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Leopardi ci apre un mondo sull’Amore Infinito della sua vita

Leopardi e Fanny
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Due puntate cariche di emozioni, parole scintillanti, lacrime e battiti scalpitanti. Questo in fondo è sempre stato Leopardi, ma nessuno lo ha mai voluto vedere o forse accettare. Gran parte di noi, infatti, se n’è sempre lavato le mani con la ridondate storia del pessimismo cosmico e dell’ingratitudine verso una natura matrigna, che non vuole il bene dell’uomo. Così come di un Dio, che sembra essersi dimenticato delle sue creature mortali e infine di una vita che, forse, non vale neanche la pena di essere vissuta. Rai Uno, però, ci mostra una persona diversa. Una persona e non un personaggio. Pertanto, chi era davvero Giacomo Leopardi? Il Poeta dell’Infinito, di All’Italia, Il Sabato del Villaggio, direte voi.

Ma poi, chi altro era? Cosa sentiva, come pensava, cosa desiderava? A questo proposito, la miniserie risulta essere un biopic di grande fattura, considerato il coinvolgimento di grandi consulenti letterari e storici. Questi sono andati a fondo ai suoi Canti, alle Operette Morali e a tutto il suo patrimonio letterario, dandogli voce attraverso l’affiatatissmo amico Antonio Ranieri. Mediante le affiatate e vibranti sue parole, conosciamo così un giovane che voleva abbattere le pareti della sua austera casa di famiglia, per diffondere il suo genio e la sua erudizione al mondo intero.

Primo piano di Leopardi - il poeta dell'infinito
Rai Uno

Il piccolo Leopardi desiderava respirare aria fresca e nuova

Egli avrebbe voluto giocare con gli altri bambini per strada e contemplare per ore la bellezza della natura rigogliosa. La Bellezza è stata sempre la sua grandiosa musa, la sua unica divinità, la sua ragione di vita. Tuttavia, il suo destino è stato diverso, traditore e lontano da beltà e appagamento. E se vi steste chiedendo cosa personificasse al meglio questo nutrimento per occhi e anima, era proprio la Donna, come entità totalizzante, ad essere in cima alla sua lista. Più dell’amore verso la conoscenza, la poesia (per voi serie tv per amanti della poesia), il patriottismo e l’amicizia più travolgente, c’era dunque l’amore verso coloro che ci mettono al mondo.

Già dalla sua finestra, simbolo di quella nota siepe “che da tanta parte dell’ultimo orizzonte il guardo esclude”, da bambino ammirava la figlia del cocchiere che allietava il vicinato con le sue dolci note. A Silvia è dedicata a lei, che ahimè, fu tolta giovanissima alla vita. Ma come può la natura o l’Altissimo permettere un tale sacrilegio? Attraverso il dolore di una donna, pertanto, Giacomo Leopardi aveva costruito la sua ancestrale filosofia sull’esistenza terrena, diventando così il più grande poeta italiano di tutti i tempi. Ma sarà un’altra figura femminile a definire ogni istante del suo percorso in questa sua vita, tormentata da una salute cagionevole e da un’ipersensibilità quasi disumana.

Protagonista dei salotti fiorentini, sarà la leggiadra e seducente Contessa Fanny a rapire il suo cuore

E questo accadrà già ancor prima di conoscerla. Tramite un ritratto mostratagli da uno dei suoi tanti spasimanti, infatti, si connetterà subito a lei e all’utopia di poterla amare godendo finalmente della felicità più prospera. Tuttavia, sin dal momento in cui se la ritroverà davanti agli occhi, conserverà sempre l’umiltà di non sentirsi all’altezza rispetto al suo aspetto, ai suoi modi e alla concorrenza da cui era circondato. Più volte confiderà ad Antonio di voler avere la sua stessa prestanza per conquistarla! Sentendo spesso, nel suo più recondito angolo di cuore, che Fanny potesse “appartenere” soltanto a uno come lui.

