Lost si è conclusa ben undici anni fa eppure l’enigmatico finale continua a essere oggetto di discussione. Un epilogo che, quando venne mandato in onda il 23 maggio del 2010 dall’emittente televisiva ABC, spiazzò i telespettatori e suscitò molte polemiche. Il pubblico si divise tra coloro che lo amarono e quelli che non la considerarono una fine degna per una serie di tale calibro. Secondo quanto ha detto Lindelof, il finale doveva essere diverso e venne cambiato in corsa, dopo che l’emittente bocciò l’idea di un’eruzione vulcanica sull’isola. Col passare del tempo alcuni hanno rivalutato l’epilogo della serie di JJ Abrams, ma ci sono molte persone che continuano ad essere molto confuse dalle scelte degli autori. Tra questi sembra esserci anche Josh Holloway, l’attore che ha vestito i panni di Sawyer che insieme a Kate ci ha fatto sognare.
Anche l’attore non ha le idee molto chiare sull’epilogo della serie tv.
Nell’episodio finale di Lost, dopo aver visto i protagonisti sconfiggere l’Uomo in nero, abbiamo assistito a un misterioso flashsideway. In una chiesa tutti i personaggi si sono riuniti, rivivendo le esperienze delle loro vite passate prima di accogliere la loro nuova dimensione. Anche Jack che era scettico alla fine, dopo aver visto la bara vuota di suo padre, ha deciso di accettare la verità.
Questo è stato senza dubbio un finale enigmatico che ha lasciato molte domande senza risposta. E a quanto pare non sono solo i fan a pensarlo, ma anche gli stessi attori di Lost che non hanno compreso appieno le scelte degli showrunner. Josh Holloway è tornato a parlare di recente dell’epilogo della serie in un podcast registrato per Vulture. Josh ha ricordato che all’inizio delle riprese della prima stagione aveva fatto delle ipotesi riguardo l’Isola, paragonandola alla Morte Nera di Star Wars, ma che quando aveva espresso la sua ipotesi agli sceneggiatori non l’avevano presa bene:
“Ricordo che una volta nella prima stagione dissi a Damon e Carlton: “Sapete cosa, l’isola si muove. È come la Morte Nera.” E Damon è diventato strano con me e mi ha detto: “Con chi hai parlato?” Ho pensato: “Non ho parlato con nessuno. Fai finta che non abbia mai detto niente”. E me ne sono andato. Quindi ho smesso di teorizzare subito”.
Riguardo il finale di Lost ha invece candidamente ammesso di non avere le idee chiare e di essere ancora convinto che l’Isola fosse un Purgatorio:
“Sono ancora confuso. Sarò onesto con te. Penso che sia una teoria. Potevamo essere tutti morti. Oppure avremmo potuto essere come in questa cosa che era tipo un purgatorio. L’ho sempre pensato, e continuo a pensare che fosse qualcosa di più. Per me, questo è ciò che ha più senso. Poi lo hanno evitato preferendo sviluppare l’idea delle vite parallele alla fine. Ma non lo so, perché dicevano sempre: “No, non è il Purgatorio”.
In realtà non è stato l’unico a pensarla in questo modo e molti fan di Lost hanno ipotizzato che i protagonisti fossero morti già all’inizio della serie e che l’Isola fosse stata il loro Purgatorio. E le immagini del relitto dell’aereo che sono comparse dopo i titoli di coda sembravano averlo confermato. Ma nel podcast registrato per Vulture, Lindelof ha avuto la possibilità di chiarire una volta per tutte che i protagonisti di Lost non erano morti all’inizio della serie:
“Sia che ti piaccia il finale o che non ti piaccia il finale, questo non mi infastidisce molto. Ma quell’idea – erano morti tutto il tempo- nega l’intero show, nega l’intero punto dello show. Sono arrivato a credere nel tempo – che io abbia ragione o torto, è qui che trovo conforto – che le persone che pensano davvero questo non hanno guardato l’ultima stagione dello spettacolo. (…) Probabilmente ci sono persone là fuori che diranno “Ho guardato ogni singolo episodio, e credo che siano stati morti per tutto il tempo. ” Credo che direi: “Facciamo un dibattito. Tu sei Phyllis Schlafly e io sarò Bella [Abzug] e balliamo”.