2) Pilot – 1×01/1×02
Il 22 settembre 2004 cambiava tutto, e lo faceva con questo episodio che la community di Hall of Series ha deciso di inserire all’interno del podio. Un secondo posto per l’inizio di tutto. Per la storia che prende piede, consacrando una delle più importanti rivoluzioni della serialità. Stiamo parlando dell’episodio pilota più costoso nel mondo della televisione. La puntata da cui tutto è cambiato, anche la nostra esperienza di fronte a una Serie Tv che ci avrebbe messo con le spalle al muro e le incognite a guardarci. La puntata comincia con Jack Shephard. Ancora di lui non sappiamo niente, è soltanto un uomo in mezzo a una foresta di cui non sa niente, neanche come abbia fatto a finirci.
Tirandosi fuori da lì, viene a contatto con la verità: lo schianto dell’aereo in cui viaggiava. Intorno ci sono gli altri sopravvissuti a cui Jack presta immediatamente aiuto. E così lo scopriamo: Jack è un medico. Fin da subito si mostra determinato ad aiutare più persone possibili, cercando anche di capire dove sia finito. Che razza di isola sia quella in cui è finito. Per tutto il tempo, la puntata di Lost prosegue con un’adrenalina che anticipa i toni della serie, senza lasciare intravedere tutto quello che, a breve, sarebbe successo. Che cosa, Lost, sarebbe diventata.
All’interno dell’episodio sono già presenti le prime caratteristiche dei personaggi. Di Jack scopriamo subito il carattere da leader, il suo senso di responsabilità immediata nei confronti degli altri superstiti come lui. Il coraggio di Kate, così come la sua tenacia. La tenerezza di Hurley, ma anche il senso di indifferenza e menefreghismo di Sawyer. Questi sono solo dei tratti appena accennati che con il tempo impareremo a mettere a fuoco a tutti gli effetti, eppure basta questa puntata per avere già un’idea delle cose, come del futuro da leader indiscusso di Jake.
Il pilot di Lost sapeva esattamente dove voler andare a parare, e lo ha fatto anche con delle scene in quel momento esatto inspiegabili, come la felicità di un uomo entusiasta che alza le braccia al cielo mentre una tempesta sta per abbattersi. Quell’uomo lì è John Locke, e sta esultando perché ha ripreso a camminare. Perché è avvenuto un miracolo che in quel momento ancora non potevamo neanche immaginare.