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Legion e il panorama Marvel tra cinema e Serie Tv: quattro chiacchiere tra fan

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Dedicato a tutti i fan Marvel che hanno visto Legion e agli amici con cui da quasi 10 anni il Lunedì sera significa “Serie Tv”

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La foto serve a darvi un’idea dell’ambiente e dei soggetti che si sono radunati per assistere ai primi due episodi di “Legion”, la nuova serie FOX tratta dai fumetti Marvel.

Io e i miei due compari ci conosciamo da una vita. Cresciuti a pane, videogiochi, tv e ovviamente fumetti, diciamo pure che nel gruppo io sono quello che è stato preso per il c*** per anni, perché sperava in un film su “Deadpool” e ora smania per vedere Netflix lavorare su Moon Knight. Ovviamente non ci siamo persi neanche un film (attendiamo con fiducia “Guardians of the Galaxy Vol. 2”) o una Serie TV (d’altro canto siamo dei serial addicted).

Ma veniamo a noi. Con questo articolo non vogliamo valutare “Legion” (o meglio, non solo questo, anche perchè l’abbiamo già fatto qui). Ci va di condividere con voi il nostro punto di vistacosa passa per la testa di tre fan Marvel dopo aver iniziato questa Serie Tv: dalle prime impressioni, fino alle più contorte elucubrazioni a cui è giunta la nostra cricca marveliana nel post-visione.

Partendo da “Legion” spingiamoci oltre, passando tra Serie Tv, film e quant’altro, facciamo una chiacchierata a tutto tondo tra Marvel’s fan.

“Chi ben comincia…”

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Da un’intro di pilot che per certi versi mostra delle somiglianze con la controparte vista in “Watchmen”, passando per una regia più cinematografica che televisiva, “Legion” cerca di spingersi oltre rispetto a certi standard, anche sfruttando una narrazione a vari livelli e una fotografia d’altri tempi. Il prezzo da pagare è a tratti una difficoltà nel contestualizzare gli eventi a livello temporale, sia come sviluppo, che dal punto di vista cronologico.

Cosa è reale e cosa è frutto della mente? Uno sforzo apprezzabile quello di portare la malattia/potere mentale al centro della scena. Ciò a cui assistiamo è un trip riuscito, a forti tinte oniriche, un incubo a occhi aperti dal quale rimaniamo catturati. Il piano della realtà soggettiva del protagonista è infatti talmente profondo e stratificato che anche lo spettatore finisce con il rimanerne inghiottito, a tratti confuso. E se il primo episodio aveva l’obiettivo più di colpire ed ispirare piuttosto che spiegare, già nel secondo la narrazione sembra diventare più snella e fruibile. Vedremo come si evolverà la vicenda. Ciò che incuriosisce è questo David Haller in formato work in progress, capire quali sono gli obiettivi di Summerland e soprattutto se ci sarà l’inserimento di elementi provenienti dall’universo X-Men.

“Non è MCU. Non è continuity X-Men. Sa soltanto quello che non è”

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La genesi del personaggio nei fumetti è diametralmente opposta alla versione televisiva, con buona pace dei puristi. Il Legion “originale” vedeva risvegliato per la prima volta il suo potere nel bel mezzo di un attentato, andando ad assorbire la mente del capo dei terroristi, che sarà la prima personalità a far parte della psiche del mutante. Ovviamente ne seguiranno altre, ognuna in grado di sfruttare un potere diverso e che letteralmente prenderanno il possesso di David. Questo Legion 2.0 invece sembra conoscere la sua “malattia” da sempre, manifestando capacità di telecinesi quando è portato in gravi condizioni di stress, mentre più che di personalità multipla finora abbiamo assistito a quelle che potremmo definire delle visioni assillanti.

Si tratta presumibilmente di una scelta televisiva, data la necessità di fornire un punto di vista univoco del protagonista, cosa che sarebbe stata difficile nel caso di un individuo schizofrenico, dominato da molteplici personalità esplosive.

Al di là delle origini, David Haller si conferma un personaggio dalla personalità frammentaria, con un lato “base” più simpatetico che carismatico, sopraffatto sulla carta stampata da quelle personalità dominanti e nella Serie Tv dalle sue visioni. Ci aspettiamo una metamorfosi del protagonista anche sotto questo profilo, dovendo affrontare il passaggio interiore da “malato” a “dotato” e a quel punto sarà interessante vederne il risultato.

Altro aspetto interessante e non trascurabile è il ruolo del padre. Il David “originale” è figlio di Charles Xavier, il Professor X degli X-Men. Non ci è dato sapere se sarà la stessa cosa anche nella Serie Tv (supponiamo di sì). Ciò che abbiamo scoperto nel secondo episodio è che il padre era un astronomo e David fatica a ricordarne il viso, oltre ad avere dei ricordi non propriamente “sereni” con lui.

Riuscirà FOX a non fare la fine di SONY?

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Come ogni fan sa bene, FOX detiene i diritti degli X-Men (e dunque di Legion), con tutto ciò che ne consegue: Marvel aveva “scarificato” in un certo senso la testata, dando spazio agli Inhumans (per i puristi i “mutanti finti”). Presenti anche sul piccolo schermo in “Agents of S.H.I.E.L.D.”, per loro è prevista una Serie Tv (ABC) il cui debutto sarà preceduto da un film di 80 minuti che raccoglierà in sé i primi due degli otto episodi previsti.

