4) Season 3 – La stagione della svolta
Molti di voi non saranno affatto d’accordo con questa scelta ma esiste un motivo se questa stagione non si colloca sul podio. Per quanto la terza faccia parte del magico trio, in cui Lost affrontava la propria storia con un tono ben chiaro, è anche vero che di flop al suo interno ce ne sono stati. In verità, è stata proprio la terza stagione a convincere gli showrunner che fosse venuto il momento di pensare a un finale. Alcuni degli episodi più brutti dello show sono presenti qui: quello filler su Jack e la storia del suo tatuaggio, forse davvero la storia più inutile di tutte; quello su Nikki e Paulo, che a modo suo voleva introdurre due personaggi nuovi e invece si è rivelato solo uno spreco di screen time.
Insomma, la terza stagione ha rischiato davvero grosso perché tra gli episodi iniziali e finali ci sono molti momenti di stallo.
Una trama salvata praticamente in calcio d’angolo è quella di Charlie. Nel corso della stagione il bassista ex tossicodipendente è afflitto da visioni in cui il piccolo Aaron è in pericolo. Nel tentativo di proteggerlo, Charlie inizia a comportarsi da folle spingendo Claire ad allontanarsi da lui. Il personaggio viene sempre più stravolto e solo il sacrificio nell’ultimo episodio, con l’iconica scena “Not Penny’s Boat”, riesce a concludere degnamente la sua storia.