1) La Costante (4×05)
Concludiamo adesso con La Costante, l’episodio che la nostra community Comunità di Recupero – Hall of Series ha ritenuto come il migliore in assoluto. Ma stando a quanto si dice in giro, a quanto sentirete, non è soltanto la nostra community a pensarlo. La Costante è da sempre visto come una delle puntate più intime e commoventi di Lost. Come il risultato di un amore profondo, destinato a sopravvivere ovunque e per sempre, e che per questo motivo rappresenta una costante. Lost, in questa puntata, mette al centro di tutto l’amore. La paura di amare. Il capire se siamo pronti a simile uragano oppure no. Con un intreccio straordinario, questa puntata mette in atto una narrazione che va avanti attraverso diverse linee temporali che però non mettono mai in dubbio l’unica cosa che conta davvero: l’amore tra Desmond e Penny.
Il futuro e il passato di Desmond hanno in comune sempre e solo Penny, la donna per cui ha scoperto di non sapere lottare. Per cui non è riuscito a sentirsi all’altezza. Ma Penny sopravvive, lo fa anche di fronte ai rimpianti di una vita che rendono questo episodio di Lost come uno dei più intimi e vicini a chiunque la guardi. Perché forse non sempre riusciamo a cogliere ogni sfumatura simbolica, razionale o irrazionale. Ma di certo siamo in grado di comprendere le esigenze di una malinconia che sopravvivere al tempo e allo spazio. Di una persona che ritorna oltre ogni cosa. Riusciamo a ricordare ancora quella telefonata. Quel momento in cui Lost ha deciso di andare oltre ogni ragionevole logica, facendo sì che Penny rispondesse a quel telefono.
Si è increduli di fronte a quella telefonata. Al modo con cui i due protagonisti riescano a comunicare come se niente fosse mai successo, come se tutto fosse rimasto esattamente come lo avevano lasciato. Un ti amo, un ti aspetterò. Un non smetterò mai che rimette a posto tutto, ricordandoci l’esigenza che abbiamo dell’amore e della necessità che abbiamo di sapere che, anche in mezzo al caso, chi amiamo resta. Resta sempre. Anche se non fisicamente accanto a noi. Anche in una cornetta del telefono che divide e unisce contemporaneamente. Anche quando si è protagonisti di una Serie Tv in cui niente è come sembra, e tutto è più inspiegabile di quanto si possa immaginare. E il futuro non sembra esistere.