Dunque “Legion” è la prima Serie Tv prodotta dalla Marvel Television a non far parte del Marvel Cinematic Universe (MCU). E se inizialmente si era pensato di inserirla nella continuity cinematografica, la smentita è poi arrivata direttamente dal produttore esecutivo Lauren Shuler Donner, che ha dichiarato: “È un mondo separato, stiamo costruendo il nostro”. D’altro canto FOX ha in programma anche una Serie Tv sugli X-Men e quella sì che presenterà degli elementi di connessione con quanto visto al cinema (ad esempio le Sentinelle).

La Donner ha poi aggiunto che con tutte queste timeline aperte la produzione di “Legion”, nel creare il prodotto, ha spesso ragionato sulla base del pensiero “ok, scartiamo questa cosa e speriamo che i fan lo accettino”.  Un gioco abbastanza pericoloso. Con il filone cinematografico di Bryan Singer giunto al capolinea “X-Men: Apocalypse” e Hugh Jackman che andrà in pensione come Wolverine dopo “Logan”, non sarebbe stato male porre le basi per un universo aperto attraverso lo strumento delle Serie TV (guardare cosa hanno fatto in casa Marvel Studios-Disney).

Chiamateci pure banner pro-Netflix

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Possiamo fare paragoni tra “Legion” e le altre Serie Tv sui supereroi Marvel? Ci abbiamo provato, ma si tratta di un esercizio azzardato e onestamente improduttivo. “Legion” ci consegna davvero un mondo “separato”, tanto che se non avessimo saputo che si trattava di un personaggio dei fumetti nessuno si sarebbe sorpreso. D’altro canto anche nei comics David Haller non è un top face, bensì un personaggio strumentale a molte storyline. Brava FOX ad aver scelto un nome più adattabile al contesto di una nuova narrazione.

Tralasciando “Agents of S.H.I.E.L.D.”, Netflix e i suoi titoli si mostrano come l’altra faccia della Luna. Il marchio di fabbrica è un taglio urban & dark che, condito con una buona dose di crudo realismo, fa da scenario ai vigilantes, personaggi da stand-alone vicini per molti aspetti alle loro controparti fumettistiche. Un prodotto ad hoc per un’utenza matura, accompagnato da una costruzione narrativa, magari a volte compassata, ma solida. Inutile evidenziare come queste Serie Tv abbiano ormai ottenuto in toto il consenso dell’intero fandom Marvel, anche perché facendo parte integrante del MCU ne alimentano a dismisura l’hype, con l’inserimento di nuovi tasselli e trame da veder poi riproposti e magari sviluppati sul grande schermo.

Quale futuro per noi Marvel’s fan?

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L’essere tagliati fuori dall’universo MCU è probabilmente la ratio che ha spinto FOX ha cimentarsi in un progetto che profuma di alternativo. Un tentativo di creare un prodotto nuovo, sperimentale e moderno rispetto a quanto visto fino ad oggi. La costruzione, i filtri, le musiche e alcune scene quasi coreografiche sembrano far trasparire la volontà di presentare “Legion” come qualcosa di “indie” (talvolta scadendo un po’ nel cheap) e sdoganato dallo stereotipo delle Serie Tv (ma anche film) sui supereroi a cui siamo abituati.

Il personale pensiero di questi tre fan? Anche sulla base di quanto è accaduto con Sony, titolare dei diritti su Spider-Man, diciamo: “Fox, dai alla Marvel quel che è della Marvel. Vogliamo vedere gli X-Men nella fase 4 del MCU”. A nostro avviso il canone dettato dal duo Marvel Studios-Disney si è dimostrato quello di gran lunga più performante e appetibile al pubblico e ci piacerebbe vedere gli X-Men seguire un percorso (cinematografico e seriale) comune con gli altri personaggi de La Casa delle Idee. Ma sappiamo che è soltanto utopia. 

Non che FOX abbia fallito nel portare al cinema i Mutanti e ribadiamo come “Legion” abbia un enorme potenziale, ma il paragone con la concorrenza è una battaglia a tratti impari. Non ci sentiamo di condannare FOX accusandola di un certo immobilismo, ma gli altri, da “Agents of S.H.I.E.L.D.” arrivando al prossimo The Defenders”, hanno saputo sfruttare al massimo il potenziale a disposizione, portando nuovi fan e ottenendo l’approvazione da quelli della old school.

Cosa può fare allora FOX? Deve Sfruttare le “poche” (ma buone) risorse a disposizione. E lo sta facendo per certi versi: proponendo personaggi che sono davvero stand-alone, Deadpool docet; spingendosi oltre nei contenuti, anche “Logan” sarà rated R; portando nel quotidiano prodotti di livello come “Legion”, che, per quanto a “tenuta stagna”, possano in qualche modo rendere omaggio alle loro origini Marvel ed essere apprezzati dal punto di vista tecnico.

Ma c’è un rovescio della medaglia. La storia recente ci dice che da quando Marvel ha dato il via al MCU è diventato difficile permettersi dei prodotti “isolati”, un unicum di supereroe, che riesca a far presa sui fan convincendoli a pieno. Film e Serie TV come queste, autoconclusivi o che vivono di puri sequel, sembrano ormai cose del passato. E così anche un prodotto validissimo rischia di non essere totalmente apprezzato, quasi a pagare il fatto che si voglia prendere troppo sul serio. Perché qualcuno in fondo siamo sicuri avrà pensato: “non sarà mai epico quanto un team-up pronto a salvare il mondo o una Hulkbuster che piomba sulla Terra lanciata da un satellite”.

Staremo a vedere dunque. Di certo c’è che “Legion” è solo una delle carte con cui FOX si prepara a fare il suo all-in in una partita che fino ad ora l’ha vista sempre un passo indietro. A noi fan decidere se darle ancora credito o meno.

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