Nella mia vita avevo poche certezze. Una di queste riguardava le Serie Tv che trasmettevano sulla Rai. Ero convintissimo che fossero tutte scadenti e così, evitavo di guardarle. Fortunatamente qualcuno (a dire il vero più di qualcuno) è riuscito a farmi cambiare idea e a spingermi a iniziare Lost.
I miei pregiudizi erano davvero tanti, ma con un po’ di impegno e pazienza, ho iniziato questo meraviglioso viaggio, che è durato esattamente due settimane.
Guardare Lost in maratona vuol dire seguire sei stagioni, con numero di episodi variabili, dalle più lunghe fatte di 24 (la prima) alle più corte (la quarta con soli 13 episodi). Un viaggio altalenante quindi, ma pur sempre magnifico.
In me c’era un conflitto incredibile. Credere a tutte le persone che continuavano a consigliarmi questa Serie Tv, o fidarmi del mio istinto? Col senno di poi, c’è da dire che per fortuna i miei amici mi hanno spinto a vedere Lost.
È molto difficile trovare una definizione per questo prodotto seriale. La trama è semplice all’apparenza, ma le storie che si trovano all’interno sono davvero molteplici. Il fatto di guardarla tutta in due settimane mi ha permesso di trovare più facilmente dei collegamenti che magari, vedendola in diretta, non sarei riuscito a cogliere.
Se si vuole analizzare Lost, la prima cosa alla quale si fa riferimento, forse la più importante, è il valore del gruppo, e il significato di ogni personaggio presente sull’isola.
A partire dal dottore, Jack, passando per Kate e Sawyer, per non dimenticare Sayid, Locke e Hurley, fino ad arrivare ad un giovanissimo Ian Somerhalder che interpreta Boone. Ogni personaggio ha una sua importanza, una sua caratteristica. Insomma già dal pilot di Lost si può pensare a un vero e proprio capolavoro.
Le stagioni vanno avanti, la storia prende una piega ben definita, l’alternanza tra i momenti sull’isola e i flashback dei protagonisti è una caratteristica di Lost, che piace a molti.
Gli intrecci tra i personaggi sono presenti, è normale, iniziano a nascere le amicizie e gli amori, si capisce subito che Jack e Sawyer avranno sempre un rapporto molto particolare, Hurley è probabilmente il preferito da molti telespettatori, visto il suo carattere e John Locke si avvia a diventare uno dei personaggi più particolari della Serie Tv.
Ad un certo punto della storia incontriamo nuova gente, uno fra tutti Linus. La faida (se così si può definire) tra lui e Locke sarà davvero appassionante, due ideologie diverse che messe a confronto fanno davvero faville.
La Serie così giunge al termine, dopo tanti, tantissimi momenti di commozione, che fanno in modo di farti affezionare in maniera incredibile ai personaggi.
Ora, è difficile parlare del finale (un collega lo ha fatto comunque benissimo qui). È sicuramente definito da tutti uno dei finali più contrastanti del mondo seriale. Perché direte voi? Per quelli che sanno di cosa sto parlando, basti pensare soltanto che, fino a pochi anni fa, ancora non si era a conoscenza della vera identità di Lost, perciò quel finale lasciava una libera interpretazione che inevitabilmente sfociava nel far avere due idee diverse agli spettatori che hanno seguito questa Serie Tv.
Forse andrò controcorrente, probabilmente dirò una cosa un po’ fuori dal normale e molti non saranno d’accordo con me, ma il finale di Lost resterà sempre uno dei miei preferiti in assoluto. C’è chi si lamenta, ma personalmente non riuscirei a immaginare un altro finale migliore di questo. Lost è un viaggio meraviglioso, e quel finale è semplicemente la ciliegina sulla torta.
Ovviamente cosa comune degli addicted è rimanere inermi di fronte a una maratona appena conclusa. “Cosa ne sarà della mia vita?” “Riuscirò mai a riprendermi?” ma soprattutto “Quale Serie Tv posso guardare dopo Lost?”
Bene a queste domande, ovviamente ho dato una risposta. Di certo la mia vita dopo aver guardato Lost, dopo aver viaggiato insieme a tutti questi personaggi, non sarà più la stessa. Sicuramente mi sono ripreso (anche se è stato difficile) e l’ho fatto ovviamente rispondendo alla terza domanda, ovvero iniziando un’altra Serie Tv, che nel mio caso è stata Friends (già, un altro vuoto che dovevo assolutamente colmare).
Aver visto Lost in due settimane ha fatto in modo che mi immergessi completamente in quel mondo, non riuscendo a smettere di guardare episodi su episodi, perché una volta che sei su quell’isola, è davvero difficile uscirne.
Sono poche le Serie Tv che definisco dei veri capolavori. Ma Lost fa parte di questa piccola categoria.
Perché possiamo dire qualsiasi cosa, ma se un prodotto seriale riesce a prenderti ed emozionarti nonostante le controversie e i difetti, allora sì, è un capolavoro.