Namaste, amici! Ovviamente siete avvisati: spoiler su tutte e sei le stagioni di Lost à gogo.
Nella storia delle serie tv c’è un prima e un dopo Lost, uno show che ha introdotto moltissime novità in campo seriale e che ha creato nuovi standard televisivi. Una serie complessa, con moltissime sottotrame, tantissimi personaggi e tecniche narrative all’avanguardia per i suoi tempi. Tra elementi fantascientifici e mistici, sicuramente Lost è una serie che per essere vista necessita di un discreto grado di attenzione: tanti sono i misteri, i dettagli e gli indizi sparsi qua e là e a volte viene naturale perdersi e non capirci più nulla.
Ecco quindi che entriamo in scena noi, cimentandoci nella titanica impresa di spiegarvi Lost nel modo più semplice possibile.
Tutto si incentra su gruppo di persone speciali, i passeggeri del volo Oceanic 815, che volando da Sidney a Los Angeles si schiantano su un’isola, un luogo davvero straordinario e dalle miracolose proprietà elettromagnetiche che nel corso del tempo è divenuto oggetto di brama di diversi gruppi. Ma c’è molto di più, perché l’Isola è in realtà come una specie di tappo che tiene lontano il Male dal resto del mondo. Due sono le entità mistiche il cui agire è causa di tutto: Jacob, il protettore dell’Isola, e l’Uomo in Nero, incarnazione del male che vuole lasciare la propria prigione. Due fratelli che giocano da più di 2000 anni una partita a scacchi (o meglio, a backgammon) per prevalere l’uno sull’altro.
Scopo di Jacob è quello di trovare un suo successore che custodisca l’Isola, mentre quello dell’Uomo in Nero è di fuggirne lontano, ma per farlo deve prima ucciderne il guardiano.
I due tuttavia non possono danneggiarsi direttamente. È così che nel corso di secoli e millenni i due fratelli hanno usato la loro influenza per far giungere sull’Isola persone che potessero servire ai loro scopi: papabili nuovi guardiani oppure possibili uccisori di Jacob. Nella sua causa però quest’ultimo non è da solo: egli può contare infatti dalla sua parte un gruppo di nativi dell’Isola, gli Altri, guidati da un capo che cambia col passare degli anni.
Ma non solo naufraghi e nativi: negli anni ’70 sull’isola giunge un’organizzazione che, scoperta l’anomalia del luogo, crea numerose stazioni scientifiche per studiarne l’elettromagnetismo. Il Progetto DHARMA (questo il nome dell’organizzazione) arriva però a perforare un punto nevralgico da cui si emaneranno pericolose radiazioni che potranno essere controllate solo con una macchina da riavviare ogni 108 minuti che molto più avanti nel tempo diverrà responsabilità di uno scozzese alquanto peculiare (Desmond). Dopo qualche decennio tuttavia tutti i membri del Progetto saranno epurati da un traditore (Ben) che passerà dalla parte degli Altri.
Ma arriviamo ora al presente, ossia nel 2004, e allo schianto aereo (voluto da Jacob) da cui la narrazione inizia: 48 sono gli iniziali superstiti (anche se scopriremo che anche altri passeggeri sono sopravvissuti) che tenteranno di cavarsela. Tra i nostri eroi troviamo Jack, l’uomo di scienza, un chirurgo in crisi esistenziale che si improvvisa leader del gruppo, Kate, una criminale in fuga, e Sawyer, un truffatore in cerca di vendetta. Troviamo poi Locke, l’uomo di fede, un ex paralitico che ha ricominciato a camminare dopo lo schianto, Charlie una rockstar tossicodipendente, Claire, una donna incinta, Sahid, un ex torturatore. Non mancano poi Jin e Sun, una coppia coreana con problemi matrimoniali, Hugo, vincitore di una cifra astronomica che si crede maledetto, e molti, molti, mooooolti altri.
Credevate che la vita su un’isola deserta fosse già di per sé difficile?
Decuplicate i rischi preventivati perché il pericolo sta dietro l’angolo: per 108 giorni i passeggeri del volo 815 cercano di sopravvivere alla furia degli elementi, agli Altri, a coloro che vogliono riprendere i controllo dell’Isola e all’Uomo in Nero in persona che agisce sotto forma di mostro di fumo. A questo punto sei dei sopravvissuti della Oceanic riescono a fuggire e tornano al mondo esterno.
Nel frattempo, l’Isola viene trascinata nel passato da un marchingegno azionato da Ben, l’attuale machiavellico leader degli Altri, che viene quindi bandito dall’isola e finisce nel mondo esterno. I personaggi rimasti invece compiono una serie di viaggi nel tempo prima di approdare definitivamente nel 1974 aggregandosi all’iniziativa DHARMA, mentre Locke viene catapultato fuori dall’Isola nel 2007.
Locke cerca di riportare “a casa” i Sei (che per 3 anni tentano di ritornare alle loro precedenti vite), ma inizialmente rifiutano. L’uomo viene a questo punto ucciso da Ben che ne è invidioso per la sua apparente connessione con Jacob. Sarà Ben dunque a orchestrare il ritorno di tutti sull’Isola in un altro incidente aereo, portando con sé il cadavere di Locke. Dopo lo schianto, però, quest’ultimo resuscita. I Sei arrivano nel passato e, ricongiuntisi con i compagni, decidono di distruggere l’Isola con un’arma nucleare: essa tuttavia non esplode, ma rispedisce i sopravvissuti nel 2007.
