7) Daniel Faraday
Quando penso a lui realizzo che è l’incarnazione del disagio. Appare tardi, nella quarta stagione, ma si fa subito amare per il suo carattere da “buono come il pane” in mezzo ai mostri, per il suo essere impacciato, strano, misterioso quanto basta. Rappresentava uno dei personaggi più razionali, intento a dare un significato scientifico a quello che succedeva sull’Isola. L’uomo dalle grandi risposte, ma anche dalla grande debolezza, uno che è riuscito a spiegare l’inspiegabile ma che infine è caduto vittima dell’irrazionale e dell’immateriale.