza di attrazione di questa serie che, per chi l’avesse persa, è disponibile nel palinsesto di Disney+. É lui la password per accedere alla battuta sferzante, immediata. Gli stessi sceneggiatori si erano ormai abituati alla sua appropriazione del copione. Si poteva sapere da dove si partiva ma non dove si andava a finire. Last Man Standing è stata girata sempre davanti ad un pubblico con l’eccezione dell’ultima stagione a causa delle misure restrittive dettate dalla pandemia. Il pubblico è linfa vitale per questa stand-up comedy allargata, con ospiti. Gli attori che impersonano i membri della famiglia Baxter sia di sangue che acquisita, gravitano intorno al pianeta Mike Baxter ed hanno il ruolo di stimolo all’effetto comico. Tra le figlie spicca per contrapposizione la mediana Mandy, interpretata da Molly Ephraim. Figlia svagata che segue un suo ordine planetario creandosi un’orbita al di fuori dell’ “Allencentrismo”.

Vlog-morale

Alla fine di ogni episodio Mike Baxter registra il suo vlog. In ogni sit-com che si rispetti c’è sempre uno scambio di battute, oppure un piccolo monologo di uno dei protagonisti, a sottolineare la morale della puntata. Una sorta di bignami propedeutico al messaggio che si voleva trasmettere al pubblico. Fare la morale, per quanto giusta possa essere, confina sempre troppo pericolosamente con la noia. La noia non è certo nelle corde di Mike Baxter ma c’è una sorta di tradizione da mantenere o piuttosto abitudine. Il pubblico medio americano ama sapere che può contare sulla chiusa, un riassunto morale di quanto si è appena visto. Mike Baxter che è più che conservatore, rispetta il mandato e sfodera il vlog finale, incorniciato dagli sconti della settimana e dalle considerazioni dell’uomo solo davanti ai suoi telespettatori. Una piccola morale la possiamo trarre anche noi dal passaggio di mano di questa serie. Se ABC non avesse interrotto la produzione e non fosse passata a Fox, non sarebbe approdata a Disney+ che ha acquisito 20th Century Fox. Molto probabilmente sarebbe spirata precocemente alla sesta stagione. Morale: non tutti i mali vengono per nuocere.