E così sarà in futuro, in parte. Ma si tratterà di una storia comunque nata dalla penna e dal sentimento fortissimo di Giacomo. Egli stesso, di fatto, è stato l’intercessore in senso letterale e figurato di un amore che, soltanto dopo la sua morte, si affermerà per un fugace periodo. In pochissimi conoscevano infatti questa sua naturale, nonché vitale, propensione all’amore. Quello specifico per una creatura che non è come le altre. Tanto vicina all’etere e mai troppo mortale, infatti, la rappresentazione concreta della sua idea di amore non è universale ma infinita. Non a caso, era il solo che riusciva a elevarlo, come fosse la linfa che scorreva all’interno della sua già florida vena artistica.

Leopardi, Antonio e Fanny (Style Magazine - Correre della Sera)
Rai Uno

Tuttavia, Leopardi sapeva che Fanny non l’avrebbe mai visto al suo stesso modo

Ciò nonostante, lei gli aveva donato cotanta speme, quotidianamente e da lontano. E tutto questo non era altro che una logorante illusione (ecco un focus sull’amore tra Cook ed Effy)! Come egli stesso ribadirà nei deliranti momenti in cui il suo corpo declassava lentamente. Quando i suoi respiri si facevano sempre più corti e tuonanti e i suoi affaticati occhi lacrimavano dinanzi alla luce e alle sue sudate carte. Eppure, lui scriveva e scriveva ancora senza sosta le sue lettere d’amore per lei. Si spacciava per colui che lei desiderava più di ogni altra cosa, imprimendo sulla pergamena nient’altro, che le avvolgenti e scarlatte parole del suo cuore. E ne faceva così l’unica cura alla sua sofferenza fisica, ai vili insulti dei vari Tommasei di turno e al tempo, che inesorabile fuggiva via.

Perché proprio questo era mancato a Leopardi sin dal primo giorno. Una famiglia che gli donasse tutto il suo amore senza pretendere nulla in cambio. Una presenza femminile che lo rendesse gioioso ogni suo giorno e una buona salute per godere a lungo dei doni preziosi dell’esistenza. Desiderava semplicemente dare e ricevere amore, sorridere di più, essere circondato da persone che comprendessero la sua nobile interiorità e da altre con cui condividere piacevoli momenti. Fortunatamente, però, su questi ultimi punti verrà abbastanza accontentato. Pensiamo a Pietro Giordani, il faceto liberale che lo aveva lanciato nel mondo vero o all’adorabile Marianna che, in fondo, bramava molto più di un’amicizia con lui (per voi un articolo sull’evoluzione dell’amico nelle serie). Ma fu Antonio, infine, il più grande amico, fratello e compagno che potesse mai sperare di avere accanto.

gli ultimi giorni del poeta
Rai Uno

Trascorreranno anni d’affetto, complicità, successi, fallimenti e amore del tutto incondizionato

E che Antonio alla fine cedesse alla forza attrattiva di Fanny, non possiamo recriminarglielo troppo. Agiva con l’onestà più trasparente nei confronti di Giacomo, permettendo spesso di vivere attraverso la sua tempra, ciò che lui non poteva. E quel bacio che Leopardi e Ranieri si sono scambiati come prova d’amore per Fanny, non è stato buttato a caso nella storia. Di fatto, quello sarà il suo unico vero bacio, prima di quello che la Contessa gli concederà in seguito, affinché lo corrispondesse però al suo Antonio. In conclusione, con la miniserie abbiamo assistito a un passaggio delicato ma impetuoso del poeta. Egli, infatti, rinuncerà all’ammirazione abnegante della luna, a cui i solenni i pastori Chirghi erano avvezzi, per qualcosa di più vicino all’uomo. Realissimo. Fatto di carne e sangue.

Ed è proprio attraverso la sua indole più intrinsecamente romantica che scopriamo il Leopardi filosofo, il politico (qui le migliori serie politiche odierne) e l’anti-ecclesiastico. Ogni sua visione era infatti permeata dalla sua speciale sfera sensibile, diversa da qualsiasi altro e degna di celebrazione ieri, oggi e sempre. Dunque così, Giacomo Leopardi decide di salutarci una volta per tutte. Con il sacrificato nastro del suo passato, costellato da immagini bieche del padre, da luminosi ricordi del sé bambino, da Antonio, sua Stella Polare, e poi da lei. Avvolta da una luce abbagliante, prima dell’oscurità eterna, Fanny lo chiamerà per nome donandole il suo sorriso più celestiale. E lui sarà felice. Per la prima volta e per l’ultima.