Chi è Max Angioni? Se lo sono chiesti, più o meno ironicamente, anche gli altri concorrenti di LOL 2 – Chi Ride è Fuori, la seconda stagione del programma disponibile su Amazon Prime Video dal 24 febbraio. Tra volti più noti come quelli della talentuosa Virginia Raffaele, del divertentissimo Mago Forest e del quasi-impossibile-da-far-ridere Maccio Capatonda, ci siamo imbattuti in un ragazzo che ha cominciato a far parlare di sé più di recente. Classe 1990, originario di Como, Max Angioni è diventato il bersaglio delle ironiche frecciatine del Mago Forest in primis e poi di tutti gli altri partecipanti di LOL 2, oltre che essere diventato il protagonista di diversi meme (“io il mio l’ho fatto”). Ma cosa sappiamo di lui?
Max Angioni ha studiato presso la scuola Teatro in Centro, nella sua città, diretta da Ester Montalto, per poi frequentare l’Accademia del Comico a Milano. La sua esperienza in televisione è cominciata nel 2018, quando il comico è salito per la prima volta sul palco di Zelig, tornandoci anche l’anno successivo: sullo schermo ha portato personaggi ispirati a quelli de Il Trono di Spade e Star Wars. Un altro tassello è stato aggiunto alla sua carriera con la partecipazione all’ultima stagione di Italia’s Got Talent con la conquista del secondo posto nella classifica finale. Il comico ha attirato l’attenzione dei quattro giudici recitando un monologo basato su una lettura ironica del Vangelo e dei miracoli di Gesù, uno sketch nato dalla noia della quarantena.
Ma al di là di questi dati, vogliamo provare a conoscere Max Angioni attraverso alcune curiosità. Eccone 7.
1) È tifoso del Como
Max Angioni è di recente stato intervistato da La Provincia e ha raccontato di essere stato invitato al Sinigaglia. La sua prima volta allo stadio del Como risale a un Como-Parma che l’attore ha ricordato così:
Avevo 11-12 anni, il Como era in serie A, e andavo a vedere le partite con un gruppo di ragazzi più grandi di me. Lì sono diventato tifoso del Como. L’altra mia squadra è la Juventus.
Ed è stato proprio il calcio a ispirare il comico per uno dei suoi primi spettacoli, intitolato appunto “Calci”:
«Io ho giocato a calcio. Nel Sagnino, nel Tavernola, settore giovanile. Poi ho giocato nel Csi, fino a non molto tempo fa. Ruolo? Panchinaro, settore di sinistra. Nello spettacolo giravo attorno a quei luoghi comuni del calcio, specie quello dilettantistico dove certo non c’è Mourinho. Mi ricordo che entrava l’allenatore e diceva: “La partita è difficile, raga, mi raccomando, giochiamo come sappiamo”. E io alzavo la mano: “Si come sappiamo, ma… come esattamente?”. Nel Csi l’unico schema che sentivo era: “Tutti avanti!”.
2) Ha scritto un libro
Ebbene sì, il 21 febbraio 2021 è uscito un libro scritto da Max Angioni intitolato “Tutto Vero“. Nel volume, l’autore ironizza molte delle stranezze quotidiane che possono accadere nella vita di chiunque, in qualsiasi momento, toccando le tematiche del tempo libero, della famiglia, del lavoro e della tecnologia. A condire il tutto, troviamo le parodie di alcuni personaggi delle serie tv e del cinema che fanno parte ormai dell’immaginario collettivo.
Il libro ha 98 pagine e, se vi incuriosisce, lo trovate su Amazon sia in formato cartaceo che in formato e-book.
3) Ha vinto un Festival di Cabaret
Nel 2020, Max Angioni ha vinto il Festival di Cabaret di Martina Franca. Le motivazioni della giuria presieduta dall’autore Fabio di Credico ci regalano una descrizione dello stile del comico: La vittoria è andata ad un monologhista classico capace di offrire un cabaret con tematiche sociali fresche e giovanili, associate ad una capacità interpretativa energica e positiva.
