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Loki 2×02: Loki e Mobius a spasso nel tempo 

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Il primo episodio della seconda stagione dedicata al Dio dell’inganno ci ha suggerito qual è il principale obiettivo di Loki: ritrovare Sylvie. Quest’ultima, dopo aver ucciso Colui che Rimane, ha causato la rottura della Sacra Linea Temporale, ora disgregata in infinite ramificazioni. Nell’episodio precedente e nella parte centrale della narrazione, Loki ha incontrato Sylvie in uno dei suoi sbalzi temporali, nel corso di un futuro incerto quanto il presente sotto l’assedio del caos temporale. Perché proprio Sylvie? E qual è la sua funzione all’interno di un universo che si sta sgretolando come le costruzioni? 

Le due domande si incrociano nella mente di Loki per ingarbugliare i suoi pensieri e allo stesso tempo servono alla serie per presentarci un secondo episodio ricco di emozioni. Loki 2×02 segue Loki e Mobius a spasso nel tempo alla ricerca della variante femminile di Loki, soprattutto nel passato, dove un ex membro della TVA chiamato X-5 era incaricato di cercare Sylvie. I due scoprono che l’agente si è riappropriato di una vita all’interno di una ramificazione della Sacra Linea Temporale e che non vuole tornare a collaborare con i due protagonisti. Soprattutto non vuole regalare informazioni su Sylvie. Anche in questo caso, la serie si concentra sugli effetti e i successivi drammi causati dalle manipolazioni di Colui che Rimane sui membri della TVA, persone normali costrette a perdere la propria identità e la propria vita per un “compito” che non hanno mai sognato di avere: il lavoro fatto sull’introspezione e la psicologia dei protagonisti continua a differenziare questa serie da altri prodotti Marvel. Per buona parte dell’episodio, Loki e Mobius cercano di estrapolare informazioni da X-5 come se fossero due agenti speciali calati in un universo fantascientifico, giocando con inseguimenti, fughe e interrogatori all’ultimo respiro. Questa porzione di puntata regala i momenti migliori, tutti riempiti di azione, suspence e commedia per regalare allo spettatore minuti di puro intrattenimento, conditi da prove attoriali davvero brillanti. 

Il vecchio Loki è tornato o non è mai andato via?

La prima serie su Loki ci aveva presentato un personaggio abbastanza diverso rispetto a quello che abbiamo conosciuto nei film legati all’Universo Marvel. Il Dio dell’Inganno era conosciuto principalmente per la sua capacità di manipolare gli altri, e ci era stato presentato come uno degli antagonisti principali nel primo film dedicato agli Avengers. Con il tempo abbiamo conosciuto il suo legame con Thor, spesso fatto di alti e bassi, con lo stesso Loki che incarnava gli ostacoli posti tra Thor e la realizzazione degli dei suoi obiettivi. A metà del primo ciclo dell’MCU e soprattutto con la prima stagione di Loki, abbiamo apprezzato un antieroe dilaniato dal senso di colpa e allo stesso tempo un personaggio tanto fragile quanto buono. Loki 2×02 ci mostra esattamente le due facce del protagonista: come se fosse due in uno, Loki diventa colui che vuole salvare il mondo dal crollo delle ramificazioni ma anche e soprattutto qualcuno che riesce a manipolare il suo interlocutore con gli inganni. In questo senso, Loki riesce a ottenere le informazioni su Sylvie giocando con la mente di X-5, diventando, per pochi istanti, il Loki dei primi anni, colui che ha terrorizzato la terra e gli Avengers ai tempi dei Chitauri: Il suo sguardo e le sue parole di fronte a X-5 sono frecce che tagliano in due, e dimostrano la natura meno docile del Dio dell’inganno. Proprio per questa sua peculiare caratterizzazione, per il suo modo di incarnare bene e male allo stesso tempo, Loki resta uno dei personaggi più interessanti dell’intero panorama Marvel. 

Un episodio che preferisce il dialogo all’azione 

Se l’incipit della seconda stagione di Loki ci aveva trascinati in un vortice pieno di azione e momenti adrenalinici, questo episodio si concentra sui dialoghi e sui rapporti tra i protagonisti. Loki e Mobius parlano di scelte esistenziali dinanzi a un buon pezzo di torta mentre si domandando come sarebbe stata la vita di Mobius se non fosse mai stato catturato da Colui che Rimane. Il personaggio interpretato da uno straordinario Owen Wilson pensa sia inutile scoprire chi o cosa fosse nella vita precedente, mentre Loki lo incoraggia ad affacciarsi al passato per ri-scoprire la vera felicità. Queste parole, unite al coraggio dei due personaggi, riflettono il senso generale della trama della serie: c’è ancora spazio per le emozioni in un mondo che sembra una bolla in cui entrano solo caos e paura? Sylvie ha scelto di uscire dalla bolla per vendicarsi di Kang ma soprattutto per indossare i panni di qualcuno che vive una vita che vuole vivere, lontano da sopraffazione e manipolazione. Al di là di questo aspetto, ciò che sorprende della seconda stagione, almeno fino ad ora, è il modo in cui si parla di libero arbitrio, un concetto chiave a cui si appella la serie per differenziare i membri della TVA: alcuni vogliono proteggere la linea temporale, altri distruggerla e causare la morte di innocenti. 

Un finale troppo sbrigativo 

Loki 2×02 riesce a gestire bene il ritmo per buona parte della puntata grazie ad una struttura narrativa che affascina e incuriosisce. L’arco narrativo di Loki e Mobius occupa la maggior parte del tempo sullo schermo, ma anche la trama dedicata a Ob riprende a camminare dopo la sua intrigante presentazione, in modo tale che la serie porti avanti tutti i suoi tasselli. Insomma, Funziona tutto piuttosto bene fino al finale, un susseguirsi di momenti veloci e confusionari: Loki riesce a trovare Sylvie e, dopo una breve chiacchierata sul destino degli universi ( ci saremmo aspettati qualcosa in più dai due persone che non si vedono da molto tempo), i due fanno ritorno alla TVA. Qui, molte ramificazioni sono falciate, molti innocenti perdono la vita e un nuovo inizio ci dice che la crisi è sempre più vicina. Pochi minuti dopo Sylvie scappa di nuovo da Loki, aprendo un varco temporale e confermando  il suo egoismo e il totale disinteresse verso la sua variante maschile. Che sia il frutto di un piano? Lo scopriremo nei prossimi episodi.