Uscita di recente, L’estate in cui imparammo a volare ci ha regalato emozioni forti e ci ha permesso di rivederci nel profondo legame tra due amiche diverse ma molto legate. Prodotta principalmente per un pubblico femminile, affronta temi forti: la famiglia, la droga, la violenza sessuale e l’aborto. Lo fa in modo cauto senza superare un certo limite e senza cadere nello stereotipo o nel banale.
Katherine Heigl (Izzie Stevens in Grey’s Anatomy), protagonista insieme alla sua co-star Sarah Chalke, veste i panni di una ricca e famosa conduttrice di un talk show immersa nella frenetica vita della televisione. L’estate in cui imparammo a volare (Firefly Lane) è uscita su Netflix il 3 febbraio e ci ha commosso in diverse scene di fronte alle quali non abbiamo saputo trattenere le lacrime.
Vediamo insieme le 5 scene più commoventi di L’estate in cui imparammo a volare
1) Lo stupro di Tully
Una delle scene più tristi di L’estate in cui imparammo a volare la troviamo all’inizio, è proprio questo fatto che spinge le due adolescenti a diventare amiche.
Come apprendiamo da subito la vita di Tully, fin dall’infanzia, non è stata facile. La ragazza viene temporaneamente abbandonata dalla madre tossicodipendente. La ragazza cresce dunque senza regole ma soprattutto senza una figura materna che la metta in guardia dai ragazzi e dalle insidie della vita.
Arrivata da poco a Firefly Lane attira subito l’attenzione della vicina di casa Kate e del figo della scuola Pat, i due vanno insieme a una festa e si ubriacano. Il ragazzo la invita a seguirlo nel bosco e Tully, non pienamente cosciente, lo segue inconsapevole delle sue cattive intenzioni. Pat inizia a baciarla e quando la ragazza capisce che non si sarebbero fermati ai baci prova a divincolarsi dicendogli chiaramente di smetterla. Pat non la ascolta e la stupra abbandonandola poi come se niente fosse nel bosco da sola. Tully, tornata a casa, incontra Kate e si confida con lei. Le due ragazze si abbracciano regalandoci un momento molto commovente e l’inizio di una profonda amicizia che durerà per anni.
Tully non confesserà mai questo segreto alla madre o a nessun altro se non alla migliore amica, ma trovandosi in futuro nella stessa situazione si difenderà con le unghie.
2) Il discorso negato a Kate
La puntata 8 di L’estate in cui imparammo a volare risulta commovente sotto diversi aspetti, viene infatti affrontato il rapporto conflittuale tra Kate e suo fratello Sean.
Ci troviamo nel passato al matrimonio di Sean che affida il discorso a Tully e non a Kate, la quale la prende male ma cerca di non darlo a vedere. Come se non bastasse chiede alla sorella di filmare il discorso e noi ci sentiamo ancora una volta dispiaciuti per lei.
Nel mentre Tully cerca di convincere Sean a non sposarsi in quanto segretamente gay e gli ricorda l’amore che lui ha provato nei confronti di Richard (l’uomo che ha confessato di amare negli anni ’80), morto da poco.
Sean però vuole a tutti i costi una famiglia e non l’ascolta, sfogando la frustrazione ancora una volta su Kate (che per sbaglio distrugge la torta e si sente dire “questo è il classico da Kate“). La sorella nonostante tutto scrive per conto di Tully un discorso molto commovente che nel momento in cui viene pronunciato lascia esterrefatto e commosso Sean (ma anche noi a casa).
3) L’arresto di Nuvola
Uno dei momenti più dolorosi di L’estate in cui imparammo a volare è quello che ha visto le due amiche separate con la forza
Nuvola, lasciata dall’ennesimo uomo sbagliato, decide comunque di donargli i restanti soldi che erano destinati al pagamento delle bollette per comprare attrezzi per la band. Quando la giovane Tully gli fa notare che giustamente hanno bisogno di soldi per vivere, Nuvola le confessa le sue intenzioni: vendere la droga dell’uomo.
Tutto sembra procedere secondo i piani fino a quando, mentre la donna è intenta a contrattare con due “clienti” nel salotto, la polizia irrompe in casa arrestandola e trascinando via anche Tully.
Dal momento che l’adolescente è minorenne, la polizia la porta via comunicando ai Mularkeys che andrà a vivere con sua nonna. Kate disperata implora i poliziotti e la sua famiglia di lasciare che la ragazza viva con loro, ma ovviamente non è possibile. Così le due ragazze si abbracciano e piangono (e noi con loro) fino a quando non vengono strappate dall’abbraccio con la forza.
4) L’aborto di Tully
Finalmente le cose sembravano aver preso la piega giusta, sembrava proprio che Tully avesse trovato un piccolo attimo di felicità in una situazione che non aveva neanche mai pensato di poter vivere: l’amore di un marito e un figlio.
Invece, proprio come un fulmine a ciel sereno, ecco che la donna si trova ad avere un aborto spontaneo proprio la sera della luna di miele. La scena è tragica, ma ancora più commovente e strappalacrime è quella che vede Tully affrontare il discorso durante la sua trasmissione, aiutando altre donne a sentirsi meno sole e meno in colpa.
Rivela agli spettatori (tutte donne) cosa le è successo la settimana prima e ammette di non stare ancora bene. Poi parla al pubblico che le fa una standing ovation per aver incoraggiato tutti a parlarne senza paura. Questa è la scena più importante dell’episodio 9 di L’estate in cui imparammo a volare, e forse della serie. Ci dimostra che ci deve essere più conversazione su questo argomento.
5) Quando Max non si presenta
Questa scena è forte, ma ci dimostra ancora una volta come avere al proprio fianco un’amica fidata sia importante.
Tully dopo l’aborto litiga con Max, allontanandolo e non preoccupandosi del fatto che anche lui ha appena perso un figlio. Di animo dolce, l’uomo cerca in tutti i modi di starle vicino ma lei non glielo permette e gli dice che ora che il figlio in arrivo non c’è più non c’è motivo di stare insieme.
Pentita si reca da lui chiedendogli un’ultima possibilità e lo invita a presentarsi al molo dove si sono sposati il giorno dopo. Max non si presenta, ma la donna non riesce ad accettarlo e continua ad aspettarlo fino al momento in cui Kate, che era stata lì fin dall’inizio nascosta dietro una siepe, va a prendere l’amica, la abbraccia e la porta via.