Nel presente, il risorto Locke (in realtà l’Uomo in Nero che ha preso il corpo di quest’ultimo) persuade Ben a uccidere Jacob. Una volta fatto ciò, al villain non resta che fare altro che far morire tutti i papabili successori di Jacob, “disinnescare l’Isola” e tentare la fuga. Jack decide di aiutarlo perché sa che l’unico modo di uccidere l’Uomo in Nero è disattivare per qualche istante l’Isola così da rendere mortale il nemico. Jack quindi sconfigge l’Uomo in Nero e si sacrifica per riattivare l’isola, permettendo così ai suoi amici di fuggire. Hugo diviene il nuovo guardiano con l’aiuto di Ben.
In futuro, dopo che tutti sono ormai morti, i protagonisti si riuniscono in una sorta di pre-aldilà in cui vivono una strana versione alternativa della loro vita come se non fossero mai finiti sull’Isola. A poco a poco però i personaggi, grazie all’aiuto di Desmond, ricordano il proprio passato, si svegliano e si riconnettono gli uni agli altri capendo che questo nuovo universo era solo un limbo dove potersi riunire e ritrovarsi in un dopo-vita prima di passare definitivamente al di là.
Cosa è Lost?
Questa è Lost: un viaggio fantastico dove fede e misticismo lottano, ma si mescolano anche, con la scienza. Un percorso travagliato, fatto di morte e sacrifici, una storia che racconta dell’eterna lotta tra il Bene e il Male: ma c’è molto di più. Lost è infatti una serie tv character driven, incentrata sulle persone, che sono il vero motore della storia: uomini e donne smarriti che trovano un senso alle loro vite a scatafascio riunendosi, stando insieme.
Vivere insieme, ma anche morire insieme.
Tanti misteri, certo, ma il fulcro di Lost sono i personaggi, le vite imperfette e quasi sempre drammatiche di persone fuori dal comune che una volta giunte sull’isola hanno la possibilità di cambiare e ricominciare da capo.
Pedine scelte da entità più grandi di loro, ma in realtà capaci di plasmare il proprio destino secondo le proprie scelte. Uomini e donne diversi, con una propria morale, un proprio codice e un proprio modo di vedere le cose, uomini di scienze e uomini di fede, ma accomunati da una cosa: sono tutti persi ancor prima di diventare naufraghi. Smarriti e senza scopo, alla deriva. Individui che trovano nuova linfa vitale solo gli uni negli altri, vivendo insieme, collaborando e aiutandosi.
Le backstories che ci catapultano nel passato dei personaggi sono incredibili e riescono nel difficile intento di costruire personaggi complessi non celando i loro lati più oscuri e dipingendo personalità delineate, riconoscibili e profonde.
Certo, la trama non è poi molto lineare o semplicistica, ma perché per molti è così difficile seguire Lost? La risposta sta certo nei tanti misteri che aleggiano nella serie a cui molti ancora non hanno trovato risposta (anche se a dire il vero non sono poi molti i misteri a cui la serie volutamente sceglie di non rispondere). L’elemento che ha reso ai suoi tempi la trama innovativa sono state le fino ad allora poco sperimentate scelte di narrazione, le quali hanno reso la visione dello show ancora più coinvolgente e complicata.
Scopriamo insieme quali.
Flashback: Quasi ogni puntata dello show si concentra su un personaggio in particolare (episodio centrico). La maggior di questi si concentra su momenti particolarmente importanti e formanti della vita dei protagonisti e molto spesso si ricollegano a eventi e avvenimenti del presente dei personaggi. Tramite questi approfondimenti scopriamo sempre più dettagli sulle loro vite e sui loro caratteri e impariamo a empatizzare maggiormente con loro.
Flashforward: introdotti nello scioccante finale della terza stagione, i flashforward sono anticipazioni di quello che è il futuro di alcuni personaggi una volta tornati nel mondo esterno. Una tecnica narrativa che ha scioccato e lasciati interdetti molti degli spettatori che credevano fossero flashback.
Flash sideways: introdotti nella sesta stagione, i flash sideways sono una tecnica narrativa che introduce una nuova versione dei protagonisti. Considerati da molti come la rielaborazione dei personaggi di un universo alternativo, in realtà essi si rivelano dei flashforward ambientati dopo la morte di tutti i protagonisti. Prima di passare oltre la morte essi infatti hanno la possibilità di stare nuovamente insieme e rivivere i legami che li hanno uniti nella vita terrena.
E ora, per concludere, sfatiamo alcuni miti:
- No, l’Isola non è il Purgatorio.
- No, i protagonisti non erano tutti morti sin dall’inizio!
- No, non era tutto un sogno.
- I flash sideways non raccontano un vero e proprio universo alternativo.
- PS. Gli orsi polari sono stati portati sull’Isola come cavie per gli esperimenti del progetto DHARMA.
E per oggi è tutto signori! Speriamo che questa guida vi sia stata utile per darvi un’idea più chiara di Lost. E magari perché no, farvi tornare la voglia di un ennesimo rewatch per non farvi sfuggire nemmeno un particolare di questo show fuori da ogni schema.
LEGGI ANCHE – Lost: #VenerdìVintage – Che fine hanno fatto gli attori della serie?