E sembrano essere proprio questo il punto di forza di Max Angioni: la rielaborazione dello stile classico del monologo in una chiave frizzante, in grado di rivolgersi ai giovani e trattare tematiche moderne e contemporanee in modo schietto e diretto, senza troppi fronzoli.
4) Max Angioni è super riservato
Il successo che l’artista sta ottenendo negli ultimi anni sembra non aver intaccato una sua caratteristica: la riservatezza. Di Max Angioni, infatti, si sa davvero poco e addirittura non si conosce il giorno esatto del suo compleanno (sappiamo soltanto l’anno: 1990). La stessa riservatezza la riscontriamo nel campo della vita sentimentale perché non si sa nulla dell’ambito privato dell’attore. Sul profilo instagram, arrivato ormai a 334mila follower, ci sono ben pochi insights sulla sua vita personale. Vedremo se prossimamente riusciremo a scoprire qualcosa in più!
5) Secondo lui non è concepibile far ridere Guzzanti
Max Angioni ha raccontato della sua esperienza a LOL 2 – Chi Ride è Fuori in un’intervista per Rolling Stones, rivelando che quando ha messo piede nello studio si è sentito un vero e proprio fanboy in mezzo a tutti gli altri comici. E ha commentato:
Più li guardavo e più avrei voluto dire: “Signori, piacere di avere fatto la vostra conoscenza, è stato bello… ora, eh, vi faccio fare il vostro lavoro. Salve, ciao”. Dài, non è mentalmente concepibile pensare di poter far ridere Guzzanti e farlo meglio di lui!
Dopo Virginia Raffaele che ha raccontato di aver trovato nel Mago Forest l’avversario più duro, adesso sappiamo chi è stato il comico più difficile da affrontare per Angioni.
6) Aldo, Giovanni e Giacomo sono stati il punto di partenza per il suo percorso
Ma come è venuto in mente a Max Angioni di tentare la strada della comicità? L’artista ha raccontato che un contributo decisamente importante è stato – involontariamente – dato da Aldo, Giovanni e Giacomo. Angioni, infatti, ricorda di pomeriggi di infanzia passati insieme ai familiari a guardare gli sketch e i film del famosissimo trio di comici. Quello che affascinava di più Max era il senso di rilassamento che leggeva nello sguardo delle persone attorno a sé. Anche lui avrebbe voluto avere lo stesso effetto sugli altri e la risata sembrava la carta giusta da giocare.
7) Ha iniziato a credere davvero di poter fare il comico a 28 anni
La bella ispirazione derivata dal ricordo dei pomeriggi passati a guardare Aldo, Giovanni e Giacomo, però, ci ha messo molto tempo per diventare concreta. Angioni ha fantasticato sul mondo della comicità per un periodo davvero ampio prima di decidere di mettersi in gioco davvero. Pensate che quando il ragazzo aveva 18 anni, a Como, dove abitava, avevano organizzato dei laboratori di Zelig per cercare nuovi talenti. Angioni aveva saputo della notizia… ma non aveva minimamente pensato di partecipare. La vera illuminazione è avvenuta ben dieci anni dopo, quando all’alba dei 28 anni Max ha capito che quella sarebbe stata proprio la sua strada.
L’artista, sempre per Rolling Stones, ha anche ironizzato sull’appoggio immediato della propria famiglia:
Ah, non farmi parlare! Tutti i più grandi comici hanno alle spalle un’infanzia tremenda. Prendi Charlie Chaplin: sua madre era depressa e alcolizzata. Richard Pryor viveva nel bordello gestito dalla nonna dove lavorava la mamma. Raccapricciante. Io? Quando sono andato da mia madre confessandole che avrei lottato per coronare il mio grande sogno di fare il comico, lei mi ha detto (imita la sua vocina dolce, nda): “Tesoro, tu puoi fare tutto quello che vuoi!”. “Ma no, mamma, no! Così non diventerò mai un genio: mi devi insultare”. Lo stesso mio padre: “Fai, fai: devi decidere tu del tuo futuro”. “Ma no, ma come devo decidere io? Ostacolami, ti prego!”. Sono partito male, lo so.